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Me la carico sulle spalle e salgo di nuovo le scale con lei che lascia dei baci umidi sul collo. La stringo dalle cosce e la metto giù una volta dentro casa.
Mamma ci sorride e chiede ad Emma di avvicinarsi al divano dove è sdraiata lei.
“mamma noi andiamo in camera. Se ti serve aiuto chiamaci” dico.
“non ti preoccupare Giulia dovrebbe arrivare a momenti” scuoto la testa ma che dice non ne sapevo nulla.
“perché stanotte doveva fare la notte?”
“ha detto che aveva un problema a casa e che sarebbe uscita con amica e poi tornata. ”
“ma è già passata la mezzanotte. Vuoi andare a letto? Magari non viene neanche”
“Simo davvero vai. Io adesso vado in camera. Se non viene verrà domani mattina. Ma tu sta con la tua ragazza” sbarro gli occhi appena la nomina in questo modo. Emma si allontana leggermente da me come se avesse avuto una scarica di corrente e si fosse bruciata.
“ti porto io in camera se vuoi? ” cerco di spostare l'attenzione su quello di cui stavamo parlavamo e mi guarda sorridendo.
“tu stai sempre troppo preoccupato figlio mio. Emma fai qualcosa perché io tra poco l'ho faccio dormire sul pianerottolo. - emma ridacchia - non sto scherzando. Simo respiro mangio dormo. Non cammino ok ma lo sai che ormai ci convivo. ”
“mamma ne abbiamo già parlato tu riprenderai a camminare. Vedrai” le dico. Mi avvicino e le lascio un bacio. “senti chiamo Giulia le dico di restare dalla sua amica così non deve fare troppi giri. Io ed Emma ti aiutiamo a cambiarti e ti metti a letto ”
“quanto sei testardo!” afferma ridendo. “d'accordo a patto che tu domani pomeriggio anziché andare a lavoro resti di più con Emma. ” Mi dice poi all'orecchio mentre mi avvicino per aiutarla sedersi sul letto.
“non puoi chiedermi questo" le dico.
“si che posso. Non saranno quei 20 euro in meno che cambieranno la mia vita Simone!”
“invece si. Lo sto facendo per te” mi allontana un po'.
“non voglio che fai le cose per me se non penso nemmeno a te per una volta. ”
“io non ho bisogno di pensare a me. Tu sei più importante di chiunque altro”
“ Simone è qui che sbagli dobbiamo ogni tanto pensare anche a noi stessi. Devi pensare a te. A ragazzo di vent'anni quale sei Uscire. Stare con la propria ragazza. È smettila di guardarmi così. Ti piace l'ho capito ed è inutile che nascondi il fatto che potresti essertene  innamorato. L'amore è bello e dovresti viverlo. Invece di fare tanto casino perché io non cammino. ” mi rivela velocemente senza prendere neanche un po' di aria da fare entrare nei polmoni. Non dico più niente. La porto in camera Emma mi aiuta a lavarla e a metterle il pigiama. La appoggio sul letto e le bacio una guancia.
Sto per uscire dalla porta quando mi volto mia madre ferma Emma per un polso. Le dice qualcosa sottovoce. Sorridono e poi mi raggiunge.
“buonanotte” dico. Ci saluta e chiudo la porta. “che cosa ti ha detto?” chiedo curioso di questo siparietto.
“nulla.” mi dice.
“eddai. Cosa ti ha detto di così bello da farti sorridere ?” chiedo di nuovo. Lei scuote la testa. Mi tira per il maglione facendomi entrare in camera da letto. Mi bacia con passione. La mia schiena è appoggiata al muro. Appoggio le mani nei suoi fianchi e continuo a baciarla.
Riesce con poco ad annientare tutto ciò che il mio cervello frulla. Non so come faccia davvero. Quelle parole di mia madre mi bollono dentro come le bolle dell'acqua calda quando devi ancora buttare la pasta.
La tua fidanzata!
Non ho mai considerato nessuno in questa maniera. Non sono mai stato innamorato. Eppure con Emma mi sento coinvolto in tutto per tutto.

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now