Capitolo 41: "Amici nemici"

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SOPHIE

È passata un'altra settimana, tra lavoro ed esami, ma soprattutto tra Angy e Daniel, che ho come l'impressione che si fossero messi d'accordo per fare a gara di chi si prendesse più cura di me, dopo quella sera in villa, dopo quell'incontro con il passato, un passato che continua a ritornare anche nel presente e che ormai, ho la consapevolezza che sarà come un compagno di viaggio anche nella mia vita futura.
Come la nostra ombra che non sempre si vede, ma che appare solo in determinate situazioni, a prescindere dalla nostra volontà. Devo solo abituarmi a conviverci, proprio come se fosse la mia ombra, anche se tutt'ora, fa terribilmente male.

In questi giorni, Daniel ha anche iniziato ad aprirsi con me, senza una mia domanda o una mia richiesta esplicita, raccontandomi del giorno in cui ha lasciato la sua casa, sua madre ed è arrivato in quell'orfanotrofio, la sua "prigione", così l'ha definita lui e di come, gli anni più spensierati della vita di qualsiasi essere umano, per lui, siano stati invece i peggiori. Ho immaginato un Daniel bambino e indifeso, che ha perso tutto da un giorno all'altro ed è stato catapultato in un'altra vita che nessuno dovrebbe mai vivere. Ho sempre pensato che lui fosse diverso, dalla prima volta che il mio sguardo si è posato sui suoi occhi, ho come intravisto qualcosa nel suo profondo che mi ha fatto totalmente perdere la testa, un qualcosa che vedi raramente nella tua vita, ma che ha la capacità di destabilizzare anche la testa più dritta e razionale di questo mondo e di far cambiare rotta perfino al destino.

Lui per me è una certezza e un'incertezza allo stesso tempo, è luce e buio, è odio e amore, è sole e tempesta, è fuoco e acqua, nessuna via di mezzo, o alto o basso come le montagne russe da cui non vorrei mai scendere. Lui è vita. Lui è come la scossa del defibrillatore, di cui avevo bisogno per tornare a vivere, la scossa che mi ha salvato.

Mentre mi sto preparando per andare alla cena con i ragazzi della palestra, provo un brivido di emozione nel pensare che manca poco più di un mese dal nostro viaggio in Brasile. Non so cosa aspettarmi, non sono mai andata così lontano da casa mia, ma mi fido di lui, anche se so che mi nasconde qualcosa e so che le chiamate che gli arrivano all'improvviso, celano qualcos'altro, qualche segreto e non so cosa darei per farmelo svelare. Per meritare la sua fiducia.

Quando sono pronta, scendo giù dove mi sta aspettando il mio Angelo, che alla mia vista, scende dalla macchina e mi abbraccia talmente forte da farmi quasi soffocare.

<<Sophie è ufficiale io e Leo ci frequentiamo! Lo capisci stasera lo rivedrò e sono super agitato, le mie gambe sono come gelatine alla fragola! Tornando a noi...ti piace come sono vestito?>> mi chiede, passando da un discorso all'altro senza respirare, mostrandomi il suo intero abbinamento.

<<Sei in tiro e stai benissimo come sempre e sono sicura che hai abbinato anche i calzini!>> gli rispondo, guardandolo dalla testa ai piedi.

<<Certo Sophie! Sono i dettagli a fare la differenza>> esclama pieno di sé mentre saliamo in macchina.

<<Ma dimmi un po', com'è Leo? Non ho ancora avuto modo di conoscerlo in palestra anche se sembra un tipo simpatico>> gli chiedo mentre, per fortuna, siamo fermi ad uno stop, visto che alla mia domanda, toglie completamente le mani dal volante per gesticolare meglio.

<<Togli anche il sembra tesoro, è un ragazzo spaziale in tutti i sensi, non siamo né uguali né opposti e da quello che ho potuto capire...siamo complementari e sai che per queste cose io ci vedo lungo...e poi parlando di lunghezze...>> lo interrompo mentre mi sta guardando sognante, immaginando chissà quale lunghezza.

<<Fermati...Angy, non credo di volerlo sapere!>> gli dico imbarazzata, guardando dritto verso la strada.

<<Sophie, ma che hai capito! Sei tu quella che fraintende sempre facendo strani pensieri! Volevo dirti che siamo sulla stessa lunghezza d'onda>> esclama divertito, facendo un'espressione che farebbe ridere chiunque.
<<Dovrebbe essere questo il posto...sì, c'è già la sua macchina parcheggiata lì! Sono già eccitato e tu non fraintendere anche questa volta!>> esclama indicandomi ed enfatizzando la parola "tu".

WARMWhere stories live. Discover now