Capitolo 47: "Nuovi inizi"

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Dopo quel venerdì sera, Daniel non l'ho più visto, ma non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato a lui o a quello che è successo quella sera.

Oggi, è l'ultimo giorno del corso di kick prima delle vacanze e probabilmente sarà anche l'ultima volta in cui vedrò Dennis. So che a breve partirà e devo ammettere che una parte di me, si sentirà più sollevata, perché dopo tutto quello che è successo, mi avrebbe fatto pensare costantemente al passato buio di Daniel. L'altra però, sentirà la sua mancanza.
Mentre siamo tutti già pronti per iniziare l'ultima lezione, eccolo arrivare e immediatamente, il suo sguardo cade sul mio imbarazzato. Mi abbozza un sorriso e fa partire la musica che ci accompagnerà per tutto il riscaldamento e l'allenamento. Angy è particolarmente felice, nonostante questo sia l'ultimo giorno e noto con piacere che continua a sbirciare da dietro Leo, che si trova qualche postazione più avanti rispetto alle nostre. È completamente distratto e stranamente, oggi, sembra non avere per niente coordinazione.
Sta improvvisando tutti i movimenti! Non ne prende uno!
Io, invece, cerco in tutti modi di concentrarmi, ma senza riuscirci. Continuo a pensare a quella sera e mi sembra di riviverla di nuovo, nella mia testa, si creano improvvisamente le immagini di Daniel freddo mentre mi lasciava sotto la pioggia e di Dennis, a petto nudo, che invece mi accompagnava a casa, scaldandomi.
Poi, miei occhi, ancora una volta, si soffermano su Dennis che continua ad osservarmi, ma la sua espressione mi sembra così incomprensibile.

Finito il corso, salutiamo tutti il nostro istruttore, ma mentre stiamo per uscire dalla sala, sento la sua voce: <<Sophie, aspetta!>> e mi fermo immediatamente. Sento il sangue arrivarmi alla testa. <<Fatti salutare come si deve!>> e lo vedo avvicinarsi a me, che sono incapace di muovere un solo muscolo, presa in contro piede.
Poi, mi abbraccia inaspettatamente e il suo contatto con il mio corpo surriscaldato dallo sforzo dell'allenamento, non mi lascia per niente indifferente. Mi ricorda così tanto lui! Mi lascio avvolgere dalle sue braccia modellate dalla boxe e tatuate e rimaniamo in quella posizione, guardando il nostro riflesso attraverso gli specchi.

Quando ci stacchiamo, mi invita a seguirlo e ci sediamo vicini su una panchina in fondo alla grande sala, nascosti completamente dai sacchi rossastri della boxe che adesso mi sembrano come fiamme.

<<Finalmente siamo soli e possiamo parlare senza essere disturbati>> continua lui ed agitata, annuisco.
<<Tra qualche giorno partirò e volevo solo farti sapere che mi ha fatto piacere incontrarti...nonostante ci sia stato qualche intoppo. Avrei voluto conoscerti meglio, ma è andata così>> dice sincero.

<<Sai perché>> e lo vedo accennarmi un sì con la testa. <<Comunque lo stesso è stato per me>>, faccio un'altra pausa: <<Dove andrai?>> gli chiedo guardando i suoi occhi verdi. Sto sudando.

<<Bella domanda! A cercare mio padre...>> e i suoi occhi sembrano cambiare espressione.

<<Tuo padre?>> gli chiedo stranita.

<<Sì, non l'ho mai conosciuto, ma qualche mese fa ho trovato una lettera con una sua foto e ho deciso di andarlo a cercare...ma adesso non voglio starti ad annoiare>> mi spiega Dennis.

<<Non mi annoi, anzi...spero che tu possa davvero ritrovarlo>> continuo io.

<<Lo spero anche io! Ho pochi indizi, ma sono sempre qualcosa>>, sta sorridendo.

<<Sì, è un inizio...>>.

<<So che si firmava con la D., che era italiano e che viaggiava molto per via delle sue lettere, so che sarà difficile, ma devo sapere chi è e perché ci ha abbandonato!>> esclama sicuro.

WARMWhere stories live. Discover now