14.

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Le lezioni sono finite. Emma cammina con le ragazze verso l'uscita. Non voglio starle sempre dietro con il fiato sul collo. Oggi a ricreazione era come se avesse messo un muro per non far vedere agli altri cosa c'è tra me e lei e un po' mi ha infastidito.
“quindi state insieme?” Lorenzo mi riporta alla realtà fermandomi nel corridoio.
“in realtà non lo so neanche io. Posso forse dire che ci stiamo frequentando”
“ti sei infastidito prima vero?”
“si. A volte non la comprendo. Forse anche per questo che mi piace” usciamo fuori e sta ancora con le ragazze. Solo ora mi ricordo che devo riportarla io a casa.
“si vede che ti piace Simo”
“avevi ragione lore”
“io ho sempre ragione” lo spingo un po'.
“ guarda che non c'è niente di male eh”
“ad essere un po' sottone?” chiedo facendolo ridere.
“si esatto. Tu comunque non lo sei solo un po', lo sei tanto con lei. La guardi un modo che non mi spiego ancora.
Dov'è finito il mio amico?”
“tornerà te lo prometto” ridiamo.
“con Francesca?” chiedo di getto. Mi guarda scuotendo la testa.
“ancora non gli hai detto nulla. Ma cosa stai aspettando?"
“nulla simo. È che credo che non gli piaccia io”
“ma cosa stai dicendo? Guarda che vi mangiate con gli occhi”
“Simo” mi volto dietro di me.
“Greta dimmi ” dico. Senza badare al fatto che sicuramente Emma si incazzera come una iena.
“stasera usciamo come hai vecchi tempi sai ho voglia divertirmi”
“io...” non finisco la frase che qualcuno interviene al posto mio.
“biondino qui è impegnato con me stasera. Quindi la risposta è no. Cercati un altra persona con cui divertirti”
“ma che c'entra lei con te simo?”
“oh ma ancora qua stai? Evapora! Nessuno ti ha chiesto parari”
“Emma” la richiamo mentre Greta si allontana.
“se volevi uscire con lei potevi dire di si”
“veramente io stavo per parlare tu mi hai preceduto” sgrana gli occhi per alcuni secondi. Travisando enormemente quello che volevo intendere.
“puoi andare allora. ” si allontana mentre la raggiungo.
“Emma aspetta” la fermo.
“non aspetto. Rientro a casa a piedi. ”
“Emma per favore. Stavano andando così bene le cose, perché dobbiamo litigare un altra volta”
“perché tu hai detto che avresti risposto di sì a lei ma visto che mi sono messa in mezzo non lo puoi fare ” scuoto la testa divertito.
“hai travisato tutto. Non era ciò che intendevo dire. Il fatto è che : a ricreazione hai pensato di tenermi lontano per tutto il tempo e poi adesso hai fatto questa mezza scenata di gelosia” alza gli occhi al cielo.
“io non sono gelosa. Non mi piace avere gli occhi puntati su di noi. Siamo in una scuola e per quanto io possa voler un tuo abbraccio o un tuo bacio non mi sembra il luogo adatto tutto qua. Non pensavo ti avesse dato così tanto fastidio. Ma sei vuoi uscire con Greta per...” le prendo il viso e la bacio. La avvicino più a me e continuo a baciarla.
“stavi iniziando a dire un sacco di cazzate. Non voglio uscire con nessuno. ” le sposto i capelli dietro l'orecchio. Sorride e le lascio un bacio sul naso.
“senti oggi pomeriggio lavoro. Ti raggiungo a casa tua verso le 17 così stiamo insieme. Stasera non so cosa devi fare, io credo che resto a casa mamma sarà sola”
“Sara?" Chiedo di getto.
“si dovrà vedere con il fidanzato suo. Non lo so. Lei sta molto la mattina a casa tra uno studio e un altro. ”
“ok d'accordo”
“ehi guarda che non sei obbligata a stare con me stasera se non hai voglia”
“no è che.. le ragazze mi hanno chiesto se uscivo con loro. ”
“va bene” dico. Sono un po' amareggiato. Ha detto a Greta che dovevo stare con lei e poi esce con le amiche. Saliamo in macchina in silenzio. La riporto a casa. Scende dall'auto senza salutarmi.
“comunque ciao ” dico abbassando il finestrino. Si volta mi manda un bacio volante e entra in casa.
Che mi stai facendo Emmi?
È così difficile stare con te.

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