Crescere in fretta

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È passata una settimana da quando Amy e Joel hanno riottenuto i ricordi, per tutto questo tempo non hanno fatto altro che allenarsi. Amy si è distaccata molto da noi, riusciamo a parlare con lei solo la sera a cena, per il resto della giornata sta seduta in silenzio a meditare. Non vuole essere disturbata, dice che deve allineare nuovamente il suo corpo al suo spirito. È una cosa giusta, la guerra è sempre più vicina ma non si accorge di star esagerando. Sta perdendo tantissimo tempo con noi, con i suoi amici e con lo stesso Joel. Anche loro due si vedono solo quando tornano alle rispettive tane, si salutano e non fanno altro. Davvero non riescono a rendersi conto che da quando hanno riavuto i ricordi non si sono scambiati neanche un bacio? Capisco che pensino alle sorti di tutti noi e soprattutto dei loro figli ma... è molto triste tutto ciò.

Io non riesco a parlarle, ho timore che le mie parole possano essere fraintese o che possano ferirla. Amy non lo mostra ma sa essere molto fragile alle volte. Ho parlato con Deus di questi miei dubbi e sono stata contenta di capire che non sono la sola a pensarla così. Il mio compagno è preoccupato quanto me del tempo che i due giovani lupi stanno perdendo. Questa è una nuova vita, senza rivalità che li divida eppure sembra non essere cambiato nulla. Deus mi ha detto che ci avrebbe pensato lui oggi durante gli allenamenti del branco. Quindi, mentre io mi occupo del nostro branco, lui si occupa del nostro Raggio di sole. Non so come farà ma lui sa essere molto persuasivo quando vuole.

Nel mentre guardo i miei compagni di branco allenarsi, gli allenamenti dati da Deus sono alquanto pesanti ma orami ci sono abituati. Svolgono tutti il proprio lavoro senza sfiancarsi troppo, arrivano alla fine di essi con l'affanno ma sono sicuramente migliorati rispetto a molto tempo fa. Li faccio allenare ancora per un po' prima di dire loro di fermarsi e riposare per un paio di minuti. Giro la testa per guardare nella direzione di Amy e Deus, vedo lui muovere il muso mentre sua figlia è ancora immersa nella sua meditazione. Beh, almeno ci sta provando.

"Roxy."

Mi volto vedendo mio fratello proprio davanti a me "Dimmi Kroth."

"Ti faccio questa domanda a nome di tutto il branco: Amy sta bene, vero?"

Sorrido annuendo "Amy sta alla grande, perché questa domanda?"

Toke fa un paio di passi avanti "Ultimamente è strana. Il suo carattere è cambiato, il suo modo di fare è cambiato e... non viene più a giocare con me e gli altri. Ora che ci penso, neanche Joel viene e Zefyr dice che del lupo allegro non è rimasto quasi nulla."

E questo come lo spiego ora? "Loro hanno molto da fare, vogliono raggiungere i loro obbiettivi al più presto."

"E quali sarebbero?" chiede Ulva.

"Amy vuole diventare una grande maga, tutti vi siete accorti della sua grande dote ed ora sta cercando di accrescere il suo spirito. Joel, invece, vuole diventare forte quanto suo nonno e quindi si allena molto per farlo."

"Così tanto da non poter più riunirsi con i loro coetanei?" chiede Zev.

"Anche noi ci allenavamo alla loro età, ma passavamo anche del tempo insieme." continua Arnulf.

Non posso contraddirli, non hanno torto. Alzo le spalle "Sarà una fase, sapete come sono i giovani lupi. Si renderanno conto del tempo perso."

Il mio branco mi annuisce, tranne Kroth. Mentre gli altri si raggruppano per chiacchierare, lui si avvicina di nuovo a me "Non mi sembri convinta neanche tu."

"Kroth, che vuoi che ti dica? Non fa piacere nemmeno a me parlare con mia figlia solo a cena."

"Forse dovresti dirglielo?" mi sorride.

"Non è il caso, si sentirebbe in colpa quando non sta facendo nulla di male."

