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Questa mattina Emma è uscita velocemente da casa per un esame era agitata e diceva di non ricordarsi nulla. Sono sicuro che invece darà il meglio di sé. Arrivo a casa di mia madre dove la trovo che sfoglia il giornalino Delle offerte. Le bacio una guancia e mi sorride.
"ciao amore di mamma"
"ciao mammi. Sara?" chiedo.
" è uscita un secondo alle poste. Tu invece che ci fai qua? Non dovresti essere a lavoro? "
" volevo parlare con lei di papà"
" è successo qualcosa? Ieri l'ho sentito ma mi sembrava tutto tranquillo. Mi ha detto che domani stasera sta a cena da voi"
" non è successo niente di grave. So che lei resta restia nei suoi confronti e papà secondo me vorrebbe avere un rapporto anche con Sara"
"Simo lo sai che tua sorella non ne vuole Sapere"
"mamma, sarà però non ha mai visto dei litigi come me."
"ma non ha avuto lo stesso una figura paterna"
" lo so. "
"non sarà facile" annuisco. " tu invece? Cosa provi?" chiedo di getto mentre lei mi guarda negli occhi. Si siede meglio sul divano.
" gli voglio bene. È stato l'unico uomo della mia vita. "
"ma..."
" ma non ci sarà mai il rapporto che avevamo quando ci siamo messi insieme. Sono successe tante cose e sono convinta che tutto si sia distrutto; forse anche per colpa mia. Ci si lascia molte volte per colpa di entrambi mai per uno solo Simone e io credo che tuo padre per quanto abbia sbagliato non ha tutte le colpe"
" non credo che farebbe qualcosa che non vuoi. "
" io voglio soltanto che abbia dei buoni rapporti con voi e poi per me non ho nessun problema."
" mamma" la richiamo perché so che dentro di lei sta frenando la sensazione di paura. Di essere di nuovo ferita.
" nessuno ha detto che ci devi tornare insieme amarvi ed essere una famiglia. Magari puoi provare ad averci dei rapporti normali come tutti gli essere viventi"
" lo abbiamo già Simone. Io sto bene così. Mi fa piacere vederlo ogni tanto e magari uscire qualche volta con lui. Credo però di non amare più tuo padre. Sono stata davvero male e tu lo sai. Mi sono costruita una nuova Maria e non voglio lasciarla andare"
" sono convinto che anche a lui va bene ciò che vuoi tu"
" mi fa strano sentiti parlare così di lui. Prima di qualche mese fa avresti voluto ucciderlo e mandagliele a dire"
" ho capito tante cose mamma. Quando Emma mi ha lasciato ho sentito un colpo nello stomaco, sembrava di tornare in un periodo nero, non vedevo assolutamente dei colori; con il tempo sentivo che la rabbia non mi avrebbe portato da nessuna parte. Che avrei dovuto parlare con lui "
" non sai quanto sono orgogliosa di te "
" è bello sentirselo dire!" l'abbraccio. Poco dopo il portoncino si apre e vedo mia sorella tornare.
" fratellone!" si butta addosso e rido.
" un elefante sarebbe stato più delicato lo sai"
"vaffanculo!" eccola. È tornata. Ride e mi bacia una guancia. " sei venuto a invitarmi al tuo matrimonio? Ti sposi? Diventi padre? No perché di solito quando i figli vanno via poi tornano con annunci da fare" sento mia madre ridere più forte del previsto.
"sei fuori strada! " le dico mentre la faccio accomodare sulla poltrona.
" primo punto sono arrivato qua per parlare con te. Secondo punto Emma oggi ha un esame. Terzo punto ti voglio bene sorellina ma il matrimonio e i figli sono ancora lontani. Sai com'è c'ho 20 anni non 50 " ride e poi mi guarda. I suoi occhi prima passano a mia madre che se ne va lasciandoci soli. Poi su di me.
" cosa devi dirmi di così importante da non saper aspettare?"
" volevo parlarti di papà!" esclamò velocemente senza pensarci minimamente. A brucia pelo. La vedo alzarsi ma la fermo subito toccandole il polso.
"Simone lasciami"
"no. Non ti lascio. Mi devi ascoltare!"
" avevi detto che avrei potuto scegliere se averci o meno un rapporto. Io non voglio averci nulla a che fare. Non c'è mai stato e non voglio che ci stia manco adesso. Tu puoi benissimo credere a lui. A i suoi nuovi comportamenti, ma uno come papà non cambia Simo"
" sei arrabbiata con lui e lo capisco."
" non sono arrabbiata. Io provo indifferenza. Che ci sia o meno a me non importa. Può dire tutte le chiacchiere con te. Ma io non gli credo."
" Sarà ascoltami io non voglio obbligarti a fare niente. "
" è allora non dovevi neanche provare a parlare di lui. Lo sai bene come la penso. "
" quando ho discusso con lui avete tutti provato a farmi capire che parlavo perché ero ferito... Ora sono io che cerco di darti capire che non è come pensi"
" ti ha solo rigirato per bene!" scuoto la testa. Il rapporto con papà era migliorato perché lo aveva voluto soprattutto lui in primis. Quando ero freddo non ha mai mollato ha dimostrato che voleva seriamente provare a recuperare i danni.

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