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Flashback
Mi scoppia la testa. Non riesco nemmeno ad alzarmi dal divano in cui sto sa due giorni. Mi chiamano continuamente ma non rispondo. Non voglio sentire nessuno. Il vuoto che tengo dentro non posso veramente spiegarlo. Una parte di me sento che lentamente sta morendo. Voglio presto dimenticare tutto. I nostri giorni insieme. Il suo sorriso per cui morivo. Il suo sguardo che non reggevo. La sua voce che sembrava quasi una bambina. Il suo corpo perfetto. Il suo essere permalosa. La sua esigenza di sentirmi sempre vicino. Voglio assolutamente dimenticare di essermi innamorato. Non dovevo avvicinarmi a lei. Non dovevo provare amore per lei. Non dovevo punto. Potevo stare lontano, lei ne lo aveva chiesto, avrei dovuto ascoltarla.
La porta si spalanca vedo la luce entrare velocemente. Una sagoma si avvicina sempre di più non riesco nemmeno a vedere bene.
“tu sei completamente pazzo??” la voce di mio padre rimbomba nella stanza compresa nella mia testa. Mi alzo con il busto per vederlo meglio ma tutto mi gira.
“vattene" riesco a dire.
“io non vado da nessuna parte. Ma ti rendi conto di come ti sei conciato. Tutte queste bottiglie. Puzzi di alcool. Ma che cazzo hai nella testa?”
“cosa ti importa a te? " Urlo.
“Simone finiscila. Ti stai solo facendo del male. Tua madre è preoccupata. È due giorni che non torni a casa. ”
“l'unica che dovrebbe preoccuparsi veramente non è qua. Non siamo più niente. Io l'ho persa e non voglio stare la dentro. Mi ricorda tutto di lei”
“perché non sei andato dove Emma sta?”
“Perche non mi vuole più!!!” mi alzo e barcollo. Sento l'alcool salire lungo l'esofago e la voglia di vomitare aumenta.
“due giorni che bevo solo queste stronzate! Guardati... Sembri un cadavere. ” mi sfiora il braccio e mi allontano.
“non mi toccare!”
“simone devi assolutamente rimettere tutto quello ti sei bevuto e farti una doccia "
“io voglio stare qua!”
“tua madre ti sta aspettando. Non ti lascerò qua !”
“invece si. Tanto è inutile...” mi prende per gli avambracci e mi costringe a guardarlo negli occhi. Mi fissa, mi fa quasi paura, inquietudine non scolla per un secondo gli occhi dal mio viso e dai miei occhi.
“mi hai stancato. Non vuoi avere a che fare con me ok, d'accordo, ma non allontanarti anche da tua madre. Non se lo merita. Hai fatto tante cose per lei ed è giusto che continui a farle. Vi ha cresciuto così bene che io non ce l'avrei mai fatta fosse stato il contrario. L'amore è anche quello che stai provando tu.. - sto per dirgli qualcosa ma non me lo permette - no Simone, adesso parlo io, tu dici sempre che io non posso parlare perché non so cosa sia l'amore ma in realtà ti posso dire che prima di quei litigi io e la mamma andavamo d'accordo. Mi svegliavo la mattina e l'unica cosa che volevo era vederla sorridere. Baciarla coccolarla prima che tu e Sara potevate invadere quello poco tempo che avevamo insieme. Prima che arrivaste voi eravamo molto felici. Portavo la mamma in qualunque posto pur di vederla felice. Stavo con lei perché sentivo di amarla tantissimo e il mio cuore batteva così forte quando la vedevo che non riuscivo nemmeno a parlare.
Ho sbagliato e ne sto pagando le conseguenze. So che fa male. Non mi sono mai pentito di niente, amavo tua madre e forse io la amo ancora; è si l'amore a volte da schifo simo ma se tu ami quella ragazza mai nulla perduto.
Emma è una ragazza con un carattere forte e ho capito che ti ama così tanto da volerti sempre aiutare. Quindi adesso mi fai la cortesia di farti una doccia e se devi rimettere tutto quello che ti sei bevuto. ” respira e mi molla. Non riesco a dire nulla, sento solo Delle scariche dentro al cuore come se la rabbia si fosse alleggerita. “ ti riporto poi a casa dei muscat da tua madre. ” annuisco. Mi incamminò e lo guardo di nuovo.
non andare via di nuovo. Ti prego.” quel discorso mi aveva scosso parecchio da dirgli determinate parole. Non sapevo se in quel momento volevo scaricare via tutto ciò che speravo accadesse. Non sapevo nemmeno se in realtà dopo quello che aveva detto avrebbe voluto recuperare o andare via sul serio. In cuor mio speravo e spero ancora oggi che la rabbia non prenda più il sopravvento e che tutto si alleggerisca magari per un nuovo inizio. Nonostante tutto penso che tutti si meritano almeno una seconda possibilità.
