28-PT1, Ehi, Christian e Anastasia!

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Domenica 8 novembre 2020, ore 10.03, Brighton, casa di Zayn, camera da letto al piano 1.


«Buongiorno, splendore». Zayn ruotò a guardarlo con un enorme sorriso, le palpebre schiuse soltanto per metà e i segni rossicci delle lenzuola scavati a fondo sulla guancia.

La voce arrochita e profonda del sonno s'intrecciò al suono stridente del corpo nudo che strisciava lento sulle lenzuola per arrivare a lui. Era caldissimo, e le sue labbra deliziosamente gonfie si posarono morbide su quelle di Harry.

«Ehi, ma sei vestito» notò, pizzicando con le dita il tessuto della felpa che Harry indossava.

«Sì... sono andato a bere, poche ore fa».

«Potevi svegliarmi!»

«No, non ce n'era motivo» lo rassicurò, scostandogli un ciuffo di capelli scuri dalla fronte. Zayn approfittò di quel gesto per sollevare il viso e adagiare un bacio sulla pelle diafana del suo polso.

«Hai dormito bene?»

«Meravigliosamente» disse, inspirando a fondo l'odore intenso che aveva la sua pelle al mattino.

«Devo toglierti subito questa roba di dosso» issò l'altro, aggrappandosi a un lembo della felpa per sfilargliela. Ripeté lo stesso procedimento anche con i pantaloni, fino a denudarlo del tutto.

«Ho l'impressione che a te piaccia vedermi costantemente nudo» osservò Harry con un sopracciglio alzato. Inarcò il busto, quando il ragazzo si chinò a tracciare una lievissima scia di baci sulla carne del suo addome.

«Non posso dire che non sia vero» replicò questo, spostandosi verso il suo petto con le labbra. «E poi da domani non mi sarà più possibile, perciò devo approfittarne...»

Harry sospirò: per un momento aveva quasi rimosso che quello non sarebbe stato l'inizio di qualcosa, ma soltanto un'avventura. La tenerezza e i riguardi che Zayn gli riservava, avevano confuso le sue idee.

«Non pensi che sarà strano?» domandò, quando l'altro si levò per guardargli il viso.

«Che cosa?»

«Tornare a essere amici dopo...» indicò prima se stesso e poi lui. «...questo. Conosco il tuo cazzo meglio di quanto conosca il mio, attualmente».

«Non sarà strano, no». Zayn scoppiò a ridere, puntellando i gomiti ai lati del suo corpo per sistemare l'addome sopra il suo. «Sarà solo questione di abitudine».

«Come fai a esserne certo?»

«Lo sono perché mi è già successo. Parecchie volte, a essere onesti...»

«Ci sono davvero tanti ragazzi gay al St. Mary Jane?»

Zayn piegò le labbra in un sorrisetto malizioso, e con quello a storpiargli la voce, disse: «Se c'è una cosa che ho imparato, nell'ultimo anno, è che molti ragazzi si dichiarano etero solo fino a che non t'inginocchi a succhiargli il cazzo». Premette poi i palmi contro il materasso per sollevare il busto. «Lo scoprirai anche tu, vedrai».

«Non credo, ma mi fido di te». Si resse a propria volta con i gomiti sulla superficie.

«Che ne diresti di fare quella doccia, adesso?» il ragazzo posò un bacio sulle sue labbra, prima di gattonare all'indietro sul letto per toccare il pavimento.

«Dico che ne abbiamo un estremo bisogno».

Nell'attendere che l'acqua si riscaldasse abbastanza, appena fuori dal vetro della cabina, Zayn attorcigliò le braccia al suo corpo per accarezzargli la schiena e lasciargli innumerevoli baci addosso, tanto piccoli e delicati da non diffondere alcun suono, talmente soffici che, a un certo punto, quello che stava baciando non era più la sua pelle, ma il suo brivido.

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Where stories live. Discover now