9.

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La sto riaccompagnando a casa. Ho ancora tutte le emozioni nello stomaco. Mentre ci baciavamo sembrava di essere in un altro mondo. Quando poi sorride è la fine del mondo. È così bella che neanche se ne accorge.
Non mi aspettavo che prima o poi questo sarebbe successo, da una parte vorrei continuare a vivere di queste sensazioni dall'altra parte invece ho un sacco paura. Ho paura di soffrire. Di farla soffrire. Lei è fragile anche più di me. Io non sono il ragazzo perfetto. Non lo sono mai stato.
Le ragazze venivano a letto con me consapevoli che non ero da storie serie. Non ne volevo sapere proprio. Emma però mi piace tanto che non ho voglia solo di scoparla. C'è tanto altro dietro, passerei interminabili ore con lei senza stancarmi mai. Riesce a farmi ridere, a farmi staccare il cervello dai pensieri costanti su mia madre. Riesce a non farmi essere incazzato con il mondo.
Parcheggio la macchina sotto casa sua è mezzanotte; i suoi dormiranno sicuramente. Controlla le cose nella borsa e poi mi guarda.
“grazie per la serata. Ci vediamo domani a scuola” mi dice. Annuisco. Mi avvicino e le lascio un bacio sulle labbra a stampo.
“a domani pupa” sorride. Prego che non smetta di farlo. Quelle labbra che si curvano regalandomi sempre dei sorrisi meravigliosi muovono in me formicolii allo stomaco. Mi accarezza una guancia. Mi bacia di nuovo questa volta approfondisce e le stringo un fianco. Ci stacchiamo a corto di fiato.
“vado altrimenti i miei mi ammazzano è già tardi ”
“d'accordo.” scende dall'auto e sale a casa. Prima di ripartire mando un messaggio a Lorenzo.
«Non so cosa mi sta succedendo. Ho baciato Emma. Mi sento un bambino felice. Voglio vivermi tutto quello che di bello potrebbe regalarmi. » invio e torno a casa.
Trovo mia sorella sul divano a finire una Delle sue serie TV. Si volta.
“dove eri?”
“con i ragazzi in disco” svio l'argomento appoggiando le chiavi all'ingresso.
“ah si? Luca è passato qui prima ti cercava.” sbuffo. Mi siedo accanto a lei.
“che c'è? Prima mi dicevi tutto, adesso cosa ti prende?”
“ Sa non lo so” rispondo di getto
“sei uscito con quella ragazza?” batte le mani felice. Inizio a ridere.
“si. Comunque quella ragazza si chiama Emma”
“oddio! Già l'adoro”
“ma se neanche sai come è fatta! Non l'hai mai vista!”
“so che il mio fratellino ha buoni gusti. Com'è?” rido ancora più forte per la sua immensa curiosità di sapere determinate cose di me.
“bionda. Occhi verde acqua che tendono al celeste. Alta. Sorriso bellissimo. È di Malta. Corporatura perfetta”
“ah bene!”
“Sa ” mi guarda “non lo so se sono pronto per stare con qualcuno. Emma è perfetta come ragazza, ma forse ha ragione di me non ci si può fidare molto. ”
“le tue solite paranoie ti stanno mangiando simo! ” mi abbraccia “ sono sicura che vuoi bene a questa Emma come ne vuoi a noi. E con noi tu sei veramente bravo. Non puoi perdere questa occasione per essere felice simo.”
“ma se sono come papà? Alle difficoltà poi scappo? Lei poi starà male. Io non voglio questo”
“tu non sei lui Simone. Te lo detto mille volte. Tu non sei lui. Ficcatelo in testa.”
“come faccio a raccontarle tutto questo che ci circonda. Magari non si sente pronta a gestire un mondo del genere o a stare con me. ”
“Simo fai decidere a lei cosa è giusto o sbagliato. Quando sarai pronto glielo dirai. Io non la conosco ma sono sicura che capirà.”
“avevo un ansia stasera. Non volevo rovinare niente. Ci siamo anche baciati. Non è stato come le altre volte che baciavo Delle ragazze. Avrei voluto stare con lei tutto il tempo necessario.”
“ tutto questo è normale. Ti piace tanto più di chiunque altra. Dai vai a letto che poi domani mattina vai a scuola e nel pomeriggio ti vuole vedere il barista per il colloquio” annuisco. “mamma sta bene mhm. Stai tranquillo” la abbraccio e poi salgo nella mia stanza. Prima di addormentarmi mando un messaggio ad Emma: « Ti penso pupa. Buonanotte» mi abbandono al sonno poi definitivamente.

Il giorno dopo.

Ho fatto colazione il più veloce possibile. Sono le 8:00 e sto ancora a casa. Mi devo sbrigare altrimenti la professoressa di latino oggi farà correre me. Infilpo in fretta i pantaloni e la maglietta. Corri al bagno mi lavo il viso e torno in stanza. Mia madre si affaccia alla porta, mi lego le scarpe.
“dimmi”
“come mai hai fatto tardi?”
“sono stata con le ragazze ieri notte e stamattina non volevo svegliarmi” mento. Vorrei parlarle con calma di questa cosa.
“perché adesso le ragazze le baci?” sbatto gli occhi inizio a sentire le guance rosse come non mai. Sto sudando. Ci ha visti questa notte. Era sicuramente in pensiero del fatto che non ero ancora tornata. Adesso mi mette nelle condizioni di parlarne.
“si chiama Simone è un mio compagno di classe. Mi piace - prendo la borsa è la giacca - ieri ci siamo baciati non è successo altro. È lo stesso ragazzo che è venuto qui  a casa per lezioni di latino. Mamma in ritardo!” le dico prendendo la borsa. La sorpasso ma mi ferma.
“Emma stai attenta.” mi dice guardandomi. Ha uno sguardo preoccupato.
“si mamma stai tranquilla”
“intendevo con Simone” annuisco sapendo di averla capita.
“ti avevo capito.”
“mi ha dato impressione di un bravo ragazzo”
“ne riparliamo quando torno te lo prometto! Sono in ritardo e prof mi metterà di entrare alla seconda ora se resto ancora qui a parlare con te” annuisce, le bacio una guancia al volo ed esco. Mi faccio la solita camminata a piedi fino ad arrivare a scuola.
Le tre pazze stanno appoggiate al nostro muretto.
“ohhhh” urla Francesca facendomi ridere. Le saluto con un abbraccio.
“allora?” chiede Carla curiosa come un non so che cosa. Alzo le spalle non sapendo neppure che dire. Ho provato decisamente emozioni che in realtà non saprei spiegare.
“non vuoi proprio dirci nulla?” Manuela chiede poi guardandosi intorno credo per cercare Simone che non è ancora arrivato.
“ci siamo baciati ieri a cena” confesso.
“Aaaaaaaaah” cacciano un urlo tutte e tre e mi abbracciano.
“ma siete impazzite! Ma che vi urlate” affermò ridacchiando. 
“no scusaci. Ma sei passata dal non voglio averci nulla a che fare a limonartelo” mi dice Francesca.
“Ecco appunto come limona?” ridacchiò. Scuoto la testa in senso negativo. 
“non ve lo dico. Non si fanno queste domande!!”
“Eddaiiii! Sei crudele con noi”
“siamo stati bene. Volevo quel bacio già da tempo ed è successo.” dico con una normale voce. Mi guardano tutte tre.
“ è adesso?” mi chiede Carla mentre chiude il quaderno di inglese.
“non lo so cosa succederà. Io potrei pure provarci a fidarmi ma bisogna vedere lui cosa vuole. ”
“cosa è che voglio?” mi fa saltare in aria mentre le cattive Delle mie amiche se l'ha ridono e Lorenzo pure.
“ ma te sei deficiente! Ma ti pare il caso di apparire così alle mie spalle?”
“ beh bello sono bello e non ho dubbi... quindi si mi pare il caso. ” lo spingo leggermente.
“sei deficiente Seriamente!” rispondo. Sorride e mi sciolgo come un polaretto al sole.
“buongiorno comunque”
“anche a te ” sentiamo la campanella suonare. Le ragazze si avviano insieme a Lorenzo. Sto per seguirle quando Simone mi ferma per i fianchi.
“ehi che c'è?” chiedo dolcemente.
“stamattina non ci siamo salutati per bene”
“perché adesso c'è pure il saluto per bene?” chiedo facendolo ridere. Si abbassa un po' e poi mi bacia. Aggancio le braccia intorno al suo collo mentre le su mani dai miei fianchi scendono un poi più giù. Mi stacco imbarazzata.
“stai fermo. Siamo in un luogo pubblico” affermo un po' nervosa. Annuisce capendo la cosa e rimette le mani sui fianchi.
“scusa mi sono lasciato prendere dal momento” gli accarezzò il ciuffo biondo e gli lascio un bacio sul naso.
“Oggi pomeriggio stiamo insieme?” chiedo mentre intreccio la mano con la sua.
“Non posso pupa”
“hai da fare quelle cose importanti?”
“si. Emma davvero mi dispiace”
“ per cosa simo?”
“per il fatto che ogni tanto queste cose importanti ci faranno stare lontane. Ma devo farle”
“non importa simo davvero. Poi non stiamo neanche insieme non posso pretendere chissà che cosa” mi blocca al centro del corridoio. Mi fissa. Cosa ho detto ora che non va?
“invece a me importa perché io voglio frequentati e provare a stare con te.” confessa tutt'un fiato. Gli accarezzò una guancia.
“aspetterò il momento in cui mi spiegherai queste cose importanti. Intanto devi stare tranquillo. Basta che poi non trovo strane sorprese di te a letto con altre.” scuote la testa. Mi bacia una guancia ed entriamo in classe prendendo ognuno i propri posti.

Speciale Come Te ❤️Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang