26-PT2, Triplopistacchiocongranelladinocciole.

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Domenica 14 febbraio 2021, ore 18.20, Londra, Duffy's bakery.


«Chi dei due è Josh?» domandò Harry ad Hanna, che sedeva sulla panca proprio al suo fianco, lanciando una discreta occhiata ai due ragazzi che lavoravano dietro il bancone del locale.

«Quello con i capelli castani» rispose lei.

«Bei capelli» commentò, osservando i lunghi ciuffi castani che cascavano lateralmente a incorniciare i lineamenti del ragazzo. «E ha una bella mascella...» mentre diceva quello, sotto il tavolo Louis gli schiacciava le scarpe con la suola delle proprie. «E anche delle notevoli spalle» proseguì, sforzandosi di ignorare il suo ragazzo.

«Sì... lo so» sospirò l'altra. «Gioca a rugby...»

«Hai un ottimo gusto, perlomeno» disse, e subito Louis tirò un calcio violento sulla sua gamba. «Ma sei impazzito?!» sbottò, scattando a guardarlo.

«Sei già impegnato, te lo ricordi?» soffiò l'altro, indurendo i tratti per fare una smorfia.

«Sto solo facendo delle constatazioni!»

«Delle constatazioni» ripeté Louis, modificando il tono di voce per fargli il verso.

Harry sospirò, e tornò a studiare il ragazzo dietro il bancone. «E' molto alto... ti piacciono i ragazzi alti?»

«E' alto un metro e ottantasei» confermò la ragazza. «Sì, mi piacciono i ragazzi alti, ma non sono l'unica» insinuò, rivolgendo un sopracciglio inarcato al fratello.

«Non so di cosa tu stia parlando» replicò l'altro, lisciandosi il maglione con atteggiamento d'indifferenza. «Io ed Harry ci siamo appena lasciati».

«Vuoi smetterla di essere così geloso?» biasimò Mei, che sedeva al suo fianco all'altro versante del tavolo.

«Io non sono affatto geloso» obiettò l'altro, con un tono di voce troppo acuto. «Letteralmente, non potrebbe importarmene meno di così».

«Letteralmente» fece eco Harry a occhi sgranati. «Ho un'idea» issò rivolgendosi ancora ad Hanna, mentre questa lo guardava con grande curiosità. «Posso fingere di essere il tuo ragazzo».

«Tu... cosa?» domandò lei, sorpresa.

«Tu cosa?!» domandò Louis infuriato, nello stesso momento.

«Sì!» sorrise, entusiasta della sua stessa pensata. «Quando si presenterà qui, fingerò di essere il tuo nuovo ragazzo. Così avrai la tua piccola rivincita!»

«E' la cosa più stupida che abbia mai sentito in vita mia» criticò Louis con le braccia conserte. «Dubito che Hanna possa essere tanto disperata da...»

«Ci sto» accettò questa, troncando rudemente le parole del fratello.

«Bene, allora» replicò Harry di fretta. «Perché sta arrivando proprio in questo momento». Agguantò la mano della ragazza, esponendo bellamente quell'unione sulla superficie del tavolo, cosicché tutti potessero notarla. Mentre addrizzava la postura, incrociò lo sguardo sconcertato di Louis che gli sedeva di fronte. «Ti amo» mimò con le labbra, ma tutto ciò che ottenne per risposta fu un dito medio alzato.

«Che cosa vi porto?» domandò Josh fermo davanti al tavolo, impegnato a cercare una pagina pulita del block notes che aveva in mano. Nel momento in cui sollevò lo sguardo, parve quasi perdere l'equilibrio. «Hanna...» deglutì a vuoto, divenendo immediatamente paonazzo. Lei si limitò a mostrargli un sorriso di plastica.

«Cinque triplopistacchiocongranelladinocciole» si accinse a elencare Harry, addossandosi al corpo di Hanna con un atteggiamento volutamente possessivo. «Tre frappè al cioccolato: uno con doppia panna, un altro con burro d'arachidi al posto della nutella e... non stai scrivendo?» chiese al ragazzo, interrompendo lo scorrere dell'ordinazione per puntare lo sguardo sulla sua bocca spalancata.

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Where stories live. Discover now