29-PT2, Bran.

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Sabato 20 febbraio 2021, ore 22.33, Brighton, casa di Zayn, piano 1.


«Ti dispiacerebbe togliermi questi piedi dalla faccia?» si lamentò Liam, seduto a gambe incrociate sul Chesterfield verde menta al centro dell'open space.

«Solo se torni a parlarmi» vincolò Nayeli decisa, continuando a sfregare i piedi coperti dai morbidi calzini di cotone contro il viso dell'altro.

Se ne stava sdraiata proprio al fianco di questo, con la testa premuta su di un grosso cuscino che condivideva insieme a Gemma, la quale aveva adagiato il corpo sul lato opposto, ma con le gambe distese sopra quelle di Niall.

«Puoi scordartelo» rigettò Liam, indurendo la mascella senza mai distogliere lo sguardo dallo schermo della televisione, che proiettava la dinamicità della partita a FIFA alla quale stava gareggiando insieme a tre di loro.

«Allora divertiti ad avere i miei piedi in faccia» si ostinò l'altra, spingendo tanto vigorosamente con quelli che Liam quasi perse l'equilibrio. «Lo sapete che questo è solo l'inizio della fine, vero?» disse, rivolgendosi a tutti.

«Di cosa stai parlando?» chiese Gemma con tono di voce spento, troppo concentrata a leggere un e-book che, tramite il Kindle, reggeva tra le mani.

«Del fatto che è sabato sera e che siamo rimasti a casa» spiegò l'altra, forzando la nota melodrammatica nella voce. «Questi quattro zombie hanno il cervello lobotomizzato dalla x-box, tu stai leggendo, ed Harry... a dire il vero, non ho idea di cosa stia facendo Harry».

«Niente» rispose mostrando un gran sorriso, tutto accoccolato tra le braccia di Louis che sedeva sulla poltrona del salotto, con le gambe a ciondolare penzoloni oltre il morbido bracciolo. «Non sto facendo assolutamente niente per una volta, il che è grandioso». E strusciò la testa contro il petto del suo ragazzo, che si chinò a baciargli i capelli.

«Dio, ma lo hai sentito?» continuò a lagnarsi Nayeli. «Di questo passo, tra un mese saremo diventati un gruppo di vecchi barbosi che preferiscono giocare a scacchi, piuttosto che andare a ballare».

«Ma sta piovendo» osservò Zayn, pigiando con rapidità i tasti del suo controller, avvolto negli abiti più sportivi che gli avesse mai visto indossare, e con la barba più folta di quanto non lo fosse mai stata. «Dove vorresti andare?»

«Il Butterflies è letteralmente a due passi da qui, e non mi risulta che la pioggia abbia mai rappresentato un problema per noi» sbuffò la ragazza, lasciando schioccare la lingua contro il palato. E dopo di quello calò un breve silenzio.

«Sai, mi piaci con questa maglia addosso» sussurrò Louis all'orecchio di Harry, ma con lo sguardo concentrato sul gioco. Strinse più forte le braccia intorno al suo corpo, e il controller affondò sulla sua spalla, dopo ogni energico movimento dettato dalla vivacità della partita. «Anche se te l'ha regalata Zayn» puntualizzò.

«La adoro anch'io» sorrise, stirando con le dita la t-shirt che, sul torace, sfoggiava la dicitura "yes, daddy".

«Ho pensato fosse un regalo appropriato» s'intromise Zayn. «Considerato... beh... il tipo di sesso che fate».

«Tu non sai proprio niente del tipo di sesso che facciamo» obiettò Louis infastidito, ma Harry non avrebbe saputo dire se fosse più per il commento dell'amico, o per il fatto che stesse perdendo.

«Hai deciso davvero di non parlarmi più?» riprese a frignare Nayeli, andando a strofinarsi contro il viso di Liam con tanta forza - questa volta - che quello si ritrovò per forza di cose a vacillare.

Un istante dopo, Liam mise in pausa il gioco.

«Non di nuovo!» piagnucolò Niall, accompagnato dal coro di protesta degli altri due ragazzi.

St. Mary Jane PARTE 1-2 [Larry Stylinson]Where stories live. Discover now