49-PT1, Un bambino dentro il Paese dei balocchi.

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Domenica 22 novembre 2020, ore 1.35, Brighton, casa di Zayn, salotto, piano 1.


«Come ti senti, Cupcake?»

Harry era steso sul Chesterfield, con la testa coricata sulle cosce di sua sorella e le gambe poggiate sopra quelle di Niall.

«Sto bene Gemma, sul serio» mormorò con voce arrochita, mentre questa gli accarezzava amorevolmente i capelli. «Soprattutto dopo aver bevuto l'intruglio che ha preparato Liam».

«E' miracoloso, vero?» domandò questo, affacciandosi a guardarlo dallo schienale. «Ho imparato la ricetta durante il mio viaggio a Seoul, quattro anni fa».

«Peccato che non funzioni contro le sbornie di Alyssa» commentò Nayeli. «Ogni sabato arriva a ridursi sempre peggio di quello precedente, accidenti a lei».

«Dov'è, a proposito?»

«Sta dormendo» informò Louis, seduto ai piedi del divano con le gambe incrociate sopra un cuscino.

Aveva preferito arrangiare una postazione di fortuna, piuttosto che accomodarsi da qualsiasi altra parte, ma che fosse troppo distante da Harry.

In quel momento, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di poterlo baciare. Invece, tutto ciò che potevano fare era guardarsi, struggersi, mangiarsi con lo sguardo, e attendere pazientemente di rimanere soli.

All'improvviso, un diffuso bisbigliare in qualche punto dell'ambiente catturò l'attenzione di tutti: Harry sollevò soltanto leggermente il busto, evitando di sporgersi per non affaticarsi - come gli era stato consigliato di fare - e domandò, curioso: «Che succede?»

«E' Zack Bass che dà il benservito alla conquista della settimana» rispose Niall sottovoce, trattenendo a stento una risata.

In seguito a quelle parole, un ragazzo mai visto prima attraversò il salotto, salutò con un gesto educato della mano e scese le scale in completa solitudine, scomparendo dalla visuale.

«Di cosa stavate parlando?» esordì Zayn, visibilmente appagato e rilassato. Balzò a sedere sulla poltrona che costeggiava il sofà, lasciando ondeggiare la lunga vestaglia di seta rossa che, nello scoprirlo, espose gli indumenti sottostanti.

Cioè i boxer, punto.

«Non sei qui per sapere di cosa stavamo parlando» sbottò Nayeli. «Sei qui solo per ostentare di aver scopato».

«Come se noi non lo sapessimo» soggiunse Liam, riducendo gli occhi a due fessure.

Certo, adesso che Harry aveva vissuto l'esperienza anche dall'altro punto di vista, sapeva quale trauma arrecasse farsi testimone uditivo di un amplesso consumato a pochi passi da dove si trovavano altre persone.

Adesso sapeva a cosa avessero dovuto assistere i suoi amici e sua sorella.

E Louis.

Scosse la testa per risorgere dai propri pensieri e rivolse uno sguardo a Zayn, che in quell'esatto istante aveva acceso uno spinello, e lo teneva incastrato tra indice e medio.

«Non so di cosa stiate parlando» disse questo, soffiando il fumo con atteggiamento d'indifferenza, mentre reprimeva un sorriso tra le guance contratte.

«Per l'amor del cielo, sembrava ti stessero scuoiando vivo» sputò Louis, cercando la mano di Harry. Immediatamente dopo, ritirò il gesto.

Si scambiarono uno sguardo complice: era frustrante.

Voleva abbracciarlo, baciarlo, infilare il naso tra i suoi capelli e respirare il suo odore.

«Che cosa posso dire? Il ragazzo ci sapeva fare». Zayn scrollò le spalle, mordendosi fugacemente il labbro inferiore.

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora