CAPITOLO 14

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•non riesco a addormentarmi. Sono innamorato e, quando lo sei, il minimo che può accaderti è non dormire. Anche la notte più nera diventa rossa. Ti si affolla una tale quantità di cose nella testa che vorresti pensarle tutte insieme e il cuore non riesce più a star buono. E poi è strano, perché ti sembra tutto bello. Tu fai la stessa vita tutti i giorni, con le stesse cose e la stessa noia. Poi ti innamori è quella stessa vita diventa grande e diversa. Sai che vivi nello stesso mondo di Beatrice e allora non importa se l'interrogazione ti va male, se la ruota del motorino è buca, se terminator vuole pisciare, se si mette a piovere e non hai l'ombrello? Non ti importa, perché sai che quelle cose passano. Invece l'amore no. La tua stella rossa brilla sempre. Beatrice è lì, l'amore è dentro il tuo cuore ed è grande, ti fa sognare e nessuno può strappartelo via, perché è in un luogo dove nessuno può arrivare. Non so come descriverlo: spero non passi mai.•
//parla Piero//
È passato qualche giorno da quel messaggio, non ho il coraggio di scrivergli altro, ho paura solo di peggiorare le cose. Sono notti che non dormo, forse me ne pento ma fosse come voglio io dormirei, anche ora lo farei, invece no, no perché penso a lei, stretta tra lui e beh... Sono geloso, mi sono fatto scappare dalle mani la persona che amo e lei ha tutt'altro che ragione di starsene con quello, solo magari scegliersi un'altra persona, sempre meglio di un me non presente.
Sono ore che fisso il muro, pare che non mi annoio e penso he non ci sia cosa più interessante. Questa sera, come le altre altronde, non esco, non più. Mi chiudo in camera, mi faccio un bel bagno e poi mi butto sul letto e piango, si piango, piango molto, troppo. Poi mi calmo e mi stendo sul letto a fissare la parete e la sveglia.
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Basta, basta, basta!
Prendo qualche maglia, un paio di occhiali, il necessario insomma; mando un messaggio a Ignazio e Gianluca poi esco dall'hotel, chiamo il primo taxi, prendo il primo volo e torno da lei.
Arrivato in Belgio corro in ospedale, cerco la sua camera, con calma entro ma, lei non c'è. Che cretino: se si è svegliata se ne è andata. Mi butto a terra, proprio vicino alla porta.
Rimango con la testa tra le gambe per un po' poi, sento toccarmi la spalla e così alzo subito la testa.
"Piero, ma he ci fai qui? Non dovevi essere a Parigi?"
"Ciao Laura"
Laura è l'infermiera che si è presa cura di Denis, forse sa dov'è e quando si è svegliata... Nel frattempo si siede con me
"Posso farti delle domande?"
"Certo, dimmi tutto!"
"Sai Denis, dov'è?"
"L'hanno spostata in Italia, per essere più vicina a casa"
Io annuisco ma il mio umore è zero
"Quando, almeno quando si è svegliata?"
"Chi, Denis? Lei è ancora in coma, sarebbe bello che si svegliasse ma purtroppo"
"Ma come!? Mi avevano detto che..."
"Il ragazzo che è sempre con lei, immagino"
"Si. Sono un cretino, come ho potuto cascarci. Sono notti che non ci dormo"
"Si vede"
"Dov'hai detto che è?"
"Lei ora è in Italia, i genitori dovrebbero arrivare per saldare le spese. Uh eccoli, con permesso"
"No aspetta, pagherò io per lei"
Vado poi dalla coppia, sulla quarantina entrambi, si stringono uno all'altra e si fanno forza
"Buongiorno"
"Buongiorno" rispondo loro
"Non mi sono presentato, io sono Piero, Piero Barone: il ragazzo di vostra figlia. Sono qui perché voglio prendermi a carico le spese mediche"
"Ragazzo sei molto gentile ma..."
"Non si preoccupi, i soldi ce li ho, e non finirei in bancarotta per sua figlia, io sono un cantante, ha mai sentito Il Volo, ha presente "Sanremo 2015", ha presente il trio di "Ti lascio una canzone"? Beh, io sono uno del trio"
La madre si porta una mano alla bocca ma io le metto la mia sulla spalla
"Non si preoccupi per le spese di sua figlia, me ne occuperò io"
"Grazie, grazie ne siamo debitori"
"L'unico modo di sdebitarmi con me è lasciarmi la mano di sua figlia"
"Potrei dire no a te? Se siete felici non posso mettervi i bastoni tra le ruote ma falla soffrire, solo soffrire che giuro, ti rovinerò la reputazione"
"Non si preoccupi, non accadrà"
Insieme a Laura saldo il conto, mi faccio dire l'ospedale in cui si trova e poi andiamo tutti in hotel. Io devo tornare da Ignazio e Gianluca che sicuramente si staranno preoccupando, prendo il cellulare e vedo più di 100 messaggi e altrettante chiamate perse così, mentre, i genitori di Denis, sarebbero tornati a casa io torno dai ragazzi.

Solamente noi [In Revisione]Where stories live. Discover now