Capitolo 37: "Come nella morsa fatale di una tigre"

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Esita ancora un attimo, non mi dice nulla, ma poi inizia a baciarmi come se questo fosse il nostro ultimo bacio, come se fosse l'unico modo per spegnere le fiamme che abbiamo dentro. Anche se so, che per le mie, questo non basterebbe.
Mi godo il suo sapore e le sue labbra umide sulle mie, in questo momento non c'è una parte di lui che non amo, perfino le sue parti da me ancora sconosciute.
Continuiamo a baciarci senza fare caso ai passanti, è come se ci fossimo solo noi adesso.
Solo quando ci stacchiamo dal nostro lungo bacio, torno con i piedi per terra e pronta per affrontare la realtà.

<<Non te ne andare, almeno non stasera>> lo guardo dritto negli occhi.

<<Va bene Sophie, ma a una sola condizione!>> mi prende per una mano.
Come non detto! Adesso cosa mi chiederà!?

<<Daniel accetto qualsiasi condizione!>> gli rispondo istintivamente e un po' troppo sicura di me.
Non so cosa mi stia prendendo, ma farei di tutto per averlo.

<<Vieni con me in Brasile.>>
Sta sorridendo.
Ho sentito bene? Ha detto Brasile!?

<<Io...in Brasile!? Stai scherzando vero?>> gli chiedo stupita.
Non posso crederci, mi aspettavo di tutto ma non questo.

<<Sophie, non sto scherzando!>> ribatte, prendendomi in giro.

Non ci penso due volte: <<Sì!>>
Ammetto che questa condizione mi ha spiazzato, ma allo stesso tempo, già non vedo l'ora di fare questo viaggio con lui. Noi due in Brasile...
Ma a che sto pensando!

<<Sapevo che avresti accettato e per questo ho già prenotato i biglietti>> esclama sorridendomi.
Hai capito il furbo!

<<Daniel, non ci posso credere! Non ti smentisci mai Mister so tutto io.>>
Ridiamo.
Dovrò ricordarmi di fare il passaporto.

<<Allora...adesso sali?>> gli chiedo, indicando il portone di casa mia.

<<Sophie no, andiamo a casa mia>> e mi lancia un casco . <<Devo ancora sbrigare alcune rotture di lavoro importanti>> taglia corto lui. Gli brillano alcuni anelli che indossa con quella luce.

<<Se hai cose più importanti da fare, non importa davvero.>>
Non pensavo avesse del lavoro arretrato, non mi dice mai nulla.

Si avvicina a me e con delicatezza mi sistema una ciocca dei miei lunghi capelli. <<Ma non l'hai ancora capito? Per me adesso sei tu la cosa più importante>> esclama con un tono di voce, così sensuale, da fare sciogliere perfino un ghiacciaio.

Arrossisco, ma non dico nulla e mi mordo per sbaglio il labbro inferiore. Sì, sono in imbarazzo!
<<Non avresti dovuto farlo, piccola! Non sai che effetto mi fai...ti...>> non finisce la frase, ma so benissimo cosa mi volesse dire.
Ci baciamo di nuovo, prima di partire a tutta velocità.

Raggiungiamo il grattacielo dove vive e inconsciamente, inizio ad essere già agitata, Daniel mi imbarazza e ogni volta che sono con lui, oltre a sentire le farfalle nello stomaco che non mi danno tregua, perdo qualsiasi lume della ragione, io che sono sempre stata una persona: sì sognatrice, ma anche piuttosto razionale.
Daniel mi destabilizza totalmente, con lui farei qualsiasi cosa!

Entriamo nel suo grande appartamento che a quest'ora è illuminato dalla luce del sole che sta già tramontando. Il panorama da qui è bellissimo e Daniel mi accompagna nella grande terrazza che si estende per tutta la lunghezza della vetrata che circonda l'intero open space. Noto con sorpresa, che fuori ci sono tantissime piante ben curate e perfino alcune palme, che mi spiega che vengono direttamente dal Brasile e che ha deciso di portarle fin qui, per sentirsi più a casa. Non ci sono fiori di nessun tipo, a parte alcune rose che portano una ventata di colore a tutta la terrazza.
Da qui si può veramente vedere tutta Milano!

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