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3 settimane dopo...

Pensieri Simone

Sono passate 3 settimane dall'inizio della scuola e io continuo a pensare a Emma. A quel momento dove davanti a tutti mi ha chiesto di starle lontano. In questi giorni ho contastato che ha un caratterino. Forte. È riuscita a fare pace con le sue amiche. Non so chi fosse quello che è venuto quel giorno, ho cercato di scoprirlo ma niente. Ho provato anche ad avvicinarmi a lei per capire. Ma nulla. È una bellissima ragazza. Questo sicuramente mi ha lasciato ancora di più senza parole. Ma io non so essere dolce con le ragazze, tanto meno con una come lei, complicata da morire.
Stamattina sta su muretto con il libro di fisica nelle mani che continua a ripetere. Le sue amiche invece le stanno vicino e si fanno gli affari loro con il telefono in mano.
" hai smesso?"
" di fare cosa?" chiedo a lorenzo mentre butto fuori il fumo della sigaretta.
" di guardarla "
" non la sto guardando"
" ah no? Io vedo che la fissi da quando sei arrivato. Dai Simo"
" ma cosa? Lorè tu non stai bene. Oggettivamente è una bella ragazza ma non è come pensi"
" Simo guarda che non c'è niente di male ad ammettere che ti può piacere... - lo guardo con un sopracciglio alzato. – e no non intendo in quel modo ma nell'altro" butto la cicca per terra, la spengo. Scuoto la testa. Sta dicendo tante cazzate.
" Loré fidati non mi piace. Ero solo curioso di capire chi fosse quello che si è preso il peggio di quello che ha detto a me."
" è perché deve interessarti. Ha fatto chiaramente capire che l'ha tradita. È ha ragione se almeno frequenti qualcuno non puoi baciarne un'altra"
" è dove sta scritto questo?" chiedo alzando gli occhi al cielo sapendo benissimo che ha ragione.
“nel manuale dell'avere rispetto”
“io non so nemmeno come si ama, figurati se so queste cose ” rispondo.
“allora smetti di guardarla perché tanto non sarà mai tua nel senso che vuoi tu” mi risponde duro entrando in classe. La vedo scendere dal muretto e mi incamminò verso la classe.

Pensieri Emma

Sono passate ormai tre settimane. Alessandro non mi ha più cercato. Simone invece ogni giorno tenta di parlarmi ma io lo blocco sul nascere. Non voglio sentirlo parlare. Quella fisica alla fine ha interrogato e ho preso un 8 avevo studiato per tutto il pomeriggio ieri.
Durante la ricreazione esco nei giardinetti.
“poi mi dite che non ho ragione. Si limona quella della 4 G come se niente fosse. Tra poco la strozza”
“sei gelosa? Vorresti esserci tu? ” mi chiede Carla. La guardo sbarrando gli occhi.”
“come ve lo devo ripetere non mi piace siete voi le fissate di turno - mi guardano tutte 3 - non fate quelle facce. Non è il mio tipo e vi dirò di più sono solo scioccata dal fatto che anziché studiare qui si prende ogni volta la volontà di slinguazzarsi come se fossimo al parco giochi. ”
“sei gelosa!” afferma manu con gli esercizi di matematica in mano.
“no. Non sono gelosa e io non ci voglio avere niente a che fare con quello. ”
Decido di tornare in classe lasciandole tutte tre fuori a parlottare tra di loro. Mi siedo al mio banco e appoggio la testa sul banco ma...
“biondina? Sei tutta sola? Le tue amiche?” alzo lo sguardo e per attimo mi ci perdo. Riprendo lucidità.
“simone te lo già detto. Non è aria. Le mie amiche sono fuori”
“ sei nervosa stamattina!” mi dice con aria di sfida.
“quando ti vedo, il mio sistema nervoso si altera ancora di più ”
“uhm allora vuol dire ti piaccio”
“ senti , ti rinfresco le idee perché mi sa che ancora non ti è chiaro il concetto. Ti ho chiesto di starmi lontano. Di non parlarmi, io non sono una di quelle puttane che stanno fuori di qui, che ti porti a letto e fai di loro quello che vuoi tu. Quindi sei pregato di starmi il più distante possibile.”
“ ma guarda che anche io non voglio avere a che nulla con te” mi risponde irritato. Lo fisso. Un atteggiamento da spavaldo come se al mondo esistesse solo lui.
“è allora viaggia. Stai al posto tuo e non scocciare più” si alza dal banco in cui si era seduto per guardarmi eincazzato ed esce fuori.
“ Emmina, che è successo?” mi chiede Manuela sedendosi vicino a me le altre due dietro.
“quello sta incazzato nero!” esclama Francesca guardandomi.
“gli passerà fra, non è mai morto nessuno per un due di picche"
“ ma...”
“carla gia ve lo avevo detto, tra me e lui non ci sarà mai nulla, a parte i vostri film da favola, vado a fumarmi una sigaretta prima che suoni la Campanella.
“ Emma torna indietro e suonata”  mi ferma Carla, manco l'avevo sentita in realtà. Le guardo.
“di alla prof. che sono in bagno”
“va bene” mi risponde rassegnata.

Intanto nel giardino della scuola nonostante la ricreazione sia finita da un pezzo.

Pensieri Simone

Sono talmente nervoso che spaccherei tutto. Ma chi si crede di essere. Nessuno mi ha mai trattato in questa maniera. Ma come si permette? Ma chi sei? Chi ti conosce? Statene a casa tua se hai tutta questa acidità nel corpo. Ma esattamente perché me la sto prendendo; dopotutto non c'è solo lei al mondo. Ho sempre avuto tutte sotto i piedi. Quindi perché dovrei preoccuparmi di questa che riuscita pure una mia parola?.
“Simo” Lorenzo mi richiama per andare dentro. La lezione dovrebbe essere già iniziata abbiamo matematica adesso. So che una Delle amiche di Emma doveva andare all'interrogazione, conoscendo la Vispo non si sarà nemmeno accorta della mia assenza.
“Lorè sto già nervoso di mio. Vai tu. Mi devi lasciare in pace”
“ vuoi già una nota”
La Vispo non si sarà nemmeno accorta della nostra assenza, la conosci e poi a me me ne fotte di quella adesso, devo solo sbollire il nervoso. ”
“io vado” annuisco. Mi muovo verso una pianta che il preside ha fatto mettere da poco e vedo Emma seduta per terra. Mi blocco. Non ho nessuna intenzione di avvicinarmi. Alza lo sguardo e mi vede.
Merda!
“mi proseguiti per caso” risponde asciugandosi il viso.
“no” rispondo “ è butta quella sigaretta che ti fa male. In questo giorni non ti ho mai visto fumare. ” mi fissa. Che cazzo sto dicendo?
“infatti fumo quando sono nervosa altrimenti non fumo. Anche a te fa male”
“ devi smetterla. Non ti fa bene e non ha senso neanche fumare quando  si è nervosi e poi io sono io, tu sei una donna”
“ è adesso che centra? Questi discorsi maschilisti. Noi possiamo e voi no. Ma davvero fai?”
Sto zitto alcuni secondi. La guardo attentamente come se ne volessi acchiappare e conservare ogni dettaglio del suo viso. Per la prima volta nella mia vita sto guardando il  viso di una ragazza e non altro. Il silenzio regna tra di noi. Nessuno dei due pare voglia interromperlo.
“lo sai che sei bellissima” dico dolcemente.
“ si lo so, non ho bisogno di uno come te per dirmelo.” mi risponde acida. Mi riguarda e scappa. Non mi lascia nemmeno rispondere a ciò che ha detto.
Devo repporre il mio lato di nuovo dentro di me. Sapevo che alla fine dovrò essere sempre lo stronzo di turno.
L'amore, i sentimenti, la dolcezza, lo stare con qualcuno non fa per me. Butto la sigaretta neanche finita e torno in classe. Ho mille cose in testa che vorrei tornare soltanto a casa. Fuggire scappare da questo posto.

[...]

All'uscita provo a fare un altro tentativo. Non sono uno che molla Subito. Con Emma è davvero difficile. Starle dietro è quasi impossibile. Avrei dovuto capirlo già dalla prima volta in cui mi ha respinto. Non so perché continuo a pensare che sia la cosa giusta da fare avvicinarmi a lei. Non so nemmeno io perché continuo a correrle dietro.
“Emma” la chiamo si volta. Scuote la testa in senso di negazione.
“che vuoi?” mi chiede poi avvicinandosi. Sento di nuovo il suo profumo invadere le mie narici. È buono.
“sei libera stasera?” chiedo sperando che non mi lancio qualcosa addosso. Mi guarda e poi scoppia a ridere.
“ io e te? Ma non farmi ridere! che c'è quella della 4 G ti ha dato buca? – la guardo – ah stasera comunque sono libera, però di farmi gli affari miei e tra questi tu non ci sei” mi dice salutandomi con la mano e andando via con le amiche. La fisso.
“ buca eh?” esclama Luca vicino a Lorenzo che ci ha raggiunti oggi. Lui ha abbandonato la scuola e ora lavora in bar.
“non ridere!!” minacciò Lorenzo con un dito.”
“ ti ha dato realmente buca Simone. Io inizio seriamente a preoccuparmi. Il fascino da sexysimbol è finito mi sa” mi deride Luca.
“nessuna mi ha mai detto di no. ” rispondo nervoso.
“qualcuna c'è stata. Mi dovrò congratulare, non accade tutti giorni, almeno la finisci di gasare il tuo ego.”
“io non gaso il mio ego. In realtà sono le tipe che lo gasano” Lorenzo si sbatte una mano in fronte e Luca scuote la testa.
“Simo, da amico, le troie non ti dicono di no, perché loro vogliono  la stessa cosa che vuoi tu.”
Ma lei no, è diversa." Mi dice Lorenzo.
“mi sei diventato psicologo delle donne” ridono.
“no però, si capisce guardandola, non mette vestiti corti, minigonne, magliette scollate. Nonostante io creda che se lo possa permettere più di  molte altre. È una ragazza semplice che vuole qualcuno che la ami Seriamente. Che nessuno giochi con i suoi sentimenti. Stasera disco cosi dimentichi tutto uhm”
“vengo anche io” dice Luca poi.  Devo assolutamente dimenticare questa faccenda. Devo assolutamente smettere di pensare a lei che continua a rifiutarmi. C'è ne sono tante altre che mi vorranno.
“hai ragione! Comunque è una stronza” affermò avvisandomi alla macchina. “ fa “fa la stronza con te perché sa come sei fatto” decido di non rispondere. Saluto e torno a casa.

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now