60-PT1, Mi vuoi ancora?

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Martedì 8 dicembre 2020, ore 23.52, Lewes, St. Mary Jane, stanza di Louis.


«Avevo otto anni quando sono stato affidato all'ennesima famiglia. C'era questa donna... Mandy». Lo sguardo parve smarrirsi, inseguendo la fotografia dei ricordi intrappolati nella sua mente. «Era gentile, molto dolce, premurosa... materna. Mi piaceva. Mi piaceva stare con lei» sorrise, incrociando i suoi occhi di sfuggita. «Spesso non era in casa: gestiva una pasticceria insieme a suo marito... e lui, se possibile, era anche meno presente...» sospirò a lungo, prima di proseguire. «Mandy aveva un fratello...» deglutì, calando le palpebre. «Dylan...»

Una pozza di dolore lancinante inondò il torace.

Chiuse gli occhi anche lui, espirando un sibilo.

Sapeva stesse per arrivare la parte più difficile.

Quella più difficile da raccontare.

Quella più difficile da ascoltare.

«Aveva trent'anni o giù di lì. Era sempre gentile con me. Mi portava spesso al parco e mi regalava molti giocattoli, e... le caramelle». La voce s'increspò, riducendosi a un soffio.

Una mano di Louis fuggì alla presa di Harry per arginare il vigoroso tremito che dominava il mento e le labbra.

Harry riaprì gli occhi soltanto per guardarlo. E quello che vide, fece più male di cento coltellate inferte al cuore.

Louis tremava raggomitolato su se stesso, come a volersi abbracciare.

Come a volersi proteggere da un mostro che però viveva solo nella sua testa e che, per questo motivo, nessun altro poteva sconfiggere.

Nessuno, se non lui.

Ed Harry avrebbe dato qualunque cosa purché non fosse così.

Avrebbe dato qualunque cosa pur di rimescolare le carte del destino, per poterlo salvare.

Due luccicanti, frettolosissime lacrime sgorgarono dagli occhi di Louis ancora chiusi, scivolando rapide sulle nocche e sotto il mento.

Harry si sentì soffocare.

Il cuore batteva troppo veloce e troppo lento allo stesso tempo.

Le tempie pulsavano al punto da strappargli la vista.

Era insopportabile. Vederlo in quel modo, era in sopportabile.

«Non devi andare avanti» disse con un tono compresso, quasi assente.

Non si rese conto di star piangendo, fino a che una delle lacrime non sfondò il passaggio della bocca per correre sulla lingua.

«Basta così». Impugnò i suoi avambracci per accarezzarli con i pollici. «Basta così, amore...»

Louis riaprì gli occhi. «Lo dici per me o per te?»

Il lavanda stemperato delle sue iridi lo bastonò come un pugno rabbioso in pieno viso. Il tono aspro della sua voce fu un'iniezione di veleno conficcata nelle vene.

«Per te» rispose, ansando. «Lo dico per te...»

«Ne sei sicuro?»

«Certo che ne sono sicuro!»

Louis annuì.

Senza preavviso, scese dal letto per avanzare a grandi falcate verso la scrivania, diffondendo uno scalpiccio cadenzato di piedi nudi battuti sul pavimento.

Dopo aver frugato dentro un cassetto, e dopo aver scribacchiato minuziosamente qualcosa con un pennarello rosso, si presentò al suo cospetto allungando un braccio.

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora