32.

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Siamo arrivati in aereoporto 5 minuti prima. Ero convinto di non arrivare in tempo. Invece Emma aveva ragione nonostante ci siamo messi a fare l'amore per ben due volte siamo qua in orario. L'aereo ha fatto pure ritardo quindi ci è andata di lusso.
Da poco è atterrato e stiamo aspettando di vederle uscire.
“avranno disperso le valigie simo?” mi chiede Emma iniziando a preoccuparsi.
“no credo che mamma ci metta un po' per camminare. Sai non ti ho detto che ad oggi con la fisioterapia sta iniziando ad usare le stampelle. ”
“wow simo. Sono proprio contenta.” mi volto e vedo mia sorella raggiungerci piena di bagagli. Mi muovo per aiutarla e mi sorride.
“fratellone ciao”
“ciao Sa” mi passa quasi tutte le valigie e dietro vedo mia madre che già disperata non capisce perché sono così carico di roba.
“ehi”
“ciao mamma”
“tutto bene? Emma?”
“tutto bene. È lì ” Sara nel frattempo l'aveva vista tanto da correre e travolgerla in un abbraccio.
“ma quindi avete fatto pace! Tua sorella non mi ha detto niente”
“abbiamo fatto pace mamma tranquilla”
“maria”
“ma ciao bambola. Ti vedo in forma”
“sono super stressata dalle interrogazioni e in più tuo figlio deve dare tutte le verifiche ancora. Altro che in forma!” mamma inizia a ridere e poi si abbracciano.
“allora che ti hanno detto in ospedale?” mi guarda sorridendo. Si tiene alle stampelle per non cadere.
“mi ha detto che devo continuare la fisioterapia e che...”
“che?” chiedi allarmato. Ridacchia.
“che un certo muscat dovrà seguirmi in ogni seduta. Per poco non mi veniva da ridere in faccia al dottore”
“waaaa ma è una bellissima notizia. Papà sarà felicissimo.” sorridiamo tutti quanti. “sono sicura che è pronto ad aiutarti. Anche se ancora non vi conosce adora Simone persino lo difende”
“beh tra uomini ci si capisce!”
“ma smettila toh” mia sorella mi prende in giro spingendomi. Quasi cado con tutto quello che ho nelle mani.
“non mi eri mancata per niente guarda!!”
“ma quanto sei convinto amore di una sorella. Ti hanno gonfiato l'ego in questi giorni?”
“sono sempre stato così sei tu che sembri la bella addormentata nel bosco”
“oh ma la volete piantare con questi battibecchi”
“hai ragione mamma! Andiamo!”
“amore dai queste buste a me. ”
“ma Emma è fargli fare l'uomo ogni tanto. ”
“Sa come può camminare se gli hai lasciato pure le buste dello shopping?” inizia a ridere accorgendosi di aver esagerato.
“ok hai ragione. Dividiamoci queste cose un po' a me un po' a te Emma. Lui porta le valigie e mamma passa davanti”
“oh una squadra finalmente!” esclamo. Ci dividiamo i compiti e ci avviamo alla macchina. Mamma agli ultimi passi barcolla un po'. Emma molla l'ultima busta per sostenerla. Sorrido nel vederla subito pronta ad aiutare il prossimo.
“grazie Emma. È stato solo un giramento di testa.”
“sicura?”
“sicura. E poi sono molto stanca”
“adesso andiamo a casa e ti riposi.”
“Simo sto bene davvero”
“lo so ma è sempre meglio non esagerare” annuisce e si siede in macchina. Emma si mette dietro con Sara e io alla guida.

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