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I lavori sono ufficialmente finiti. Mio padre guarda quella casetta al mare con un grande sorriso. Io sbatto un piede per terra. L'ansia di dover dire tutto ad Emma dopo due mesi che glielo nascosto mi sta mangiando vivo. Siamo ufficialmente a ottobre e manca solo un mese al nostro anniversario. Vorrei venire a vivere con lei in pace senza pensare troppo.
“Allora figliolo hai deciso? Sei pronto? Faccio fare una copia in più cosi la tenete di riserva. Ne ho già due ma non vorrei magari che ne perdeste una..” mio padre si era veramente preoccupato di tutto. Dei mobili nuovi, Delle imbiancature, di far sistemare a dovere la cameretta mai usata e soprattutto di aver fatto funzionare di nuovo da dio il bagno.  In questi mesi aveva cercato di stare più tempo con me anche passando più volte al bar aggiornandomi di tutto. Mi ha detto alla fine che ha trovato un nuovo lavoro ed era veramente felice di questo.
“papà” mi siedo sul divano mi guardo intorno. “non lo so se ho il coraggio.”
“ ma perché Simone? Conrad è d'accordo non mi pare ti abbia ucciso da quanto mi hai raccontato” scuoto la testa. Il problema non era più mio suocero ma Emma. Non volevo che pensasse che voglio metterle fretta o altro.
“ forse lei non è pronta per questo passo. Adesso che inizierà seriamente con gli esami ci vedremo poco e...”
“ ehi frena con tutti questi pensieri che ti stai facendo. ”  li blocco mentre sta per dire altro.
“papà è la verità. Abbiamo poco tempo per vederci ora che io lavoro, quando dovrà dare tutti quegli esami preferirà passare Delle ore a studiare che vedermi”
“Simone guardami... Non sono il più adatto per darti consigli ma non puoi continuare a farti mangiare dall'ansia o dalle cose negative. Non puoi permetterti di perderla! Appunto che non vi potrete vedere la soluzione di una casa credo che sia giusto per voi due."
“ma l'università é lontana da qui. Emma non ha la patente. Dovrebbe prendere sempre un pullman e io vivo perennemente con l'ansia di quello che poi si dice in giro. Non sopporterei che le facciano del male.
E poi .. ” lo guardo lui mi guarda con quasi i miei stessi occhi. Non avrei mai creduto che potesse succedere una cosa del genere. “ Emma nell'ultimo periodo ha sofferto di attacchi di panico e non vorrei avesse Delle ricadute”
“Simo devi parlare con lei. Basta torturarti ancora. Abbi il coraggio. Non farei i miei stessi errori.” annuisco. Se continuo veramente a farmi tante domande magari non avrò mai una reale risposta da solo. Potrei commettere gli stessi errori di mio padre in passato e rischiare che perderla. Le paure spesso vanno affrontate.
“ hai ragione” gli rispondo.
“allora adesso vai a casa da mamma ti fai una doccia magari parli con lei con calma. Poi vai da Emma e stasera le parli. Domani voglio sapere”
“ e se non le parlo?” chiedo velocemente. Mi prende le chiavi che poco prima mi aveva dato nelle mani.
“ti sequestro casa un'altra volta e non ci vieni più per davvero!” mi dice serio. “Simone non sto scherzando parlale. Sono sicuro che accetterà. Poi te lo ha detto anche suo padre molto probabilmente sarà molto felice di questa idea”
“secondo me invece sarà un disastro. Mi lancerà qualche libro dietro dandomi del matto per aver pensato una cosa del genere.”
“sei sempre così esagerato mamma mia!” ridacchiò e lui se la ride. Mi alzo riprendendomi le chiavi. Quella presto potrebbe essere casa mia. Casa nostra. ♥️

....

La sera
Ore 23:00
Simone stasera è veramente strano. È stato per tutta la cena con gli occhi un po' pensieroso. Ogni tanto guardava mio padre che gli faceva cenni che non ho nemmeno capito. Sta buttato sul letto e deciso di raggiungerlo, sono in mutande reggiseno con il pigiama tra le mani. Mi metto a cavalcioni su di lui attirando la sua attenzione. Posa le mani sui miei fianchi.
“che hai? Vuoi parlare con me? Ti vedo un po' strano! Non azzardarmi a dire che è solo stanchezza. Anche ieri hai detto la stessa cosa. Oggi confabulavi cose con mio padre. Cosa mi nascondete?” sposta gli occhi verdi il soffito. Mi infilo la maglietta del pigiama con Topolino e mi appoggio sul suo petto. Mi mancano i pantaloni ma non importa. Al momento non sento freddo!
Il silenzio sta diventando assordante. Lo sento dire qualcosa ma non capisco cosa perché parla troppo piano.
“ohi? Simone che hai? Non mi ami più?” la sua presa sulla mia schiena mentre mi accarezza si fa più intensa e forte.
“ma che dici Emma! ”
“allora cosa ti prende? ” insisto ancora so che gli avevo promesso che non mi sarei più comportata in questo modo ma più lo vedo distaccato più non capisco. Forse c'entra Giulio! Forse mi ha tradito!
“ io.. ho pensato ad una cosa in questi due mesi.” inizia adesso mi sta guardando, lo invito a continuare perché già dall'inizio non capisco dove vada a parare. “ non ti ho tradito e non lo farei nemmeno con la tua peggior nemica. ”
“ ma allora a cosa hai pensato? Non comprendo ciò che sta succedendo. Ieri andava tutto bene tra di noi non mi sembra di aver fatto qualcosa di male. ” vedo Simone sorridermi e mi bacia a stampo.
“infatti non hai fatto niente amore. " Respira e poi mi bacia di nuovo sposta le ciocche dei capelli e mi fissa negli occhi. Poi si muove un po' prendendo una cosa dalla tasca del pantalone. Non vedo subito cosa abbia nelle mani finché non l'appoggia sul suo petto. “ in realtà non saprei nemmeno come dirtelo. E iniziato tutto per curiosità con mio padre. In questi due mesi ti ho nascosto una cosa, forse molto importante, abbiamo lavorato insieme nella casetta a Ostia. Adesso è completamente a nuovo con i mobili nuovi. Con una cameretta completamente a nuovo. È avevo pensato... Non è che verresti a vivere con me?”  sbarro subito gli occhi alla sua domanda. Sento il cuore battermi fortissimo quasi mi esce dal petto e la salivazione sta a zero. Credo che una cosa del genere fosse l'unica cosa a cui mai avrei pensato. Sto in silenzio. Simone riprende le chiavi lentamente e poi mi guarda. “ Emma io non voglio metterti fretta. Era solo una cosa che avevo pensato. Ma se non ti va non ti preoccupare. Io... Capisco davvero. Avevo già previsto questo.
Ho parlato con tuo padre perché volevo un consiglio, lui conoscendoti mi ha detto che ne saresti stata felice ma la tua reazione è la stessa che io mi aspettavo. ” mi sposta leggermente alzandosi successivamente. Dove diamine va adesso? Io non ho neanche risposto.

Speciale Come Te ❤️Where stories live. Discover now