31-PT2, Tutti noi meritiamo di essere felici.

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Domenica 21 febbraio 2021, ore 14.36, Brighton, casa di Zayn, stanza degli ospiti, piano 0.


«Come sta il bell'addormentato?» Zayn bisbigliò entrando di soppiatto nella stanza, mentre si chiudeva la porta alle spalle per lasciarsi inghiottire dalla penombra.

Harry sganciò una mano dalla presa che inchiodava il corpo di Louis al proprio per fargli segno di avvicinarsi. Sollevò lievemente il viso così da guardarlo meglio negli occhi, quando questo si accovacciò sui talloni e sprofondò sul materasso con le ginocchia.

«Sta molto meglio dopo aver preso il Lempis» sussurrò, tornando ad accarezzare la schiena di Louis sotto la coperta. «Ma adesso sono io a sentirmi a pezzi!»

«Hai la febbre anche tu?» si allarmò l'altro.

«No, ma ho passato la nottata in bianco! Louis diventa più capriccioso di un neonato quando sta male» criticò, sforzandosi di mantenere il tono di voce a un sibilo. «Sono andato a prendergli l'acqua, e anche i fazzoletti, poi ha voluto che inventassi una fiaba perché faceva fatica a riaddormentarsi, e siamo andati avanti così per un'ora!»

«Alla fine si è riaddormentato?»

«Eh, come no. A un certo punto ha preteso che gli preparassi del brodo di pollo».

«E tu lo hai fatto?»

«Sì...» sospirò. «Certo che l'ho fatto».

«Fortunato bastardo» sussurrò Zayn in direzione del dormiente Louis, rasentando una sua guancia con due nocche unite.

«Poi... mi ha anche chiesto di accompagnarlo in bagno...» proseguì Harry nel resoconto.

«Vedila così... adesso che ha pisciato davanti a te per la prima volta potete considerarvi una vera coppia» rispose l'altro, soffocando la risata con un grugnito.

«La prima volta... certo...» replicò Harry, facendo un colpo di tosse per l'imbarazzo.

Dopo quella confessione, per qualche istante regnò un profondo silenzio.

«Fingerò di non aver sentito» dichiarò Zayn, schiarendosi la voce.

«Grazie».

«Ad ogni modo, è meglio se ci fai l'abitudine» lo avvertì l'amico. «Louis è così quando si ammala... diventa una spina nel fianco. E pensa che l'anno scorso è successo ben tre volte!»

«Tre volte?» domandò, sorpreso. «Stanotte mi ha detto di non ammalarsi mai!»

«Ha mentito» ridacchiò l'altro. «Va pure a mangiare qualcosa, posso rimanere io qui con lui... sono abituato alle sue stranezze».

Harry si sporse a guardare un'ultima volta il viso del suo ragazzo, che l'esiguo buio della stanza ottenebrava: le lunghe ciglia si lambivano tra loro formando un'unica, compatta barriera che proteggeva la chiusura delle palpebre. Le labbra espellevano aria con flemmatica calma, e i capelli erano ridotti a un caotico garbuglio di confusione.

Proprio come fosse un dolce, meraviglioso bambino indifeso.

E capriccioso.

E bugiardo.

«Ti piacciono i tacos?» chiese Zayn, stendendosi sull'altro lato del materasso. «Perché mia madre ha preparato dei tacos che sono la fine del mondo! Li adora persino Nay, e lei è molto puntigliosa sulla cucina messicana».

«Non li ho mai mangiati».

«E' la tua occasione per farlo, allora!»

«Ok» accettò, posando un bacio sulla tempia di Louis. «Non starò via per molto».

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Where stories live. Discover now