Capitolo 2: "Brillantini ovunque, ma che dico...bigliettini"

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Mi sveglio presto, con ancora il pensiero di lui nella mia testa, stranamente mi sento più positiva del solito e non posso non soffermarmi sui raggi del sole che filtrano timidi dalla tapparella di camera mia. Mi dirigo verso il bagno e guardando il mio riflesso sullo specchio, noto che anche il mio viso sembra diverso rispetto il solito, probabilmente saranno i miei occhi a mentirmi. O forse, è la mia testa che mi sta giocando brutti scherzi. Deve essere così!

Anche oggi, posso dire che finalmente le lezioni sono finite, anche se fisicamente sono qui seduta su questa sedia scomoda, davanti a un micro banco universitario, la mia mente è stata tutta la mattinata da tutt'altra parte e per questo, dovrò purtroppo chiedere gli appunti alla mia compagna di corso. Continuo a pensare a lui, ai suoi occhi oro, caldi come i riflessi del sole. Chissà se oggi lo rivedrò al parcheggio vicino alla mia palestra, non dovrei andarci, ma è l'unico modo per rincontrarlo. A volte il destino deve essere aiutato ed è da ieri che ho iniziato a crederci di nuovo. Stesso posto e stessa ora.

<<Ciao tesoro, allora sei pronta? Dobbiamo andare subito al nuovo centro commerciale!>> mi dice Angy venendomi incontro appena fuori il campus, felice come un bambino. Molti studenti lo guardano divertiti. Un colpo di colori, in uno sfondo grigio tipico della mia città!

<<Ciao, lo sai che non sono mai pronta per queste cose>> esclamo disorientata, nel vederlo venire verso di me, vestito con colori sgargianti.

Nessuno può immaginarsi di cosa vuol dire fare shopping con lui, passa il tempo a provare: vestiti, scarpe ed intere collezioni. Alla fine, rimaniamo sempre ore intere, chiusi all'interno di camerini stretti. Io come al solito comprerò giusto una maglietta e un pantalone per farlo contento, lui non oso neanche immaginare cosa acquisterà, dovrò sicuramente aiutarlo con tutti quei sacchetti. Mi viene già da ridere, immaginando la scena.

<<Sophie perché stai ridendo sotto i baffi?>> mi dice, accorgendosi del mio sorriso.

<<Non ho i baffi!>> dico prendendolo in giro. Amo scherzare con lui e staccare la testa dai miei soliti pensieri che attanagliano la mia testa dura.
Sbuffa.

<<Dai lo sai cosa intendo! Comunque, preparati mentalmente perché dovrai comprarti assolutamente un bel vestito luminoso per sabato sera e chi meglio di me può aiutarti!?>> mi dice facendo una sorta di inchino, come se fosse un ballerino.

<<Tu certo, mai avuto dubbi al riguardo! Ma perché proprio luminoso?>> domando perplessa.

<<Sophie, dovrai brillare come una stella nella notte e poi non leggi le riviste di moda!? Sarà il nuovo trend della primavera/estate...brillantini ovunque anche sui vestiti!>> e mi guarda con degli occhi che potrebbero convincere chiunque, anche la persona più scettica di questo mondo.

<<Credo proprio di essermela persa, questa nuova tendenza.>>
Mi guarda come per dirmi: "Ormai ho perso qualsiasi speranza con te".

<<L'importante è che adesso lo sai quindi...che abbia inizio il nostro shopping sfrenato>> urla, prendendomi dal braccio e portandomi dentro quello che adesso mi sembra un campo di battaglia e non un centro commerciale.

Getto l'ascia di guerra e decido di assecondarlo, tanto so che sarebbe troppo tardi per tirarsi indietro, spero solo di trovar un vestito il meno appariscente possibile, ma so già che non sarà così.
Mentre camminiamo tra i vari negozi, continuo a pensare allo sconosciuto della moto ed Angy, nonostante sia totalmente perso a provare vestiti e accessori di ogni tipo (ha già in mano almeno tre sacchetti pieni), si accorge del mio comportamento. Al mio migliore amico non sfugge mai niente e non so come faccia a captare come un radar, qualsiasi mia emozione o pensiero che mi passi, anche nei meandri più lontani, della mia mente.

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