Capitolo 3: "Da quando per ballare c'è bisogno della musica?!"

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Dal mio ultimo tentativo, sono passati altri quattro giorni, lunghi giorni, ma di lui e della sua moto nessuna traccia. Sembrano spariti nel nulla.
Devo ammettere che la cosa un po' mi dispiace, ma dall'altra meglio così, anche se la questione mi sta incuriosendo sempre di più!
Ho 22 anni e devo pensare solo a me stessa, a finire l'università e a realizzarmi. Non perderò il mio tempo, dietro a presuntuosi che lasciano bigliettini. Anche se il mio cuore sta dicendo tutt'altro in questo momento e vorrebbe rivederlo.

È sabato sera e sono quasi le 21 e tra poco io e Angy andremo in un locale che hanno appena aperto, vicino corso Sempione; è da due settimane che mi fa la testa così, dicendomi che ci sarà il mondo e che è bellissimo proprio del suo stile.

Ho studiato tutto il giorno e ho la faccia pallida e stanca, sto quasi per addormentarmi quando lo squillo continuo del citofono mi sveglia. Questo non ci voleva, corro immediatamente ad aprire il mio migliore amico, altrimenti non la smetterà più di suonare. Ma gli è rimasto per caso incollato il dito sul tasto del citofono?!
<<Arrivooo>> dico ad alta voce, non so esattamente a chi.
Adesso che gli dico, quando mi vedrà così, ancora in alto mare, si infurierà sicuramente.

<<Aprimiiiii>> mi urla dall'altra parte del citofono.
Appena entra, rimango come al solito meravigliata, non posso credere di quanti vestiti abbia e di come tutti gli stiano così perfettamente bene. Mentirei se dovessi dire che l'ho visto indossare dei vestiti più di due volte.
Devo dire che Angy è davvero un bel ragazzo alto e magro, capelli biondo cenere, lisci e occhi scuri e sempre attenti. I suoi lineamenti sono molto delicati ed il naso dritto è reso ancora più perfetto dall'anellino sulla narice destra. Oggi è particolarmente appariscente indossa pantaloni stretti neri e una camicia leopardata, con i gemelli abbinati alla collana.

<<Cosa vedono i miei occhi!!! Sei ancora in pigiama, sbrigati vai a lavarti la faccia, qui ci vuole un miracolo!! Ma oggi sarà la tua serata fortunata! Perché sarò io il tuo miracolo!>> mi dice con un tono decisamente arrabbiato.

<<Sì, mamma...fortunatissima!!! Ma cosa ti sei portato dietro?>> gli dico, osservando una specie di bagaglio a mano rosso fuoco accanto a lui.

<<Tesoro qui c'è il mio mondo, tu adesso stai ferma e seduta...lascia fare a me, ti renderò ancora più bella di quanto tu lo sia già>> mi dice, mostrandomi il contenuto. Non avevo mai visto tutti quegli ombretti colorati e pennellini di qualsiasi tipo. Non ci capisco nulla!

<<Lo sai che mi fido di te. Sei il mio make up artist preferito, però ti prego non esagerare>> gli dico quasi preoccupata.

<<Lo sai che io esagero sempre!! Ora per favore rimani immobile e lasciami lavorare.>>
Come non detto, ora sì, che sono preoccupata. Mi ricordo una volta che mi aveva truccata per una festa e sembravo uscita da un film horror e non era Halloween. Però ormai lo fa di lavoro, quindi in teoria dovrei stare tranquilla.

Dopo una buona mezz'ora, eccolo in piedi tutto felice.
<<Adesso puoi ammirare il mio capolavoro>> dice tutto pieno di sé, ammirandomi, come se fossi un'opera d'arte.
Titubante raggiungo lo specchio e guardo il mio riflesso. Wow, devo ammettere che ha davvero fatto un bel lavoro, i miei occhi sono enfatizzati e resi ancora più luminosi dal trucco e ha dipinto le mie labbra con un rossetto nude molto naturale.

<<Grazie, sei il migliore>> sussurro abbracciandolo.

<<Lo so>> mi risponde soddisfatto.

Dopo aver indossato il vestito nuovo e i tacchi vertiginosi dello stesso colore, scendiamo contenti e raggiungiamo la sua macchina. Durante il tragitto sono molto pensierosa, è da tanto che non vado in una discoteca a divertirmi, soprattutto dopo quello che è successo. Mi perdo nelle luci della mia città e nei volti dei giovani spensierati che a quest'ora, pullulano nelle strade della movida. Sono grata ad Angy di non avermi fatto domande per tutto il tragitto e di avermi lasciato i miei spazi.
Arrivati all'entrata, c'è la classica fila, ma fortunatamente, il mio migliore amico conosce il buttafuori che facendogli un occhiolino, ci fa entrare senza problemi sotto lo sguardo infastidito dei ragazzi in coda.

WARMHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin