Capitolo 19: "Sembri una sposa bellissma"

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Alla fine, Angy è rimasto con me tutta la serata, usando la scusa che non ero ancora guarita del tutto e che con il mio pallore, avrei potuto svenire da un momento all'altro. Ha anche voluto che indossassi il vestito perché moriva dalla voglia di vedermelo addosso e quando, finalmente mi ha convinto, è rimasto a bocca aperta. E mi ha detto, testuali parole: <<Sembri una sposa bellissima>>.
Effettivamente questo colore potrebbe far fraintendere un pochino. Tra l'angelo e la sposa non so cosa sia peggio!
Quando è andato via, dopo aver parlato tutto il tempo della mia "storia d'amore", così l'ha definita lui, mi sono rimessa sui libri a studiare. Sono pronta anche per questi parziali.
Prima di andare a dormire guardo il suo disegno di spalle, alla fine ha ragione, non so niente di lui, non mi dice mai niente. La sua vita sembra un tabù, ma ho bisogno di sapere.

Finalmente anche giovedì è arrivato, gli unici compagni di questi ultimi giorni sono stati i libri e oggi dovrò dare i due parziali, fortunatamente mi mancano solo gli esami di questo ultimo semestre e uno del primo anno che ancora non riesco a passare.
Mentre faccio colazione, do un ultimo sguardo agli appunti e mi preparo il più velocemente possibile. Prendo la metro sempre piena di prima mattina e arrivo davanti all'università, dove mi sta aspettando Bianca.

<<Ciao Sophie, sono troppo agitata stamattina. Hai già visto dov'è l'aula dell'esame?>> mi domanda, agitando anche me.

<<Ciao, in realtà no, ma andiamo a vedere>>.
Sinceramente era l'ultimo dei miei pensieri!

Arrivate nell'atrio davanti all'aula, ci mettiamo a ripassare insieme e mi spiega molte cose che mi ero persa chissà dove e prima di entrare, la ringrazio. Quando giriamo i fogli, sono molto più tranquilla e inizio a scrivere senza fermarmi per almeno due ore. Finito il primo, giusto il tempo di mangiare qualcosa, che già devo andare a prepararmi per il secondo. Questo è molto più difficile dell'altro ed è quello che temo di più, non sono molto sicura, ma dopo aver riletto, mi alzo e consegno i fogli al professore.

Terminati i due esami, mi sento molto più sollevata. <<Sophie come sono andati?>> mi chiede Bianca che mi sta aspettando fuori, ha consegnato molto prima di me.

<<Il primo molto bene, questo non lo so. Incrociamo le dita!>> esclamo gesticolando.

Mi accompagna fino la metro, ci salutiamo e torno a casa completamente nel mio mondo. Inizio a realizzare che tra poco vedrò Daniel e non ho la più pallida idea di dove mi porterà quel pazzo.
Chissà quanto avrà speso per quel vestito! Perché sta facendo tutto questo per me?
Cerco di non pensarci troppo, ma continuano a balenarmi domande di ogni tipo.
Arrivata finalmente a casa, mi faccio una doccia calda e mi immagino Daniel davanti a me. Non sto diventando pazza, lo sono già da un po'. Mi asciugo i capelli, impiegando come al solito una vita, indosso qualcosa di comodo e mi sdraio sul divano ormai sgualcito. Questa era la casa di mia nonna e io non l'ho cambiata di una virgola, a parte il colore delle pareti e qualche quadro qua e là.
Mi sto quasi per addormentare, quando sento il suono del mio citofono che mi fa saltare in piedi, corro immediatamente ad aprire il mio ospite, che non pensavo arrivasse così presto.

<<Tesoro eccomi! Finalmente potrò farti vedere cos'ho imparato durante il corso intensivo di Londra. Ti renderò una sposa bellissima!>> mi dice entrando, come dice lui, con il suo mondo. A me sembra essere sempre un semplice bagaglio a mano rosso. Meglio non contraddirlo!

<<Ciao Angelo, basta con questa storia della sposa! Sai che non voglio sposarmi>> lo rimprovero, chiamandolo con il suo vero nome, senza diminutivi.

<<Dicono tutti così, ma poi vedrai come cambierai idea quando Daniel si inginocchierà davanti a te>>. Come non detto si è fatto un film!

<<Non succederà mai. Adesso fammi vedere cos'hai imparato>> e mi siedo comoda, chissà tra quanto mi alzerò!

<<Mai...si dice solo in punto di morte Sophie! Anzi neanche! Comunque hai visto come mi sta bene?>> mi domanda facendo una giravolta su se stesso.

Mentre sistema tutto l'occorrente sul tavolo, noto con piacere, che ha indossato il mio regalo, una salopette di blue jeans larga, che voleva disperatamente, ma non aveva mai trovato e delle sneakers colorate.
Mi lascio coccolare dal suo tocco e tra una sgridata e l'altra perché non riesco a stare ferma, dopo più di un'ora, mi guarda entusiasta del suo lavoro.

<<Sophie quanto sei bella!>> mi dice portandomi davanti allo specchio: <<Guarda qui, ti ho sfumato gli occhi per valorizzarli ancora di più, ti ho messo tantissimo mascara che non basta mai e un po' di illuminante sotto gli occhi. Ti ho riempito le sopracciglia e le labbra te le ho rese ancora più voluminose con un rossetto nude matte di base e questo lucidalabbra con brillantini quasi oro, che te le rende ancora più pazzesche>> mi spiega, descrivendo ogni singolo passaggio, mentre osservo il mio riflesso.
Sono bellissima.

<<Sono veramente io?! Grazie Angy, giuro non credo a quello che sto vedendo. Ed è così naturale come piace a me>>.

<<Tesoro tu sei già bellissima, quando lo capirai!!>> esclama e ci abbracciamo.

Vado ad indossare il vestito e le scarpe, facendo attenzione e quando torno, Angy mi osserva estasiato. Direi che dal suo sguardo sono pronta!

<<Questo spacco al punto giusto ti rende così meravigliosa e intrigante. Se fossi...hai capito ti sposerei io!!!>> mi dice mentre cerca di sistemare tutti i trucchi che ha, usati e non.

Prima di lasciarmi sola con la mia ansia, mi saluta e mi augura una buona serata. Aspetto fibrillante il suo arrivo, il tempo sembra non passare e mi metto ad ascoltare la musica. Quando sono le 21 esatte, raggiungo la finestra e vedo la sua macchina bianca. È arrivato il momento! Scendo facendo attenzione a non inciampare dalle scale e quando esco dal portone, nella fretta, mi accorgo che non ho messo nulla per coprirmi, ho solo il vestito e le scarpe.
Mi avvicino alla sua macchina parcheggiata appena più avanti.

DANIEL

Sono sotto casa sua, mi sistemo la cravatta, quanto le odio! Poco dopo la vedo uscire dal portone. È uno schianto assoluto! La seguo con lo sguardo mentre si avvicina alla mia bambina. Il vestito che le ho comprato le fascia perfettamente il suo fisico snello e le evidenzia le curve nei punti giusti. Lo spacco, camminando, mostra le sue gambe dritte e la sua schiena nuda che è ricoperta dai suoi lunghi capelli castani con alcuni riflessi dorati. Nonostante le stia benissimo vorrei già toglierglielo. Non si è ancora accorta di me. Un ragazzo dall'altra parte della via la sta ammirando da lontano. Lo fulmino con lo sguardo, lei è mia. Mi avvicino dal dietro. È davanti a me, ma è ancora di spalle. Non vedo l'ora di poter vedere il suo viso stupendo quando si girerà.

<<Ciao Sophie>> sussurro.

SOPHIE

<<Ciao Sophie>> sento la sua voce dietro di me. È lui.

Mi giro di scatto, lo guardo. Giurerei che gli stanno brillando gli occhi. È bellissimo, indossa un completo nero con una camicia bianca e una cravatta grigia, è la prima volta che lo vedo portarne una.

<<Ciao Daniel>> lo saluto.

<<Sei così bella!! Sono contento che hai indossato il mio vestito, te l'ho detto ti dona il bianco>>.
Mi sta mangiando con gli occhi e io sto facendo altrettanto.

<<Grazie anche tu sei...stai benissimo così!>> balbetto, sono davvero imbarazzata. Mi sembra tutto così surreale. Ho paura di svegliarmi da questo sogno.

Mi apre la portiera e saliamo in macchina, ma prima di partire, rimaniamo lì immobili a guardarci senza dire nulla. Davanti a lui non c'è più la ragazza cinica di qualche mese fa. Sento il mio cuore battere forte e non me ne vergogno più. Non voglio più giustificarmi. Voglio sentirmi viva! Voglio godermi questo viaggio!

<<Fidati di me>> mi accenna un sorriso dei suoi e partiamo a tutta velocità come sempre.

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