Capitolo 78

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Esco dall'ufficio con un sorriso a trentadue denti, controllo il cellulare e trovo quattro chiamate perse da Piero, oramai sono le nove e di sicuro lui stadà riposando, salgo macchina e dopo poco sono a casa, mi sfilo le scarpe ed entro in casa mentre lui dormicchia con la tele accesa sul divano. Mi avvicino a lui e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra poi dopo corro in bagno a cambiarmi e rinfrescarmi, ceno anche se è tardi, lo faccio solo per la piccola. Mi sdraio sul divano con la testa sulle gambe di Piero e spengo la tele. Non mi addormento, rimango con gli occhi aperti tutta la notte mentre sento il suo respiro regolare. La sveglia in camera suona ed io mi alzo per spegnerla. Vorrei davvero non andarmene da qui ma non voglio che a lui succeda qualcosa. Gli lascio un post-it sul tavolo con scritto "se per l'ora di pranzo sei sveglio ti aspetto fuori dal lavoro che ci andiamo insieme. -Denis"
Esco facendo meno rumore possibile, decido di prendere i mezzi oggi sapendo di arrivare in tempo. Il pezzo in autobus è trafficato più del previsto, questa mattina un sacco di gente si è svegliata e vuole essere al lavoro in orario! Io intanto continuo a guardare l'orologio e quando arrivo sono in ritardo di sette minuti. Me la farà pagare quello stronzo! Salgo in ufficio, lui è di spalle e nemmeno quando sente che arrivo si gira, continua a rimanere fermo. Io rimango ferma alla porta ed attendo.
//Parla Piero//
Arrivo a casa, finalmente, anche l'ultimo evento in Piazza Duomo è andato. Apro la porta ed entro che solo già le sei passate, non trovo nessuno. Giro tutta la casa ma non trovo nessuno. Denis non c'è e non so se tutto questo rientri nei suoi piani o perché sta lavorando anche se dopo più di un'ora dalla fine del suo orario mi sembra abbastanza strano tutto ciò. Non ci penso troppo, carico una lavatrice di parte dei vestiti che ho usato e mi faccio una bella e rilassante doccia calda. Apro il frigo e non mi sorprendo nel vederlo vuoto, scendo è mi avvio al market più vicino, riempio abbastanza buste e quando torno a casa sistemo tutto. Faccio della pasta per due, nel caso che arrivi e la chiamo un'altra volta. Chiamo anche i suoi genitori ma non sanno nulla. La richiamo ma il cellulare è spento, o è scarico o l'ha spento o glielo hanno spento. Non posso allarmarmi, magari per nulla e lei magari sta bene. Mi siedo sul divano ed accendo la tele ma appena mi appoggio mi addormento come un sasso.
Mi sveglio che è mattina, le tapparelle sono su e quando mi giro trovo il tavolo con la colazione. Mi alzo e mi maledico per aver dormito sul divano. Sul tavolo c'è un biglietto, controllo l'ora e sono quasi le undici. Mi sveglio del tutto ed esco di casa, inizio a fare un giro fino ad arrivare davanti al suo palazzo per l'ora stabilita.
//Parla Denis//
"Prendimi un caffè", io esco in fretta e mi dirigo alla macchinetta, torno il prima possibile. Entro e trovo la sua scrivania sgombra, tutto per terra tranne il laptop che ha posato sulla mia scrivania.
"Svestiti e sdraiati qui sopra"
Faccio come dice e lui mi strappa di mano il bicchierino di plastica.
"Rimani ferma o sporcheremo tutto", mi versa il liquido bollente sulla pelle, io gemo e cerco di rimanere ferma, urlo. Mi arriva un ceffone in viso "Vedi di startene zitta e non ti succederà nulla". Lui mi guarda poi si china su di me e poco alla volta con la lingua lecca il mio corpo ed il caffè. Mi brucia e in parte mi eccita, passa più volte sul mio ventre, per fortuna non ha bruciato quella parte, sa che sono incinta a quanto pare. Continua il suo lavoro con la lingua, dalle scapole ai piedi. Esce e poi ritorna, ci mette abbastanza. Prende due asciugamani, uno lo bagna e me lo passa sul corpo, l'acqua è fredda. Asciuga con l'altro asciugamano. Prende un tubetto con dentro della crema e me la spalma sulla pelle.
"Io non voglio farti del male, io mi prendo cura di te. Io voglio educarti"
"G...grazie"
"Vuoi che ti lecco ancora?"
"No...Padrone", lui mi guarda con occhi di chi ha vinto un premio, sorride e mi accarezza in viso.
"Puoi andare fuori per la pausa pranzo ti aspetto dopo", mi aiuta a vestirmi poi esco dall'ufficio.
Quanto lo vedo, fuori che mi aspetta inizio a correre e lui mi accoglie in un grosso abbraccio. Rimaniamo così per attimi che a me sembrano ore ma non mi voglio staccare da lui. Mi prende per mano ed iniziamo a camminare, dopo pochi passi fatti ci lasciamo qualche bacio. Arriviamo in un piccolo locale, prendiamo entrambi un toast e dell'insalata. Lui mi parla degli eventi, lo fa con la gioia negli occhi, la stessa sensazione che mi ha dato Alex poco fa... non devo pensare a lui ora!
"Vuoi un caffè?" mi chiede lui finito tutto
"NO" gli urlo in faccia, me ne pento immediatamente "ehm... no grazie... l'ho già bevuto oggi"
"Tutto ok? Mi sembri agitata"
"Sto bene grazie, forse ora è meglio che andiamo, il mio capo ci tiene molto alla puntualità"
"Certo, come vuoi", lui paga poi ci avviamo di nuovo al lavoro. Lui mi lascia all'entrata, stringe forte e mi bacia, di continuo, piccoli e grandi baci sulle labbra, sul viso e sul collo. Ci stacchiamo ed io lo devo lasciare.
"A stasera" gli dico, lui sorride e ritorna a casa.

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