Genitori ~ Vivian/Dark

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Sono passati pochi giorni dalla nascita della mia piccola Roxy, oggi è irrequieta, non sa camminare nè parlare, ma si sta lamentando da quando ha finito la sua prima poppata. Io e Dark, siamo entrambi alla tana. Rhoda, Star e Rufus, ci hanno concesso dei giorni liberi dalle nostre mansioni. Le due lupe mi hanno avvertita che i primi giorni sono quelli più difficili, è tutto nuovo, non si sa come agire e i cuccioli non parlano per dirci cosa vogliano. Questo è proprio uno di quei momenti che io chiamerei difficili, anzi, tragici. Roxy continua a lamentarsi anche se Dark ha iniziato a portarla avanti e indietro sulla groppa cercando di calmarla, inizialmente sembrava stesse funzionando, ma poi ha ripreso.

"No, piccola Viv, non funziona. Inizio a temere che abbia qualcosa." La poggia a terra delicatamente alle mie zampe.

"Anche io, ma non credo sia qualcosa di grave." La guardo, la coccolo tenendola al caldo. "Non è caduta, non ha avuto modo di farsi male..."

"Che stia mettendo già i primi dentini?" Domanda il mio compagno.

"No, è ancora troppo presto è impossibile." Guardo attentamente la piccola. "Possibile che abbia mangiato troppo? Forse ha semplicemente male al pancino."

Dark mi guarda spaesato, se io non trovo una soluzione, lui è proprio un pesce fuori dall'acqua. Posiziono Roxy in modo che sia con la pancia all'aria, le accarezzo dolcemente quest'ultima con la zampa. Cerco di non pressare troppo ma di fare movimenti dolci, leggeri e circolari. I lamenti di Roxy continuano ma sembrano essere più lievi, Dark si avvicina a me e alla cucciola, si stende e poggia il muso per terra guardando la piccola. La osserva preoccupato, poi alza lo sguardo su di me, io gli faccio un dolce sorriso per tranquillizzarlo. Continuo a coccolare la pancia della piccola fin quando...

"Oddio, cos'è questa puzza?!" Dark scatta subito in piedi e porta una zampa sul suo naso.

La cucciola si calma e non si lamenta più, ridacchia leggermente. Io scoppio a ridere a causa della reazione del mio compagno. "Visto? Avevo ragione, aveva male al pancino."

"Cavolo... puzzano così tanto?"

Alzo gli occhi al cielo. "Attento a come parli, stai pur sempre parlando di tua figlia." La guardo mentre gioca con la mia zampa.

"Ma che ho detto? È la verità!" Toglie la zampa dal naso.

"È normale che abbia qualche crampetto alla pancia, può nutrirsi solo di latte, non ha ancora modo di mangiare la carne." Ridacchio.

Dark si avvicina, sposto la mia zampa, lui porta la sua dove è la mia. Roxy inizia a tentare di mordicchiarla. "Beh, la voglia di provarci però non le manca." Sorride. "Mi fa il solletico."

"Te lo aspettavi che fosse così bella?" Sorrido.

"Sapevo che fosse bella ma non così tanto. In più, ha il tuo stesso manto e i tuoi stessi occhi. Sareste identiche se non avesse quei cerchi sulla coda a richiamare il mio colore."

"Doveva pur prendere qualcosa dal suo papà." La vedo sbadigliare. "Guarda ha sonno."

"Si, doveva." La guarda con occhi sognanti. "È tardi, anche noi abbiamo bisogno di dormire, non trovi?"

Annuisco e mi stendo, la cucciola è proprio in mezzo a noi, la guardo addormentarsi prima di cadere in un sonno profondo a mia volta.

Dark:
Mentre dormo tranquillo qualcosa disturba il mio sonno, sono dei piccoli mugolii che mi fanno muovere le orecchie e sbuffare leggermente. Sono ancora assonnato e non capisco da dove arrivino, apro gli occhi e mi volto, vedo Roxy muoversi e lamentarsi. Ha gli occhi aperti e piagnucola, che abbia di nuovo mal di pancia? Spero di no. La avvicino a me e la porto sul mio petto.

"Che c'è piccola?" La guardo. "Ti fa male qualcosa?" Sussurro.

La osservo attentamente, non so come abbia fatto Vivian oggi a capire che fossero crampi alla pancia. Credo sia istinto materno, ma non vorrei che lei si svegliasse adesso, è stanca e ha bisogno di riposare. Faccio come ha fatto lei oggi, porto Roxy a pancia in su e le accarezzo la pancia delicatamente. Faccio così per un po' di tempo, ma la piccola non si calma.

"Non è la pancia? E allora cos'hai?" Sospiro. "Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata? Così la mamma non si sveglia."

La prendo dalla collottola e la porto sulla mia schiena, vado verso l'uscita della tana. Esco da essa e inizio a camminare, la sento ancora piagnucolare ma mi pare che si sia calmata un po', che volesse solo fare una passeggiata? Continuo a camminare guardando il cielo, è tutto completamente buio, il paesaggio è illuminato solo dalla luna e le stelle. Non c'è nemmeno un lupo, è notte fonda saranno tutti a dormire, proprio quello che vorrei fare anche io. Giro la testa dietro verso Roxy, la guardo e le sorrido.

"E se ti raccontassi una storia? Magari ti piace." Riporto lo sguardo avanti. "Allora, c'è questo lupo che chiameremo  Rick... no, forse non Rick. Mmh... mi sono messo nei guai da solo." Sospiro. "Riproviamo, c'era una volta un cucciolo molto goffo che... che correndo finì su una cucciola. Era bella e solare." Non è proprio questa la storia che avevo in mente ma... può andare. "La cucciola era così vendicativa che il giorno dopo gli saltò addosso per vendicarsi di tale affronto, i due da quel giorno diventarono grandi amici. Si vedevano ogni giorno, giocavano insieme, lui le fece addirittura fare la sua prima caccia." Sento i mugolii di Roxy cessare pian piano. "Un giorno si separarono, lei dovette andare lontana da lui ma quella lontananza non spense mai ciò che era nei loro cuori. Si rincontrarono anni dopo e scoprirono il loro grande amore reciproco. Dal loro incontro non si allontanarono più l'uno dall'altra e..."

Sento un leggero e piccolo russare, mi volto verso la mia schiena e guardo Roxy che si è addormentata beatamente. Sorrido, inizio a ripercorrere il tragitto al contrario per tornare alla tana. Non credevo che diventare padre mi rendesse così felice, non ne ho mai avuto uno, non sapevo nemmeno cosa volesse dire avere un padre nè una madre. Per quanto i miei nonni abbiano fatto di tutto per darmi l'amore e la felicità di una famiglia, era palese che mi mancasse qualcosa, anche se a loro devo molto. Ora sono padre, con Vivian ho creato la mia famiglia e mi prenderò cura di essa anche a costo della mia stessa vita. Non permetterò a nessuno di farle del male, nè alla spina di una pianta, nè una preda, nè ad un stesso lupo. Non lascerò che nessuno ferisca il suo cuore, cercherò di essere il suo eroe, il papà che chiunque desidererebbe. Questa è una promessa. Giungo alla tana, fortunatamente Vivian dorme ancora, poggio la cucciola nuovamente in mezzo a noi, mi stendo e sorrido. Accarezzo la testolina della piccola.

"La fine della storia non esiste ancora, è appena cominciato un nuovo inizio con la tua nascita. Illuminerai la nostra vita, proprio come noi cercheremo di illuminare il tuo cammino."

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora