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Emma ha passato i test dell'Università e presto inizierà a dare gli esami. Ha già iniziato a leggersi qualcosa di quegli enormi libri. Sono sul divano con mio suocero mentre la mia ragazza e sua madre sono in cucina che preparano la cena. Kurt è appena uscito con un amico e tornerà tardi ha detto. Da un po' di giorni mi frulla nella testa l'idea di parlarne con Conrad di questa famosa casa. Sono tanto tormentato. Mio padre per quanto mi abbia aiutato non ha calmato le mie paure.
“Conrad possiamo parlare?”
“ è successo qualcosa di grave?” mi chiede subito. Scuoto la testa.
“no. Niente di grave volevo parlare con te di una cosa” sono nervoso in questo momento. Prendo le sigarette dalla tasca so quanto ad Emma dia fastidio che fumi soprattutto quando non so come uscirne da qualcosa. Faccio per uscire e infatti mi segue senza dire niente. Siamo in giardino e mi guarda.
“sputa il rospo che ti prende?”
“non so nemmeno come dirtelo. ”
“ hai litigato con Emma? Non mi sembrava prima, ti stava pure abbracciando mentre scendeva te le scale!”
“no no Conrad con Emma va tutto ok!”
“e allora che succede? Simone parla mi sta salendo l'ansia. Hai fatto qualcosa che può compromettere il vostro rapporto? Io cosa c'entro? Vuoi che ti aiuti ?”
“ le ho una nascosto una cosa” sbarra gli occhi. Sa bene che ho sempre detto tutto ad Emma. Non le ho mai nascosto nulla. Nemmeno se uscivo magari di notte a comprarmi le sigarette. Sapeva tutto.
“in che senso? L'hai tradita?”
“noooo!” rispondo subito. “ Cornad io... Oddio... Mi sento davvero uno scemo. Credo che sto correndo troppo.  Dovevo non pensarci ” mi guarda alzando un sopracciglio.
“non credi che per sposarvi sia troppo presto. State insieme da quasi solo un anno e avete si no vent'anni a testa Simone!” mi rimprovera. Rido. Beh! Diciamo che anche io non sono stato molto chiaro.
“ non credo di essere ancora pronto per avere una fede al dito e per quanto mi piaccia l'idea di vedere Emma in abito bianco non credo sia il momento”
“oh menomale la pensiamo uguale!”
“ si ma..”
“ Simone” rido per stemperare l'ansia. Davvero sento lo stomaco rotolarsi e respiro.
“ papà sta facendo sistemare la casetta al mare. In realtà è un po' al centro di Ostia. Dista poco dal mare. Avevo pensato all'inizio di usarla io ed Emma per l'estate. Ma poi...” mi blocco con le parole in gola. Conrad mi invita a finire la frase. “ma poi ho chiesto a mio padre di sistemarla come poteva piacere a me. Di arredarla magari a mio gusto e forse anche a quello di Emma. Ecco... Ho pensato che visto questo vai e vieni sempre la sera magari la soluzione sia quella di andare a vivere con lei.
Ti prego Conrad non giudicarmi. Io ho solo pensato a un nostro probabile stare bene insieme. Magari Emma non accetta. Io ho paura pure che sto correndo troppo e so anche che è una follia. ”
“ ehi, respira per favore. Certo che tra matrimonio e convivenza non c'è molta differenza”
“hai ragione. Ma davvero la convivenza potrebbe essere una prova per capire se davvero ciò che pensiamo di noi può durare. Io amo tua figlia e non le farei mai del male. ”
“Simone stai tranquillo. Respira non stai andando in guerra. ”
“non sono convinto che a tua figlia possa piacere l'idea. Voglio dire starebbe lontano da voi. dall'Università dista un po' tanto e poi magari io ho avuto un pensiero troppo avventato”
“posso parlare?” mi chiede e io annuisco. Mi rendo conto che nemmeno la sigaretta avevo acceso. Ce lo in mano senza nemmeno fumarla. “ prima di tutto sono contento che ne stai parlando con me. Sono anche contento che hai trovato un punto di incontro con tuo padre. Seconda cosa io posso dirti che devi chiedere ad Emma ciò che mi stai dicendo. Male che vada se ti dice di no, potete davvero usare quella casa per l'estate come avevi pensato, sono invece però certo che nonostante si debba staccare da noi accetti la tua proposta. Anzi secondo me non avrebbe nemmeno più quegli attacchi di panico. ” Emma era rimasta in ospedale quel giorno. Nei giorni successivi ebbe continue cadute e spesso dovevamo fare una passeggiata per farla respirare al meglio.  Sono passate due settimane e ad oggi sembra stare meglio.
“ dici?”
“ Simone credo di non avertelo mai detto ma secondo me: tu per Emma sei l'essenza fondamentale di questa vita e sono certo che potresti renderla felice anche in una casetta vostra. Farla stare al meglio anche senza di noi tutti. ”
“grazie per la tua fiducia” mi appoggia una mano sulla spalla dandomi qualche pacca.
“te la sei meritata ogni giorno. ” sorrido. Mi abbraccia e poi torniamo dentro. Appoggio il pacchetto Delle sigarette sulla mensola. Emma mi guarda e mi sorride. Mi avvicino a loro, le lascio un bacio sulla fronte, devo trovare solo il coraggio di parlarle.

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