Capitolo 6 parte seconda: "Un abbraccio inaspettato"

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<<Eccoci qui>> mi dice fermandosi nel parcheggio vuoto, probabilmente dovuto all'orario. Prima di scendere, guardo di sfuggita il telefono e vedo almeno una decina di messaggi di Angy, sicuramente vedendo l'ora si sarà preoccupato, effettivamente non gli ho ancora mandato nessun segno di vita. Decido di rispondergli velocemente, avremo modo di parlare quando tornerà da Londra.

Me: La serata sta andando bene...ci sentiamo dopo e stai tranquillo!

Metto il telefono in borsa e scendiamo dalla macchina. Solo una volta scesa, capisco dove siamo e mi rendo conto che è da tantissimo che non venivo qui. Daniel sembra averlo notato: <<Dalla tua faccia credo che hai capito dove ci troviamo, so che è tardi, ma che ne dici di una bella camminata?!>> mi chiede con fare amichevole.
È vero che è tardi, ma voglio passare più tempo possibile con lui.

<<Sì, conosco la montagnetta, ma di solito vengo di giorno, non sono mai venuta di notte, sei sicuro che sia una buona idea?>> lo ammetto ho un po' di paura.
Non devo essere codarda. Non ora.

<<Fidati di me Sophie, una volta in alto capirai. Non te ne pentirai>> e mi fa un sorriso dei suoi,

<<Allora che aspettiamo ancora, andiamo!>>

Sta sorridendo ancora. Sono contenta di aver messo delle scarpe comode, un po' meno per la gonna. Non mi aspettavo che uno come lui potesse portarmi qui, forse è positivo e soprattutto non vorrà portarmi subito a letto, credo.

I lampioni illuminano la stradina che porta verso la cima, non c'è nessuno e l'aria primaverile di fine marzo che sembra abbracciarci, rende tutto più bello. Durante la salita scherziamo di tutto, inizio a ricredermi anche se non mi fido neanche un po' di lui. Però la sua presenza al mio fianco, mi fa sentire sicura e non vorrei essere in nessun posto in questo momento, se non con Daniel. Mi sento piccola accanto lui, la sua altezza e il suo fisico possente mi sovrastano.

Ho anche scoperto qualcos'altro su di lui, più o meno, e alla mia domanda: <<Che cosa fai nella vita?>> mi ha risposto con uno dei suoi sorrisini: <<Gestisco>> e ha subito cambiato discorso, le sue risposte mi lasciano sempre con più dubbi. Credo sia un imprenditore o qualcosa del genere, non capisco perché ha il vizio di lasciarmi sempre sulle spine. Avrà forse qualcosa da nascondere o semplicemente, gli piace fare il misterioso con me?!

Dopo una ventina di minuti che camminiamo, mi dice che manca l'ultima salita prima di arrivare in cima. Non ero mai salita fin qui.
<<Siamo quasi arrivati, adesso chiudi gli occhi>> e mi stringe forte la mano. Mi affido lui. Chiudo i miei occhi. Sento l'aria tra i miei lunghi capelli e la sua voce, poco dopo, come un sussurro mi invita ad aprirli di nuovo.

Non posso crederci. Davanti a me vedo tutta Milano illuminata, non ero mai arrivata fin qui e mi pento di non averlo mai fatto, da qui posso vedere perfino il duomo, mi sento come una bambina che ha appena scoperto qualcosa di nuovo. È buio e si vedono tutte le luci della mia città.

<<Che spettacolo! È bellissimo qui, ti giuro sono...>> non termino la frase e lo abbraccio. L'ho fatto veramente! La verità è che lo volevo farlo da un po'.

Anche lui meravigliato dal mio gesto, mi abbraccia e nel momento stesso in cui, i nostri corpi si toccano, sento caldo e le sue braccia forti e accoglienti che mi stringono. Dovrei frenare i miei pensieri. Non vorrei staccarmi, ma lo faccio, devo farlo.

<<Scusa, ma è troppo bello...hai fatto benissimo a portarmi qui su>> sussurro.

<<Non devi scusarti, credo che ti porterò più spesso qui, visto che ti ha fatto questo effetto!>> e mi sorride. Allora ci saranno altre volte, non credo alle sue parole, ma non devo affezionarmi a lui e soprattutto non devo montarmi la testa.

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