12.

820 28 0
                                    

Ci troviamo ancora sul divano di casa di simone e siamo sdraiati. O meglio lui ha la schiena appoggiata al divano io invece sono sopra di lui con la testa appoggiata al suo petto. Le sue braccia concordano completamente il mio corpo.
“dormi?” mi chiede interrompendo il nostro silenzio. Dopo quella confessione nessuno dei due a più detto niente. Mi sentivo anche un po' in imbarazzo. Non mi aspettavo minimamente una cosa del genere. Ho iniziato ad assimilare ogni cosa che mi aveva detto così da abbandonaemi  alle sue coccole. Sto ancora in silenzio con gli occhi chiusi. Lo sento sospirare e poco dopo iniziare a parlare.
non so cosa mi sta succedendo Emma! Non riesco a parlarti molte volte mentre ti guardo negli occhi. Mi destabilizzi parecchio. Mi imbarazzo e non so più cosa dirti. Ho tanta paura Em! Io non ho mai amato nessuno.
Non voglio farti del male. Non voglio che tu stia male per me. Le uniche donne della mia vita sono mamma e mia sorella, con loro riesco a essere me stesso senza alcuna maschera. Con loro sono il vero Simone. Con gli altri ho paura costantemente di sbagliare anche con Lorenzo e Luca. È difficile a volte voler bene ad una persona. I rapporti interpersonali non sono mai facili da gestire. Tu sei arrivata a scuola con il tuo bel sorriso, i tuoi occh, il tuo caratterino e io con la mia voglia da spaccone volevo solo giocare un po'. Quando mi hai respinto diverse volte sentivo lo stomaco contorcersi. Lorenzo mi diceva di non giocare che mi sarei bruciato. Che mi piacevi. Non gli credevo. Volevo solo essere il solito cretino senza cedere. Ho sempre pensato che le ragazze mi sarebbero cadute ai piedi a prescindere da tutto nessuna mi avrebbe mai respiro invece, quando hai iniziato a farti spazio dentro di me era diventato impossibile opprimere tutte le belle sensazioni che mi lasciavi.
Inizio seriamente a volerti bene nonostante io ti conosca da poco. È sembra quasi che ti conosco da un sacco di tempo.  Sei preziosa. E mi piaci tanto. ” decido di non aprire gli occhi adesso. Non subito. Anche adesso devo assimilare tutte queste belle parole che mai mi sarei aspettata; il cuore mi trema dentro e ho una voglia immensa di baciarlo.
Sento anche la serratura scattare e Simone tirarsi un po' su senza cercare di svegliarmi. In realtà sono più che sveglia.
“Ehi è Mezzanotte tu ancora qui sta” una voce diversa da quella di Sara. Forse è sua madre.
“mamma non ho per niente sonno e poi...”
“maria è in dolce compagnia” risponde un altra persona.
“ma dove io vedo solo lui” sento che ride. Credo che lo faccia per non farle pesare il fatto che sia in sedia rotelle.
“aspetta” dice di nuovo quella persona.
“giulia piano con questo casino. Finirai per svegliarla”
“uh Maria mo se preoccupa se qualcuno dorme” vorrei tanto ridere a questa scena. Ma continuo a tenere un profilo basso.
“oh!” sento la madre esclamare. “ è bellissima simo” sento le guance andare a fuoco.
“si lo so. Si è addormentata mentre ci facevamo le coccole. Le ho detto tutto”  afferma con tranquillità come se questo peso lo stesse uccidendo seriamente e me lo avesse confessato per sentirsi alleggerito.
“sono proprio contenta. Senti perché non la porti in camera. ” le dice la madre.
“non credo voglia stare qua. I suoi poi non so se sarebbero d'accordo”
Simone ha molta paura di mio padre. So che però ci tiene a me.
“ma non vorrai uscire con lei addormentata a quest'ora piove fuori ” eh? Cosa? Piove? Merda! È adesso come ci torno davvero a casa?
“io lha farei rimanere ma non so se i suoi genitori poi vogliamo mamma. ” ribatte Simone.
“va bene amore. Pensaci mhm. Prova magari a svegliare sto angelo. Giulia portarmi in camera poi  puoi anche andare a riposare. Domani abbiamo quella visita”
“ricordo Maria. Tranquilla andiamo” sento dei rumori e poi solo silenzio di nuovo.
“pupa... Emma.. ” mi accarezza una guancia e apro gli occhi. Mi guarda e sorrido.
“ciao” ridacchia.
“ciao. Sono comodo eh!” in realtà non dormivo ma va bene uguale.
“si. Tantissimo.”
“resti? Domani mattina presto ti porto a casa così prendi la roba e andiamo a scuola. Fuori piove.”  mi ha chiesto di restare con  questi occhioni che mi stanno  facendo tremare l'anima. Annuisco senza pensarci minimamente. Mi bacia sulle labbra e poi scende lungo il collo la spalla.
“mi lasci avvisare mia madre almeno?” chiedo cercando di riportarlo sulla terra anche se non mi dispiace quello che sta facendo. Sposta ancora di più la spallina della maglietta e continua a darci dei baci delicati. Sento i brividi colpirmi dietro la schiena. Il mio respiro si fa irregolare.
“non voglio correre” sussurra baciadomi di nuovo. Appoggia le mani sul mio fondoschiena accarezzandolo.
“neanche io.” dico quasi soffocando un gemito di piacere quando mi ribacia il collo.

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now