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“mamma che hai fatto di buono?” entro in cucina mentre la vedo scolare la pasta. Mi sorride. Spegne l'acqua che aveva acceso sicuramente per far scorrere quella bollente che aveva rovesciato. Le bacio una guancia.
“pasta al pesto” mi risponde voltandosi verso di me. Annuisco e deciso di aiutarla ad apparecchiare la tavola. Papà e Kurt dovrebbero essere qui a momenti erano usciti per fare la spesa.
“grazie piccola”
”ma figurati mamma. Non devi neanche dirlo” mi avvicino e l'abbraccio.
“ stai bene?”
“si mamma perché?”
“nulla così. Pensavo che stessi a pranzo da Maria”
“no oggi no mamma. Simone è a lavoro fino alle 17 e mi sento un po' troppo invadente per andare lì a pranzo da lei ”
“siete così legate che ora ti senti invadente”
“ suona strano lo so mamma. È che non voglio essere di troppo. Sara sta sicuramente dal fidanzato e nonostante mi piaccia fare compagnia a Maria, non voglio invadere degli spazi loro”
“capito. Simone con suo padre invece? ”
“non so nulla. Non apriamo argomento dalla nostra vacanza. ”
“ avete parlato di giulio?” faccio si con la testa e mi allontano per prendere l'acqua.
“non abbiamo parlato proprio di lui. L'ultima sera Simone era pensieroso è ho capito che c'era qualcosa che lo turbava”
“ scommetto che avete discusso" rido perché un po' ormai ha imparato a conoscerci.
“si. In realtà ho pensato di aver azzardato con la domanda ed ecco che faccio passo indietro e lui mi dice che invece cercava solo le parole per parlare ecco perché non mi ha risposto subito”
“beh almeno stavolta non avete esagerato ”
“per fortuna. ” subito dopo arriva mio padre e mio fratello, pranziamo e poi Simone chiama al telefono.
“amore” rispondo. Kurt mi fa il verso e con una mano lo mando a quel paese. Se la ride prontamente con mia madre.
“ciao piccola”
“a lavoro? Tutto bene?”
“sono in pausa il tempo di un panino la sigaretta e la chiamata”
“Simo è basta con questa sigaretta, non sarà ora di finire di fumare?”
“lo so te lo avevo promesso ma è più forte di me e poi...”
“cosa? È successo qualcosa?”
“ appena arrivo a casa passi da me che parliamo”
“amore mi devo preoccupare?” inizio ad agitarmi per il suo tono di voce. Non mi piace per niente. Mi siedo sul divano metto le gambe incrociate e tengo il telefono sempre l'orecchio sinistro.
“non è niente di cui preoccuparti. Non ti voglio lasciare”
“sei sicuro? Ti sento strano?” chiedo ancora a mio a volta. Lo sento ridacchiare.
“Emma non ti voglio lasciare. Non è niente che riguarda te, ma me.” mi dice.
“stai male?”
“amore no stai tranquilla. Sto benissimo un fiore. Vorrei tante coccole”
“Simone anziché farti coccolare vieni dentro la pausa è finita” una voce di una ragazza interrompe la nostra chiamata.
“Emma un secondo” sento che si muove leggermente e poi risponde a quella ragazza. “non credo tu debba venire a dirmi quando rientrare. La mia pausa non è finita chiama Andrea e digli cosa ti serve”
“perché devo scocciare lui se ho te qua”
“perché lui é in orario di lavoro io al momento non lo sono. Puoi lasciarmi parlare con la mia ragazza o devo avere te come spina sul fianco?” chiede abbastanza nervoso.
“Simo se hai da fare vai io...”
“no Emma. Non è ancora ora di andare, è lei che rompe”
“ma chi è?”
“quella nuova Emma” mi irrigidisco. Mi aveva detto della nuova stagista mentre stava male. Pensavo che non fosse più tornata o addirittura non l'avessero presa. Sapere che lavora con questa che gli rompe inizia a darmi veramente fastidio.
“amo" mi richiama riportandomi alla realtà.
“ sono qui”
“non ti sentivo più!”
“devi proprio lavorare con questa sanguisuga?” chiedo acida.
“non vorrei neanche io Emmí ma devo”
“mhm”
“Emma non succederà nulla. Ho già respinto varie avances”
“io vengo la e le stacco la testa non ho problemi eh!”
“ oh amore lo so. ” ride “non c'è bisogno davvero stai tranquilla. Parliamo anche di questo stasera. ”
“d'accordo. Se ti da fastidio ancora dille che si può trovare con le mani e la testa rotta. Veda lei”
“dio! Quanto mi piaci quando sei aggressiva!' inizio a ridere adesso io per la sua voce sexy che ha tirato fuori in questi momenti.
“smettila! Sei un luogo pubblico e io ho i miei a casa non fare sta voce”
“ quale? Quella sexy che non vede l'ora di averti?”
“Simoneeee” urlo mio padre si volta e mi guarda non capendo. Scuoto la mano facendogli capire che tutto ok e lui capisce.
“ok la smetto! Ci sentiamo dopo pantera”
“sti nomignoli brutti mamma mia !”
“mamma mia!” mi fa il verso. Mi batto una mano sulla fronte e giuro che non c'è nessuno che mi fa divertire quanto lui. Lo amo anche per questo.
“Alloraaaa? ” ancora quella tizia.
“amo vado altrimenti questa oggi non so se finisce di stare al mondo” afferma. So che nervoso quindi non bado alle parole. Non toccherebbe una donna manco sotto tortura.
“ok ti amo. Mi manchi”
“anche io ti amo pupa. Mi manchi anche tu ” mi manda un bacio e chiudo la chiamata. Questa che vorrà mai dal mio fidanzato.

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