Fine flashback.

Quando giorno sono tornato a casa con papà. Mi ha detto che ci saremo poi sentiti con calma. Alla fine abbiamo trovato un appartamento e ci trasferiamo. Mio padre ha deciso di affittare la villetta e restare nella casa dove abbiamo sempre e vissuto.
Scendo giù in giardino per fumare una sigaretta. Dopo averla vista avevo il mio corpo immobilizzato. Non riuscivo a muovermi. Non mi aspettavo tornasse così presto. Una settimana soltanto lontano da qua. Spingo la portone e la trovo avvolta in un piumone nonostante faccia caldo. Sicuramente per l'umidità. Sta seduta sul dondolo e fissa la luna. Si volta vedendomi.
“scusa non volevo disturbarti. Torno in camera.” le dico subito infilando l'accendino nella tasca dei pantaloni.
“vai via?”
“ehm.. si.. stavi qui sola. Ero solo sceso per una sigaretta”
“non hai disturbato stavo per entrare dentro” annuisco. “puoi anche fumare non ho problemi. Tra due minuti torno in camera sono stanca il viaggio è stato lungo. ” non dico niente. Non voglio invadere per nessun motivo i suoi spazi. Il silenzio pesa come un macigno nello stomaco. Nervoso accendo la sigaretta e guardo il muro davanti a me. Continuo a non dire nulla. Passano due minuti consapevole che sia andava via senza dirmi nulla mi volto ed è ancora lì.
“perché non mi chiedi qualcosa? Mi guardi e stai zitto!”
“perché non mi sento in dovere di chiederlo”
“in che senso?” non la guardo più.
“hai detto tu stessa in quella chiamata che non aveva senso che io telefonassi per sapere come stavi. Ed era inutile che ti chiedessi determinate cose. Sto esattamente facendo quello che mi hai chiesto. ”
“ non ho detto questo”
“no infatti, hai solamente detto che non ti importa ciò che avevo da dirti che ormai non ero nessuno. ” sento che borbotta un po' e poi sta zitta. “io mi sto comportando esattamente come uno che per te non è nessuno. Tra poco andremo via. ” dico tutto d'un fiato. Avevo riposto una speranza quei giorni precedenti a quelle parole nonostante il resto fatto sono consapevole che di averla persa. Me ne andrei anche adesso per non sentire i suoi respiri pesanti e soprattutto vederla con gli occhi spenti.
“a me dispiace che ve ne andate” rido sarcastico.
“ti dispiace per mamma e Sarà. Di certo non per me. Ti sei così divertita a Malta che molto probabilmente in questa settimana avrai pensato a come si stesse meglio senza avermi tra le palle. ” sento la presenza vicino. Mi ero seduto per terra a pochi passi dal dondolo. Si siede quasi al mio fianco.
“mi dispiace invece non averti più tra i piedi” scoppio a riderle in faccia. Stava dicendo sul serio? “perché ti sei ubriacato?”
“non credo ti riguardi. Lo hai detto anche tu io non sono il tuo fidanzato e come tu non devi spiegazioni a me io non devo...” le sue mani si appoggiano sul mio volto. Mi bacia.
non ho assolutamente pensato a come si sta a non averti tra le palle perché in realtà in questa settimana mi sei mancato tanto. Credo di aver detto un paio di cazzate in quella chiamata, ma ero a sono ferita da quelle parole che non vanno via.
Non voglio che rifai gesti del genere perché la tua vita l'hai sempre vissuta in funzione di te stesso e non degli altri. Mi dispiace averti ferito ma adesso un po' sai come mi ci si sono sentita io” si alza portandosi via il piumone. Sento le mani tremare il cuore battere fortissimo.
“Emma” si volta “cosa voleva dire quel bacio prima?” chiedo. Sorride per alcuni secondi poi mi guarda.
“Sei ancora in tempo per farti perdonare. Provaci almeno” sussurra per non farsi sentire troppo dagli altri e annuisco.
Non tutto è perduto. Delle volte bisogna soltanto avere il coraggio di buttarsi.
Mi alzo di scatto, la prendo tra le mie braccia e la bacio con passione ci sta. Le nostre lingue si intrecciano. Ci stacchiamo a corto di fiato e poi la lascio andare a dormire. Mi appoggio al muro e sorrido. Mi era mancato tutto di lei persino il suo sapore Delle sue labbra

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now