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Flashback
Mi ha detto che mi ama. Non ci posso credere. Lo guardo negli occhi mentre ancora nudo mi stringe a lui. Sento le farfalle muoversi nel mio stomaco e i brividi ormai sul tutto il corpo. Tira su il lenzuolo per coprirci un po'.
“Ti amo anche io. Non credevo che saremo poi arrivati a questo punto e mi sembra veramente tanto incredibile”
“anche per me è molto strano Emma. Non mi sono mai visto con qualcuno al mio fianco. È ancora oggi ho molta paura di farti stare male e di stare male anche io”
“possiamo sempre crescere insieme lo sai? Abbiamo una vita davanti”
“già parliamo di vita eh!” rido.
“beh io spero di restare con te tanto tempo. Bisogna vedere poi cosa ci riserva il cammino ”
“ è la stessa cosa che mi auguro anche io. Emma ho bisogno del tuo sostegno adesso più che mai. ”
“ e io ci sono simo. Voglio solo che mi prometti di non fare cazzate quando sarai su. ”
“amore guardarmi.” ogni volta che mi chiama così mi sciolgo. Fisso i suoi occhi. Ci intrecciamo tra di noi e mi bacia. “non succederà nulla te lo prometto” mi lascio stringere dalle sue braccia possenti. Fino a crollare definitivamente nel sonno.
Fine flashback.

Simone ormai è partito da una settimana e  ci sentiamo ogni mattina e ogni sera. Ci piazziamo davanti al computer o al telefono su FaceTime e  non ci scrolliamo di li finche non ci stiamo per addormentare tutti e due.
Dopo la fine della scuola avremmo l'esame di maturità e speriamo di riuscire ad essere entrambi promossi.  A Padova hanno fatto tutti gli accertamenti ad Maria e tra due giorni le diranno il giorno dell'intervento. Simone è parecchio agitato. Potrebbe succedere di tutto come niente. Ha paura che non ce l'ha faccia o per di più che questa cosa non serva a nulla.
Ho cercato di tranquillizzarlo ma è stato un tentativo fallito.
“ Em ” mi volto e guardo Francesca per una frazione di secondi mi scoppia la testa credo per il fatto che questa notte non ho dormito. Considerando che pure lei mi ha chiamato alle 3 piangendo che aveva litigato maledettamente con Lorenzo. Stiamo facendo il compito di latino.
“copia senza farti vedere”
“Muscat che fa?  Non c'è Baldassaroni  che fa caos è ci pensa a lei durante il compito" mi rimprovera.
“ scusi ” dico cercando di non dare più nell'occhio. Lascio copiare la mia amica mentre finisco la versione nel compito di bella.

...

“il mio compito sarà una merita schifezza” afferma Francesca una volta fuori dalla scuola. Carla ridacchia per l'espressione che ha pure manuela. Nessuna Delle due ha combinato grandi cose oggi.
“io pure ma sicuramente qualcosa meglio di te fra”
“ che cazzo vuoi?  ” Le prende subito il telefono poi. “ Manu ho litigato con lui e  non ho studiato. Dopo quello che mi ha detto urlando nelle scale di casa mia secondo te avevo la testa per poter studiare? ” ecco adesso iniziano a litigare tra di loro perché non si capiscono."
“prenditela con Lorenzo se esce con un'altra. Non è di certo colpa mia Francesca. Avevo semplicemente fatto una considerazione. Visto che entrambe eravamo messe male”
“a te non piace Lorenzo e di conseguenza apri la bocca solo per dare aria. Non sai niente!  ” decido di intervenire altrimenti queste finiscono male oggi. Carla le divide visto che si sono trovate a muso muso.
“ ragazze state esagerando tutte due adesso” dico.
“vado a casa che è meglio. Ci si vede domani. Stasera alla serata non vengo”
“ci risparmiamo la tua presenza. ” le risponde Francesca acida. Alzo gli occhi al cielo esasperata dal comportamento di entrambe. Sembrano due bambine dell'asilo.
“Francy però non è che sei nervosa per i cavoli tuoi, puoi però  prendertela con gli altri. Guarda anche nel tuo. Stai esagerando. Dovresti parlare con Lorenzo invece di aggredire così Manuela! " Afferma Carla.
“ oh se  continuate cosi mi prendo un volo e me ne vado da Simone a Padova. Non è possibile  che da quando è partito che ci sono solamente  dei casini.
Tu litighi con Lorenzo e poi litigate tra di voi. Inizio seriamente a perdere la pazienza datevi una calmata per favore” dico nervosa. Infilo il telefono in tasca e prendo le chiavi di casa nelle mie mani.
“Scusa Ca”
“mi sa che dovrai chiedere scusa anche ad manu. Hai veramente esagerato”
“lo so. Sono arrabbiata con lui. Prima mi dice Delle cose poi si comporta in un altra maniera. ”
Mi squilla il telefono che prendo al volo. «amore» sullo schermo la scritta lampeggia. Sorridente saluto le altre e mi avvio verso casa. Rispondo.
“Ti prego vieni a prendere mi sto esaurendo, tra un po' vado in un manicomio” lo sento ridere fortissimo.
“ Amore ti ci porto lo stesso in manicomio. Non ti preoccupare. Tu tanto ne hai bisogno comunque. ”
“Vai a quel paese! Sei sempre cosi gentile ” gli dico fingendomi realmente offesa.
“su dai! Lo sai anche tu che sei matta di tuo. Le tue amiche sono solo un pezzo in più” ridacchia. “come stai? Realmente Emma”
“sto bene. Mi manchi ma devo farcela”
“anche tu manchi a me tanto. ”
“tua mamma è pronta?”
“lei non vede l'ora. Sara sta iniziando ad agitarsi è la trasmette a me”
“Emma non è vero! È colpa sua. Non sta mai tranquillo. Sono io che me lo devo subire. Ti prego vieni.  Rapiscilo e tienitelo” inizio a ridere. Infilo le chiavi nel cancello e apro.
“se potessi sarei già la. Ti libererei da questa croce Sara!”
“oh ma quale croce! Guarda che sono il tuo fidanzato. ”
“infatti sei una croce anche per me amore” Lo sento ridere. Saluto i miei che stanno sul divano e Kurt mi ruba il telefono dalle mani.
“Socio qua non si sopporta più mia sorella che facciamo ci muoviamo. ”
“Kurt dammi il telefono. Non corrompere Simone!”
“bro vedi che poi la devo sopportare io.”
“che palle che sei dai qua!” gli riprendo il telefono. “Simo scusa ma...”
“ehi tranquilla. Tuo fratello è così simpatico che tra lui e sarà non so chi sta chiedendo più pieta”
“forse lui” dico. Mi fa una smorfia e sale in camera sua. Saluto simo e vado a pranzo.

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