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La cena con papà quel giorno è andata alla grande. Abbiamo riso e scherzato. Emma ci ha lasciato anche da soli per parlare un po' con sua madre che l'aveva chiamata per l'università. Mamma e papà hanno trovato un loro equilibrio, si sentono tutti giorni o quando tutti e due sono liberi, mentre con Sara le cose vanno e non vanno. Mia sorella è molto restia. Gli ha chiesto del tempo e mio padre ha acconsentito senza dire molto. Mi ha detto: “ credo che non mi perdonerà mai!” gli ho spiegato che Sara è sempre stata così. Quando qualche amica o ex fidanzato le faceva del male ci metteva un po' per superarla. Alle amiche a volte la pace gliela faceva sudare. La conosco e sono sicura che nonostante si sta comportando in questa maniera lei lo abbia già un po' perdonato. Non lo ammette per non essere ferita.
“Simo due caffè al tavolo 10”
“ ciao Giulia. Tutto bene. Tu?” ride. “ qua ormai manco buongiorno si dice." Dico.
“scusami solo che appena sono arrivata Claudio mi ha chiesto di muovermi e adesso ci sono le ordinazioni da prendere. ”
“ spero tu non sia ancora offesa per non aver accettato di uscire con te” erano passati diversi mesi, il nostro rapporto però era sempre freddo, mai più una parola dopo quello che era successo con Emma.
“ no ma che dici! ” la guardo. Speravo di non avere mai problemi a lavoro e questo era un caso che veramente mi stava sulle scatole. Entravo ogni mattina presto e lei stava già il muso davanti.
“Guarda che capisco benissimo quando voi donne vi tenete il muso. Il fatto è solo uno, io non voglio avere problemi con nessuno Giulia. Sono mesi che non parli. Mi eviti come la peste se non per chiedermi ordinazioni. Ora ti dico una cosa: non sempre possiamo avere qualcosa nella vita. Io ho una fidanzata credo che un giorno possa arrivare anche per il tuo principe che ti possa amare. Ma non sono io. Mi dispiace che tu ci sia rimasta male. Non sopporto però questo comportamento.” le passo i caffè e anche lo zucchero nelle bustine. Mi sorride.
“ è davvero fortunata!” afferma abbassando lo sguardo. Scuoto la testa. Ero convinto del contrario.
“ sono io fortunato ad averla trovata. Con tutti i problemi che ho avuto nella mia vita nessuno avrebbe fatto quello che Emma ha fatto per me” dico certo di ciò che sto dicendo. Amavo Emma alla follia per quello che era. Aveva fatto cose che non avrei mai pensato che una donna avrebbe potuto fare per me. C'è sempre stata. Mi ha preso la mano è non me l'ha mai mollata anche quando ci siamo lasciati lei credo che nonostante tutto ci sia stata in qualche modo, dandomi la carica di provare a parlare con mio padre e sorridere di più alla vita.
“buongiornooo” il mio volto si gira velocemente a sentire quella voce. Sbarro gli occhi non aspettando la minimamente da queste parti. L'avevo lasciata a casa mentre dormiva beatamente. “un caffè grazie” mi dice ridendo o meglio sorridendo. È bella da morire e a me manca il fiato solo a guardarla per alcuni secondi. Giulia è immobile senza capire molto. Prende poi i caffè che le avevo messo poco fa sul vassoio e si allontana.
“ che ci fai qua?” chiedo mentre le appoggio la tazzina sul piattino.
“ mi stavo annoiando a casa e ho detto perché non prendo il pullman e vado da l'amore mio!”
“ sei pazza. Sarei tornato per pranzo!”
“ che c'è non sei contento che sono qua?” chiede un po' preoccupata. Scendo dal bancone e la raggiungo subito, le sposto i capelli che ricadevano sul viso e le lascio un bacio sulla fronte.
“sono in servizio non posso baciarti. Comunque sono contento di vederti. Stamattina dormivi bene che non ho voluto svegliarti”
“ hai fatto bene perché ti avrei ucciso. Ero veramente stanca”
“ quando hai il prossimo esame?” chiedo mentre lei si siede sullo sgabello e faccio lo stesso io davanti a lei tenendole poi una mano.
“ tra due settimane. Non so se riesco a farlo è veramente difficile Simo. Ho poca concentrazione ultimamente e sento già la stanchezza accumularsi”
“ facciamo così: stasera prima di addormentarti ti faccio un bel massaggio così ti rilassi un po'.”
“ che belle notizie queste!” mi fa ridere. Noto che Giulia sta arrivando verso di noi di nuovo con il vassoio e le ordinazioni.
“ Simo un caffè e due the freddi”
“faccio subito!” lascio un bacio sulla guancia ad Emma che diventa rossa e vado dietro il bancone.
“Tu devi essere Giulia!”
“ si tu?” mi volto per guardarla ed Emma la sta incendiando con lo sguardo. Aveva capito fin da subito chi fosse.
“Emma piacere. La fidanzata di Simone!” le allunga la mano che si stringono. Giulia sbarra gli occhi per alcuni secondi.
“ecco a te ” cerco di riportare l'ordine del lavoro prima che scoppi una guerra tra le due. Giulia si allontana ed Emma ridacchia.
Come devo fare con lei? Come?

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