CAPITOLO 7

139 10 0
                                    

"Tranquillo, ora risolviamo"
Si avvicina a me e incomincia a tirarmi pugni, mi atterra dopo poco e continua il massacro, mi trascina poi in un vicolo e scappa.

"Piero, Piero, stai bene?"la sua voce mi sveglia. Le sue mani mi accarezzano il viso, i suoi occhi sono spalancati, rimane in silenzio.
"Si, che succede?", chiedo io mettendoli a sedere.
"Mentre dormivi... ti sei agitato, dicevi cose incomprensibili, ho...ho avuto paura"
"Era solo un brutto sogno..."
"Solo un brutto sogno?"
Io annuisco cercando di tranquillizzarla, "ora ci sei tu qui con me", già lei è qui.
"Mentre tu facevi quel brutto sogno, io ho finito matematica e fisica, manca solo inglese", sbuffa alzando gli occhi al cielo mentre io le metto una ciocca di capelli dietro le orecchie. Lei arrossisce.
"Pensi che inglese potrebbe aspettarti?"
"Perché?"
"Perché ora stiamo un po' insieme"
"Perché ora dove siamo?"
"Eddai nana"
"Chiamami ancora così e me ne vado"
"Ok nana"
Lei si alza dal letto e va sul tavolino riaprendo il libro di inglese, mi alzo e la raggiungo da dietro.
"Scusa piccola" gli sussurro all'orecchio, mi lascia un piccolo bacio e poi torniamo sul letto.
Io sono steso col la schiena su, lei ha il suo capo sul mio petto che mi guarda.
...
"Davvero, un reggiseno?"
"si, una ragazza ha scritto il suo nome dentro e durante il concerto c'è l'ha tirato"
Lei si mette a ridere, la sua risata è la mia, il suo sorriso è il mio vorrei che fosse sempre stata così, non voglio pensare che appena esca da questo ospedale ripensi sempre a lui, ripensi a quello che le ha fatto, ripensi a quello che mi ha fatto, lo so che lei ha paura, paura che gli succeda qualcosa, che mi succeda qualcosa, che ai ragazzi succeda qualcosa.
Da oggi voglio vederla solo felice, ma come? Domani dovrò partire, non so per dove e per quanto, come faccio a essere con lei, come faccio a proteggerla se lei è qui e io da tutt'altra parte?
Nessuno può capire quanto mi importa di lei, quanto starei male se le succedesse qualcosa, qualsiasi cosa e io impotente.
Perché io in fondo non voglio partire, non me ne voglio andare ma lei non se ne può andare, non può venire con me, questo mi rode, mi rode un sacco. Eppure la conosco da così poco, e mi sembra da una vita. E le ho donato fiducia fin da subito e sento il bisogno starle vicino.
Nel mente la guardo e sta dormendo; si è addormentata su mio petto. Io le accarezzo i capelli senza svegliarla ma qualche furbone apre la porta di scatto.
Io li blocco, quei cretini hanno già finito di lasciarci in pace?
"Sta dormendo" sussurro
"Come stai?" È così parliamo sottovoce, per non svegliare la mia piccola
"Bene, voi?"
"Alla grande"

Denis's POV
Riapro gli occhi, penso di aver dormito per qualche minuto, Piero mi accarezza i capelli mentre parla a voce bassa con Ignazio e Gianluca; non sarebbe giusto ascoltarli ma dopotutto sono sveglia.
"Piè, ma che è successo?"
Chiede Gianluca, ma in effetti che è successo? Lui non ha voluto dirmi nulla, per proteggermi credo e per non farmi preoccupare...
"Volevo farle una sorpresa e salvarla dalle ore pomeridiane,"che carino penso " mi stavo incamminando nella sua scuola. Ad un certo punto mi giro e vedo un ragazzo, un ragazzo che mi stava seguendo; gli ho chiesto che cosa volesse è lui mi ha detto di lasciar in pace Denis, io gli ho detto di no, di affrontarmi e così ha fatto"
Non ci posso credere, quello stronzo non può rovinarmi la vita! Una goccia scende dai miei occhi, forse un'altra; è colpa mia.

Piero's POV
"Piccola, perché piangi?",
"Scusa me ne vado, non voglio crearvi altri problemi. Non posso, ho già fatto abbastanza", lei si alza dal mio petto di scatto, sposta i capelli dal viso e si asciuga le lacrime in viso con la manica cella felpa. Cerca di scendere dal letto ma la fermo.
"Mi fai male" si lamenta lei con un singhiozzo ed io subito lascio la presa, lei va vicino ai libri e li sistema, io mi alzo e la raggiungo.
"Ok senti" gli dico" io voglio che tu stia bene, non voglio che tu ti complichi la vita. Non voglio che tu ti preoccupi per me! Non voglio che la tua vita si complichi"
"L'hai detto tu, non vuoi che la mia vita si complichi"
Finisce di sistemare le sue cose.
"Fermati"
"Non voglio causarvi altro male"
"Il mio male è non vederti"
"Ci abbiamo provato"
"Ti prego, rimani, per me" rivedo per l'ultima volta i suoi occhi, i suoi occhi profondi e pentiti, il suo sorriso, svanito come la mia anima, la rincorro per qualche metro.
"Ti prego Piero non complicare le cose, non possiamo"
"Ma tu mi piaci davvero tanto, troppo io ti a..."
"Non dirlo, non fare questo errore. Nessuno può farlo. Per favore dimenticami, fallo per te"
Lei si gira e se ne va.
Sono solo stato preso in giro questi giorni?

Solamente noi [In Revisione]Where stories live. Discover now