WARM

Capitolo 5: "Ho caldo! Non dovrei sentire freddo?!"

Il giorno seguente, mi sveglio tardissimo, ma in fin dei conti è domenica e ieri ho passato una serata davvero movimentata e di certo, per una volta, posso prendermela con molta più calma. Mi alzo con molta flemma e mi butto subito in doccia, per svegliare il mio corpo che sembra intorpidito. Ho bisogno di un po' di tempo da dedicare solo a me stessa, prima di affrontare un altro classico pomeriggio di studio. Esco dalla doccia e non ho completamente voglia di asciugarmi i capelli che stanno diventando troppo lunghi, ormai superano il seno. Non ho fame, è come se avessi lo stomaco chiuso, completamente sigillato. Penso a lui, continuo a farlo senza sosta.

Decido di mettermi subito sui libri, devo preparare tutti gli esami per la sessione estiva e non ho decisamente tempo da perdere, perché il mio obiettivo sarebbe quello di laurearmi a settembre, se non prima e dopo mi piacerebbe andare via, lontano da tutto questo. Fin da ragazzina, il mio sogno era quello di andare via da questa città e di trasferirmi dall'altra parte del mondo.
Starete forse pensando che la mia è una necessità di scappare lontano dal mio passato, ma non è così, era semplicemente il nostro sogno.
Sarebbe bello portarmi dietro il mio Angy, anche se in fondo so, che questo non accadrà mai. Lui è troppo legato a questa terra.
Parli del diavolo...il display del mio telefono si illumina ed è lui che sta intasando la nostra chat di foto e messaggi.

Angy: Buongiorno mia bella addormentata, domani che ne dici di film romantico e cena da me?

Me: Buongiornoooo... sì, un pigiama party è proprio quello che ci vuole!

Angy: Amore sai che non sono proprio il massimo in cucina, ma hai visto le foto, no? Non ti è venuta una grandissima voglia di sushi d'asporto!!

Me: Ma che dici...sei bravissimo! Comunque certo, mi leggi nella mente!

L'ultima volta, che ha cucinato per me dei semplici pop-corn al burro, è riuscito a carbonizzarli tutti. Mi ricordo ancora la sua faccia, si era giustificato dicendomi che probabilmente erano scaduti e non avevo avuto intenzione di contraddirlo. Nella cucina sembrava fosse arrivata la nebbia da quanto fumo ci fosse nella stanza. Per non parlare dell'odore di bruciato che si era diffuso a tempo record in tutta la casa. Sorrido, pensando ai danni del mio migliore amico e credo proprio che il sushi d'asporto, ci risparmierà dall'eventuale soccorso da parte dei pompieri, che sarebbero di certo, ospiti indesiderati.

Passo tutta la giornata a studiare e nelle poche pause a pensare a lui, all'appuntamento che si sta avvicinando sempre di più. Vado a dormire. Niente incubi. Niente angeli bianchi.

Il giorno seguente, dopo la palestra, raggiungo l'appartamento di Angy che condivide, da poco, con una ragazza della nostra stessa età che lavora con lui come assistente. Lei è praticamente quasi sempre dal suo fidanzato e quindi siamo solo noi due. Meglio così!

<<Amore, domani mattina ti ricordi, che dovrò volare a Londra per quattro giorni per quel famoso corso intensivo di cui ti ho parlato?!>> mi dice dopo aver ordinato il sushi.

<<Sì lo so, me ne hai parlato per un mese.>>
Come ho fatto a dimenticarmene, come farò adesso!Ho bisogno del suo aiuto, è l'unico che riesce a farmi star bene e ad aiutarmi a non pensare a lei. So che dipendo troppo da lui, ma è l'unico che mi è rimasto vicino.

<<Tu non credere di cavartela così! Dovrai raccontarmi tutto per filo e per segno, anche i dettagli più intimi. Ricordati che non sai mentire e per qualsiasi cosa chiama, se serve anche a notte fonda>> poi mi guarda il viso sconsolato e aggiunge: <<Va bene anche all'alba se proprio devi, eh!>>

Con lui il tempo vola troppo velocemente, anche se, quando torno alla realtà, mi lascio assalire di nuovo dai ricordi. Sempre gli stessi, sembrano ormai piantati nella mia testa. Penso a lei, alla mia migliore amica, a quanto eravamo felici e spensierate anche quella sera. L'avevamo aspettata tutta la settimana. La vita può essere davvero imprevedibile.