Kroth scuote la testa "Sei una mamma fantastica Roxy ma anche fin troppo apprensiva. È giusto che Amy capisca e impari dai propri errori. E poi, non devi mica metterla in punizione o dirglielo in modo arrabbiato, fa in modo che le sembri un consiglio. Proprio come quello che ti sto dando io adesso."

Gli sorrido e lo abbraccio "Sei un piccoletto intelligente, sai?"

Ride "Non sono troppo grande per essere chiamato ancora in questo modo?"

Scuoto la testa "No, affatto."

Lo stringo ancora un po' a me, poi lo lascio andare dagli altri. Riposano ancora un po' per poi riprendere gli allenamenti proprio da dove avevano lasciato. Quando meno me lo aspetto, vedo Deus avvicinarsi in compagnia di Amy. Ci è riuscito davvero, come ho potuto avere dubbi? Avrà giocato sporco ma per una volta mi va bene. Appena vedo mia figlia affiancarmi, mi avvicino e la abbraccio, lei sorride ricambiando il mio gesto, struscia la sua testa sulla mia.

"Allora? Che combini da queste parti?" mi sorride.

"Controllo che il branco segua gli allenamenti dati da tuo padre, inutile dire che ormai lo fanno senza controbattere. Hanno paura delle conseguenze." ridacchio.

Ride anche lei "Papà ha instaurato una profonda paura in loro."

Deus drizza le orecchie guardandoci con la coda dell'occhio "Come osate pensare una cosa simile? È tutto rispetto il loro."

"Ah-ha, come no papà." sorride.

Non risponde a sua figlia "Lascio voi donne a spettegolare in santa pace." si avvicina al branco "Allora? Vi ho detto che volevo sentire il rumore delle vostre ossa tremare dalla fatica! Non sento ancora nulla!"

Il nostro branco subito inizia a fare come dice "Si diverte anche fin troppo."

Amy alza le spalle "Sai com'è, gli piace vedere strisciare chi lo ha fatto star male."

Annuisco "Lo so, mi dispiace per i nuovi arrivati però."

"Darà una pausa in più a loro, non temere."

La guardo tutta dalla testa alle zampe, ancora non riesco a credere che sia qui, con quei brutti ricordi "Mi fa piacere parlare un po' con te, negli ultimi giorni non lo abbiamo fatto molto."

Lei abbassa leggermente le orecchie, ma non del tutto "Lo so, la meditazione ha bisogno di molto tempo."

"Tempo che non torna più indietro."

Lei sospira "Mamma, per favore, non farmi la predica."

"Non voglio farti nessuna predica. Ormai hai la mente di una lupa adulta, sai bene cosa è giusto e cosa è sbagliato, non hai bisogno che te lo dica io ma sei pur sempre mia figlia e mi sento di doverti dare un consiglio." poggio una zampa sulla sua "È corretto che tu cerchi di acquisire il tuo massimo potenziale nel minor tempo possibile ma rischi di perdere del tempo prezioso con chi ti vuole bene. Tempo che non torna più indietro. Sei ancora una giovane lupa, ancora non hai nemmeno un anno. Cerca di divertirti come tale, da sola e insieme a Joel."

Non mi guarda, ma so che capisce le mie parole "Ci proverò..."

"Inizia stasera, Rarity ha intenzione di venire a trovarti. Le farebbe piacere passare del tempo con te."

Non mi risponde, la lascio ai suoi pensieri restandole seduta accanto. Ho seguito il consiglio di Kroth e a mia volta ho dato un consiglio alla mia piccola. Guardo le sue orecchie ancora leggermente basse, so che è confusa, so che non sa che fare e a cosa dare la priorità. Ha bisogno di un po' di tempo, il riottenimento dei ricordi manda tutti un po' in confusione, ora lei deve solo capire che può fare entrambe le cose. Può allenarsi senza distaccarsi da tutti e chiunque e può passare del tempo con chiunque lei voglia senza evitare gli allenamenti. Dopo un po' si abbassa poggiando il suo capo sulle mie zampe, io non dico nulla e mi corico anche io poggiando la mia testa sulla sua. La sento sospirare mentre il calore la ricopre. Piccola mia, sarai pur un'adulta ora ma hai ancora bisogno della tua mamma.

La Scintilla: Una nuova Alba - PARTE 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora