34.

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Simone mi ha portato a casa alla fine ieri. È rimasto a dormire e stamattina siamo usciti di corsa per andare a scuola che eravamo in ritardo. Ha tre interrogazioni il signorino e dice che non sa niente. Tra poco gli do una botta in testa se non l'ha smette. Abbiamo studiato questa notte prima di dormire e pure stamattina una volta arrivati.
“Emma io non ce la faccio!” esclama lanciando il libro di latino poco prima che entrasse la professoressa. Lo raccoglie esasperato. Lo guardo. Gli accarezzò una coscia cercando di calmare il suo stato d'ansia.
“stai tranquillo. Sai tutto. Stanotte sapevi non puoi aver rimosso”
“Emma tu lo sai che questa mi ha preso di mira”
“tu dimostrarle invece che non è come pensa! Hai tutte le capacità”
“non credo!”
“baldasseroni vuole venire a recuperare o lasciamo cosi” mi guarda pregandomi quasi di fargli dire di no.
“simo vai. Io so che sai le cose. Ti lascio a secco per un mese se non vai all'interrogazione.” sussurro l'ultima frase. Sbarra gli occhi e ridacchio.
“arrivo” risponde alla professoressa. Si alza prendendo il libro per fare le versioni e si siede davanti alla cattedra. Francesca si volta e mi guarda.
“come fai a convincerlo ogni volta nonostante abbia l'ansia. Con noi non ci sei mai riuscita” inizio a ridere e poi mi blocco ricordandomi di essere in classe.
“ho i miei metodi segreti. Dovresti iniziare a usarli con Lorenzo” scuote la testa. “quando smetterai di comportarti così con lui? Non ti ha fatto nulla. Sei solo presa dai pregiudizi e dal chiacchiericcio della gente. Non eri tu come le altre a dirmi sempre che me ne devo fregare?” alza gli occhi al cielo.
“Emma tu lo sai cosa è successo l'altra volta che era con una”
“ma non ci ha fatto niente. Se ti ha detto Delle cose è solo perché tu dubiti ogni santa volta di lui. È alla fine si romperà di correrti dietro ” non mi risponde. Mi concentro su Simone che al momento sta facendo una bella figura.
A fine interrogazione la professoressa è scioccata. Non sa cosa dire e non crede neanche lei che simo abbia realmente studiato. Sorrido. Abbiamo faticato tanto stanotte anche perché il signorino si concentrava troppo a baciarmi e toccarmi. Spesso dovevo colpirlo giocando per riportarlo all'ordine.
“di chi sono meriti per averti fatto studiare così bene?” chiede la professoressa. Simone si gira verso di me e mi sorride.
“della mia ragazza. Si è impegnata tanto per insegnarmi qualcosa”
“ è stata bravissima. È sei stato bravo anche tu ad ascoltarla. Ti metto 9. Continua in questa maniera. Alla fine se ti metti nella sedia qualcosa ne esce fuori” sorrido. Non smetto di farlo. Le parole di lui davanti alla professoressa mi hanno fatto sciogliere. “vai a posto adesso. ” annuisce e con il suo buon voto torna al banco. Oggi ci siamo messi vicini. Quindi non appena si siede mi accarezza una mano senza dare nell'occhio.
“grazie”
“non mi devi ringraziare. Sei impegni uscirai da qui con buoni voti simo. Ne sono sicura”
“io sono sicuro che senza di te oggi quel 9 non lo avrei preso. Ti amo” gli bacio una guancia.
“anche io ti amo”

....

Ho accompagnato Emma a casa sua, oggi deve uscire con sua madre; così decido di passare prima a casa per mangiare qualcosa con mamma e sarà e poi andare da Lorenzo. Non abbiamo avuto tempo di parlare oggi. Con tutte le interrogazioni e il poco tempo a disposizione. L'ho visto parecchio giù di morale. Emma mi ha detto che ha parlato con Francesca ma non capisce realmente cosa la blocchi.
Suono il campanello e mi apre sua madre.
“ciao Valeria c'è Lorenzo?”
“si è di sopra in camera. E successo qualcosa?”
“no. Scusa se sono venuto qua così presto e che oggi l'ho visto strano solo che a scuola non abbiamo avuto modo di parlare e non era neanche il luogo adatto”
“vieni entra. " Sorrido ed entro in casa. Vado in camera sua e busso.
“avanti” entro e lo trovo buttato sul letto.
“beh che è sto atteggiamento da barbone?”
“non ho voglia di fare niente.”
“mi spieghi che cazzo vi prende. Vi lascio che va tutto ok. Torno è litigate”
“mi sono rotto il cazzo Simo. Avevo pensato di presentarla ai miei ma lei dubita di me e non ci riesco. Lo sai che sarebbe la prima ragazza. ”
“ parlale scusa.”
“non si può parlare con lei simo. È impossibile. Anche ieri sera abbiamo discusso in macchina sotto casa sua. Eravamo usciti dal ristorante e lei era convinta che io guardassi un altra ”
“tu glielo hai detto che non è vero”
“certo. Ma è stato inutile. Credo che la lascerò andare. Non posso continuare così”
“sei impazzito? Vuoi lasciarla?”
“non ho altra scelta. Non si può stare con una che non ha fiducia in te”
“io ti capisco. Ma devi dirgli quello che hai pensato. Sono sicuro che ci ripenserà”
“ma non ha senso!”
“Lorenzo se non glielo dici tu mi metto in mezzo e glielo dico io a costo di litigare con Emma. Ma deve svegliarsi sta ragazzina” sbuffa. Mi siedo sul comò.
“tu invece? Come stai?”
“sto alla grande Lorenzo. Mamma finalmente si muove da sola. Ovviamente deve ancora recuperare del tutto l'uso Delle gambe con la fisioterapia. Ed Emma è fantastica. ”
“sei veramente innamorato simo?' mi chiede all'improvviso. Lo guardo.
“si Lorenzo. Per la prima volta ho capito realmente cos'è l'amore. Avevi ragione mi sono bruciato completamente. Lei è così speciale che non so nemmeno chi me l'ha mandata. Passo le giornate a volte a voler stare tutto il tempo con lei a coccolarla. A stringerla. Non riesco nemmeno più a dormire da solo. ” respiro.
“ancora quelle notti insonne?”
“in questo mese che sono stato senza di lei si. Una settimana intera senza dormire poi mia sorella ha iniziato a dormire con me e poi dormivo. Adesso che sono tornato non ci siamo staccati niente a parte adesso e io sto molto meglio”
“sono contento per te. ” sorrido. “hai mai pensato che tuo padre un giorno possa tornare?” ingoio saliva perché l'ho pensato tante volte.
“si ma non ho mai dato peso. Perché non mi importa. Lui per me è morto e resterà così. ”

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now