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È domenica Simone non va a lavoro così abbiamo deciso di andare al centro commerciale per fare un giro. In questi giorni abbiamo detto tutto ai nostri genitori, mamma era triste del fatto che andassi via al non era molto convinta non abbiamo neppure avuto modo di parlarne a dovere al contrario di Maria che non smetteva di dire a Simone quanto fosse orgogliosa di lui. Kurt e Sara si sono battiti il 5 come se avessero già messo in conto che sarebbe successo e hanno poi iniziato a ridere. Papà invece ci ha abbracciato e il mio ragazzo lo ha ringraziato per tutte le cose e i consigli che gli ha dato. In quel momento ho realizzato che la mia famiglia mi voleva veramente bene e ne voleva a Simone come se fosse figlio loro.
Stasera verranno i nostri amici a cena, non vedo l'ora sinceramente di vedere la mia migliore amica con tutti gli impegni ci siamo proprio perse ma non del tutto. Ogni giorno la chiamo per sapere come sta e se con Lorenzo tutto a posto.
“amore che ne dici se stasera preparo io la cena” Simone era bravissimo ai fornelli che ogni volta mi incantato a guardarlo. Sono passati esattamente 4 giorni da quando viviamo insieme e nulla è cambiato tra di noi. Qualche battibecco niente di più.
La mattina mi sveglio è sono avvolta completamente tra le sue braccia. Il suo profumo dentro le narici mi fa sentire meglio. L'umore è al meglio e sono realmente felice. La notte invece capita che mi addormento sul divano mentre lui va a fare la doccia è quindi mi porta a letto oppure ci andiamo insieme e ci stringiamo tra di noi dopo qualche coccola. La passione è alle stelle da quando siamo a casa nostra, non ci conteniamo più come prima, se ci viene voglia di fare l'amore lasciamo che accada.
“ per me non c'è nessun problema. ” rispondo mentre gli stringo la mano passando vicino ai negozi di abbigliamento.
“lasagna?”
“ sei sicuro che hai tutto questo tempo?”
“amore stai metto in dubbio le mie qualità?” chiede con un sopracciglio alzato facendomi ridere. Si abbassa leggermente e mi bacia.
“no. Non mettevo in dubbio le tue qualità ma visto che stiamo qua e che pranziamo fuori io non so quanto tempo ci metti per prepararle”
“non ti preoccupare come torniamo dal pranzo faccio il sugo nel frattempo sbollento la pasta, prendo la teglia e poi taglio mozzarella besciamella e il resto degli ingredienti” lo guardo incantata mentre parla. Sento lo stomaco contorcersi.
“mi stai già facendo venire una certa fame”
“perdonami ma tu hai chiesto io ho risposto” alza le mani staccando una dalla mia e poi passa il braccio intorno al mio collo.
“allora mi sa che ci tocca comprare un po' di cose al supermercato perché non credo di ricordare che ci sia tutto”
“hai ragione mancano un po' di ingredienti a casa nostra” i miei occhi incrociano di nuovo i suoi per alcuni secondi. Casa nostra. È la cosa più bella che al momento potesse dire.
“ ehi c'è? Ho detto qualcosa.. ” non mi piace dare spettacolo ma lo blocco lasciandogli un bacio sulle labbra. Riprendiamo a camminare poi.
“no. Mi fa solo effetto quello che hai appena detto..”
“ quella è casa nostra. Mia e tua. Da ben quattro giorni Emma”
“ e non mi pento minimamente di aver accettato” sorride. E iniziamo a fare shopping o meglio io perché lui ad ogni negozio come tutti gli uomini inizia a lamentarsi che ha mille buste. Io, Emma puntualmente alzo gli occhi al cielo perché è proprio buffo.

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now