62-PT2, Perché i ragazzi più carini sono tutti gay?

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Martedì 13 aprile 2021, ore 18.16, Lewes, St. Mary Jane, nel mezzo della radura.


«Perciò... questo è tutto». Harry aveva la schiena appoggiata alla corteccia di un albero e un braccio curvato ad angolo retto, all'altezza del torace. «Mi dispiace di aver parlato tanto, ma mi sento felice... intendo davvero felice. Il che è assurdo, non credi?» sospirò, levando lo sguardo verso il cielo. «Non pensavo sarebbe mai arrivato questo giorno... è un po' come vivere una favola. O... è come se una favola stesse vivendo me?»

Pauline puntò su di lui uno dei due occhietti gialli e gonfiò il piumaggio al centro del corpo, come se si sentisse in imbarazzo per lui.

«Sì, lo so, questa frase non ha senso... però non c'è bisogno di diventare sgarbate, adesso».

«Harry!» lo chiamò una voce da lontano, al che l'animale cominciò ad agitarsi e a sbattere più volte le ali.

«Buona, Pauline» sussurrò accarezzandole la testolina morbida, fino a che non smise di ruotare il collo da un lato all'altro della radura.

«Potresti chiedere ad Anacleto di andare via?» gridò quella voce.

«E chi mai sarebbe Anacleto?» domandò Harry voltandosi a guardare il proprietario della voce, che naturalmente era James.

«Andiamo... Anacleto!» ripeté l'altro sollevando i palmi, come se il suo riferimento dovesse risultare necessariamente ovvio. «Il gufo de La Spada nella roccia

«Ma Pauline non è un gufo» ribatté Harry, stizzito. «E' una poiana, e poi è una ragazza

«Allora potresti chiedere alla tua ragazza di volare via?» si corresse, mimando con due dita il gesto di camminare in direzione del cielo. «Perché mi fa fottutamente paura!»

«Anche tu fai paura a lei» rispose, risentito. Si stupì di come mai potesse essere giunto al punto da offendersi per delle parole rivolte a un rapace.

Mesi fa ho creduto che Louis fosse un po' matto, dopo averlo trovato in questo stesso punto a parlare con lei... e adesso sono io il matto che parla a un uccello nel bel mezzo del bosco.

«Devo andare» bisbigliò, accarezzandole la testa solo con un dito. «Ma ci vedremo domani, d'accordo? E sarò con Louis questa volta...» liberò un immenso sorriso. Poi fece scattare il braccio verso l'alto, e quando impartì all'animale l'ordine di volare, questo obbedì all'istante.

«Non mi riesce difficile immaginarti a vivere come un eremita in una baita sperduta tra le montagne, a far pascolare pecore e a mangiare solo formaggio» disse James, nel momento in cui Harry fu abbastanza vicino da sentirlo perfettamente.

«Sarebbe meraviglioso» si limitò a commentare, continuando a camminare anche dopo averlo raggiunto.

«Dove stiamo andando?» domandò James, tenendogli il passo.

«Andiamo a bere qualcosa?» chiese, anche se in realtà lo aveva già dato per scontato.

«Io avrei già qualcosa da bere, però... va bene» replicò l'altro, scrollando le spalle.

«Che intendi dire?»

«Questo». James pescò qualcosa dalla tasca dei jeans chiari che indossava, per poi mostrargli una fiaschetta d'acciaio.

«Cazzo!» Harry rise. «Tu e Louis andreste molto più d'accordo di quanto potresti credere».

«Non è colpa mia se non andiamo d'accordo» si giustificò il ragazzo, camminandogli di fianco. «Ci ho anche provato con lui più di una volta, ma non ha mai accettato di uscire con me».

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz