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Emma si mette seduta per chiamare sua madre. Mi incastro dietro di lei appoggiando il mio petto alla sua schiena. Sento il suo calore riscaldarmi un po'. Le lascio un bacio dietro l'orecchio con gli occhi noto che sorride.
Sto veramente bene con lei. Non riesco a pensare ad altro. Lei sta sempre più occupando i miei pensieri. Dovrei iniziare anche a studiare seriamente perché se no addio maturità.
“mamma, si sentì scusa ma si è fatto tardi e mi sono poi addormentata. No... Tranquilla sto bene. Mi dispiace che ti sto chiamando solo adesso.  Abbiamo mangiato qualcosa e poi stavamo vedendo un film e sono crollata. D'accordo domani mattina sarò a casa. Ti spiego poi con calma. Resto da Simone anche perché sta piovendo fuori.” fa una pausa ascoltando la madre dietro il telefono “mamma ti prego! No, non rincomiciamo con questa storia! Ne abbiamo già parlato, lui non è Keanu! Starò attenta te lo promesso! Ti spiego domani davvero! ”  le dice cercando di convincerla.
“Emma se vuoi ti riaccompagno. Non ci sono problemi per me. ” gli sussurrò. Lei scuote la testa sentendomi chiaramente.
“ok a domani mattina. Ti voglio bene” chiude la chiamata e mi guarda.
“non voglio che litighi con lei per me. ” le dico. Non voglio assolutamente che rompa la sua famiglia per me.
“non abbiamo litigato. Mamma ha solo paura che io stia male come già lo sono stata” mi dice accarezzandomi una guancia.
“ è legittimo questo comportamento lo sa? - chiude gli occhi e annuisce. La bacio a stampo -  Se sei stata tanto male e i genitori si preoccupano per i figli o meglio è quello che dovrebbero fare. ” dico con un velo di tristezza. Avrei tanto voluto che mio padre si prendesse cura di mamma. Che io fossi solo un ragazzo che si sarebbe poi divertito. Ma se poi penso che sia stato meglio così, lui non merita neanche un micro centesimo di amore nostro.
“Simo, loro lo fanno anche troppo. Ho 18 anni so badare a me stessa e io... - mi guarda - ... Beh Io mi fido di te”
Sento il cuore esplodere a questa frase. Prendo il suo viso tra le mie mani e la bacio. Aspettavo questa frase da un po' di tempo. «mi fido di te» una frase che non dici così a caso. Sorrido mentre ci baciamo e poi andiamo in camera. Emma è imbarazzata. Le sposto una ciocca di capelli biondissima.
“il letto è tuo principessa. Io dormirò sul Delle coperte soffici ” le dico aprendo l'armadio cercando un piumone per metterlo in terra.
“ma non ci pensare nemmeno. Dormirò io per terra con le coperte soffici” mi risponde combattiva senza volermi dare diritto di replica. Ridacchio a questo punto.
“Emmi te pare che dormi a casa mia per terra” mi tira per un braccio facendomi cadere sul letto insieme a lei. Incastra le nostre gambe. La stringo un po' guardandola sempre negli occhi.
“dormiamo insieme allora” afferma convinta. Mi strozzo con la saliva. Tossisco. Ho sentito bene?
“oh! Stai bene? " Mi chiede dandomi due colpi nella schiena.
“si si” rispondo guardandola negli occhi, quelle pozze d'acqua quasi.
“se non ti va...” la bacio subito cercando di rimediare.
“ è la prima volta che dormo con qualcuno senza andare realmente oltre” le accarezzò una guancia dolcemente mentre la vedo sistemarsi meglio al mio fianco.
“ c'è sempre una prima volta lo sai?” annuisco.
“ho visto” sorride. Il mondo si illumina quando lo fa. Si apre una luce dentro di me e sento i brividi impossessarsi nel mio corpo senza che io possa badare realmente a tutto.
Con Emma non riesco a razionale nulla o a pensare prima di agire. Vado di istinto e questa cosa mi destabilizza.
“allora? Guarda che domani dobbiamo alzarci presto!” afferma facendomi ridere.
“te l'hanno mai detto che sei una rompi palle?”
“uhhhh a voglia! Le ragazze ogni giorno”
“hanno ragione !” mi spinge leggermente offesa facendomi ridere ancora di più. Mi avvicino.
“vieni rompi palle che ora di dormire. Domani dobbiamo anche studiare”
“se mi chiami ancora così studi da solo domani”
“ok principessa. Entra sotto le coperte che fa freddo”
Fa come le dico e si appiccica di nuovo vicino a me. So che dovrà affrontare la madre nella mattinata e sarà difficile che non cambi umore. Vorrei sempre solo vedere quel bel sorriso.

...

Il giorno dopo..

Mi ha riportato a casa. Questa mattina è stato il miglior risveglio che abbia avuto in 18 anni della mia vita. Eravamo in imbarazzo. Lui perché non ha mai dormito con una ragazza e io perché non credevo di finire in questa maniera. Inizio a provare Delle cose per lui. Non voglio assolutamente correre. Lo conosco da poco tempo ma le belle emozioni non posso di certo nasconderle.
“Emma” mia madre mi ferma nelle scale mentre salgo in camera da letto. Mi volto per guardarla. Il suo sguardo neutro non promette niente di buono. “non sono d'accordo che hai dormito da lui. Non ti devi fidare così Delle persone. So che un bravo ragazzo anche a me ha dato quell'impressione ma ti ricordi come è andata l'ultima volta. Io non voglio che stai male ” salgo ed entro in stanza.
“mamma, io e Simone abbiamo solo dormito. Nello stesso letto ma dormito. Non è successo nulla e poi  lui voleva dormire persino per terra con questo freddo. Ieri mi ha detto Delle cose importanti e ci siamo abbracciati sul divano. Mi sono addormentata e poi è arrivata sua madre. ” sbarra gli occhi come se avessi detto chissà quale reato. Mi lavo lasciandola in camera, una volta tornata mi inizio a gestire
“conosci già la mamma?” mi chiede allarmata. La guardo negli occhi. Ho visto sua madre stamattina presto mentre uscivano da casa. Non me l'aveva presentata a dovere ma è normale che già vederla con i miei occhi era un passo importante.
“Si non ufficialmente. Ieri è tornata a casa e io dormivo. Stamattina l'ho intravista è basta. So già prima o poi arriverà anche quello. Mi ha presentato sua sorella.” affermò velocemente mentre infilo i calzini. Guardo la sveglia. Merda sono in ritardo.
“Emma...” mi avvicino a lei. So già quello che mi vuole dire non l'ascoltero questa volta. Simone non è il mio ex. Ad oggi voglio fidarmi di lui
“mamma ti prego! Simone non è chi pensi tu. Lo so, anche io all'inizio non mi fidavo di lui e che ci sono tante cose dietro che un giorno ti spiegherò. È veramente dolce con me e non mi prende in giro” le dico. Prendo le scarpe al suo fianco e le metto.
“tuo padre ieri mi diceva che non sarebbe successo nulla di male. Che ti conosce abbastanza ” afferma non guardandomi in faccia.
“infatti non è successo niente mamma.” mi guarda alzando un sopracciglio. Lei non sa che già ci siamo baciati e che io sto da dio con lui.
“perchè non mi dici più le cose come prima?”
“perché sto diventando grande e certe cose a volte raccontarle mi mettono in imbarazzo. Però se vuoi saperlo ci siamo baciati. L'ho baciato io inizialmente poi sono successe altre cose e iniziavo a pentirmene. Lui però mi ha fatto capire che ci tiene e stanotte quando mi ha raccontato un po' della sua vita ho capito perché mette tanto muri”
“Emma io voglio solo il tuo bene. Forse è meglio se...” la freno.
“non mi allontanerai da lui. Mamma io so che tu non vuoi vedermi stare male ma ti giuro che simo non è Keanu ” scendo velocemente le scale. Mio padre sta sul divano.
“rosanna è lasciala un po' in pace. Ti sta dicendo che sta bene. Non vedo perché non ti puoi fidare” ringhia mio padre guardandola.
“Tua figlia è stata malissimo l'ultima volta. Ti ricordi come è finita con quel tizio a Malta. Vuoi che finisca così?” urla. Le metto una mano sul polso.
“mamma, non tutte le storie finiscono in tragedia. Io sto bene con lui e gli voglio bene. ” non dice nulla. “papà io dovrei chiederti una cosa ma sono in ritardo con scuola. Quando torno possiamo parlare. Simo credo debba lavorare anche se mi aveva chiesto di studiare insieme. ”
“quando vuoi tesoro” mi bacia una guancia. Mia madre continua a non essere convinta di questa cosa.
“ti voglio bene mamma. Stai tranquilla” annuisce. Salgo. Mi lavo e mi vesto. Jeans e maglioncino. Metto le scarpe e prendo anche lo zaino. Torno giù saluto tutti. Kurt deve essere già uscito con l'autobus. Simo è ancora lì che mi aspetta. Apro lo sportello ed entro. Sto un po' nervosa. Credo di averci messo tanto tempo.
“ramanzina?” mi chiede mettendo in moto.
“mi sa che tu dovrai avere più paura di mia madre che di mio padre. Quella che si preoccupa è lei” dico guardando davanti.
“ah! Andiamo bene allora” ridacchio. Mi allungo un po' gli bacio una guancia.
“andiamo o facciamo veramente tardi.”
“d'accordo pupa” ha questo potere di tranquillizzarmi veramente che ancora non mi spiego.

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