Capitolo 18: "Un pacco misterioso"

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Continuiamo a baciarci. I nostri corpi sembrano combaciare perfettamente e quando le sue mani sfiorano la mia intimità, di scatto, mi allontano.

<<Daniel io...>> gli sussurro.

<<Sophie se non vuoi mi fermo, non ti preoccupare>> ha ancora le sue mani esperte su di me.

<<Io non lo so più>> ribatto.
Sono confusa, in questo momento non c'è un centimetro di me che non lo desidera, ma non riesco ad andare oltre.

Prima di allontanarsi da me, mi accarezza ancora le gambe nude e subito dopo, scompare dalla mia vista, per poi tornare con una coperta.
<<Sei ancora calda, vieni qui mettiti questa. Adesso ci vediamo un bel film>> e mi avvolge un piumone rosso, che mi copre completamente tutto il mio corpo.

<<Non l'avrei mai detto che sei anche un tipo da film!>> cambio discorso anche io.

<<Piccola, tu non sai tante cose su di me! Ah un'altra cosa, mi dispiace deluderti ma io non sono un criminale>> e si mette a ridere.

<<Un agente segreto?>> gli domando e sorrido anche io.

<<O la febbre ti ha dato alla testa o hai una fantasia sfrenata!>> mi sussurra, per poi prendermi su di sé.
<<Un film d'azione può andare? Visto che siamo anche in tema!>> mi chiede ironico.

<<Perfetto allora! Vada per un film d'azione>> esclamo stringendomi più forte a lui.

Se qualcuno mi dovesse chiedere di cosa parlava quel film, non saprei cosa rispondere, perché neanche alla prima scena, io e Daniel, abbiamo iniziato a parlare di qualsiasi cosa che ci passasse per la testa. Naturalmente alle mie domande mi ha sempre risposto a modo suo, lasciando la mia curiosità insoddisfatta.

Finito il film, mi ha preso in braccio e mi ha portato in camera sua, nonostante le mie lamentale e le mie suppliche di mettermi giù.
Mentre sta per andare a dormire sul divano, lo fermo: <<Daniel puoi dormire qui>> sembra contento nel sentire la mia richiesta.

<<Cosa sentono le mie orecchie!>> dice sorridendomi, mentre si sistema i suoi capelli scuri.

<<Solo perché so, quanto può essere scomodo dormire su un divano>> e gli lancio un cuscino che prende al volo.

<<Solo per questo allora>> e ricambia tirandomelo addosso.

Poi, si spoglia davanti a me, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
A quanto pare sono l'unica che prova ogni volta tutto quell'imbarazzo!!!
Non posso non guardarlo. Il mio sguardo intimidito, si posa appena sopra il fondoschiena e nota un altro tatuaggio che non avevo visto in spiaggia, sembrano delle fiamme, che seguono perfettamente la linea dei muscoli della schiena. Poi, quando si gira verso di me, mi sembra di vedere degli strani segni sul petto, sembrano degli ematomi, ma non faccio in tempo a focalizzarli che ha già messo una maglietta addosso. Daniel che ti hanno fatto?
Non voglio rovinare la situazione, facendo domande che lo farebbero allontanare come sempre. Si sdraia accanto a me e guardandoci negli occhi mi addormento, cullata dal suo respiro e dal suo calore corporeo, nonostante quella piccola distanza che ci divide.

Il giorno dopo, vengo svegliata da alcuni rumori: è Daniel che si sta preparando per andare a lavoro. Lo guardo, è bellissimo, indossa dei pantaloni grigi scuri e una giacca abbinata, con sotto una camicia nera, ma niente cravatta. Al suo posto noto due collane piuttosto esotiche, che gli conferiscono quel non son che di selvatico e ribelle. Quel completo lo fa sembrare più grande rispetto la sua età, ma gli accessori che porta al collo, lo rendono meno elegante e più avventuriero. Lo sbircio mentre, davanti allo specchio, si sistema i capelli mossi neri e quando dal mio riflesso, nota che lo sto guardando, mi fa un sorriso che mi fa impazzire i miei sensi appena risvegliati.

WARMWhere stories live. Discover now