Capitolo 61

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Arriviamo al parcheggio e vedo i fratelli Barone andare dal padre per un mega abbraccio di gruppo, anche Ignazio si è unito e sono tutti così...Wow
Piero poi si gira verso di me, sorride e pare rilassato, finalmente, dopo diversi giorni di trambusto ora è un sole, il mio sole.
"Pà lei è Denis"
"Signor Barone" dico cordialmente io stringendogli la mano dove lui accenna un sorriso di circostanza per poi girarsi verso il figlio e lanciargli uno sguardo intimidatorio, iniziamo bene...
//parla Piero//
Abbiamo un'auto a sette posti così da starci tutti, anzi mettiamo Ignazio dietro con i borsoni vari, davanti con papà ci sta Francesco mentre io sto al centro delle mie donne.
"Come sta mamma?" chiedo io
"Le verrà un colpo quando vi vedrà tutti a casa"
"Allora forse è meglio se la raggiungiamo dopo"
"No tu vieni con noi" esclama mia sorella ed io subito la rassicuro
"Tranquilla piccirì, non vi lascio soli"
"Avviso mamma che tra cinque minuti arriviamo"
"No dai, lascia che sia tutta una sorpresa"
"Come volete ma poi non ti lamentare se non smette di starti appiccicato"
"Perché dovrei lamentarmi della mia donna preferita?"
"Piè vedi di non iniziare o davvero il diabete mi viene" mi riprende Ignazio
"Iniziare? E poi dovresti smetterla di mangiare dolci"
"Molto simpatico ma dico davvero, a volte stomachi"
"Va bene, mi conterrò"
In questa mia mente malsana mi è venuta un'idea  alquanto malsana ma che sono sicuro funzionerebbe e farebbe si che mia mamma non mi lasci più.
"No a parte gli scherzi, io e Denis arriviamo dopo"
"Dopo quando?" chiede mio padre con astio
"Tranquillo Pá, in tempo per far tutto"
"Mhm guarda che siamo già arrivati"
Vedo mamma che ci raggiunge verso la macchina così prendo Denis e non so come riusciamo a infilarci nel posto di Ignazio che nel frattempo era sceso e stava prendendo le valigie.
Vedo tutti abbracciarsi e questo mi fa maledettamente bene, vedo che a manma è scesa una lacrimuccia nel vedere Francesco, tra gli esami ed impegni vari era da Pasqua che non ci trovavamo tutti insieme. Tra un sorriso ed una battuta di Ignazio entrano in casa.
"Piero?"
"Dimmi tesoro"
"Come facciamo ad uscire?"
"Papà ha lasciato le chiavi dentro"
"Ah ehm comunque"
"Dimmi, c'è qualcosa che non va? Non ti trovi bene? Stai male?"
"Sto benissimo grazie, il posto è stupendo e la tua famiglia è magica solo..."
"Solo?!"
"Beh hai visto tuo padre? I tuoi genitori non mi accetteranno mai e non voglio che finisca come con Francesco. Non voglio che tu abbia problemi con loro"
"La mia piccola preoccupata" gli dico lasciandogli un bacio a fior di labbra e poi sorridendogli per rassicurarla
"Ti fidi di me?"
"Si che mi fido di te"
"Allora dammi un bacio che poi andiamo"
Ci scambiamo qualche tenero bacio poi usciamo dal veicolo e chiamo mia sorella al cellulare.
"Pronto"
"Pronto Anna..."
"Piccirì trova un modo per portare mamma fuori"
"Cosa? Stai arrivando?"
"Il prima possibile"
"Va bene ora vado"
Metto giù e mi avvicino al portone d'entrata.
Non so in che modo ci sia riuscita ma mamma veramente è scesa giù ed ha aperto il portone, avevo in mente di fargli una serenata cantandogli "Mamma" ma mi ha preceduto ed ora si è catapultata su di me, io la stringo fortissimo a me facendo si che tutto il sul profumo mi invada, profumo di casa, profumo di buono. Sciogliamo il lungo abbraccio e noto Denis in un angolo con una lacrima che gli solca il viso, subito mi preoccupo e vado da lei.
"Perchè piangi piccola?"
"Non avevo mai visto un rapporto tale tra madre e figlio, io con i miei posso solo sperare in un sorriso o qualche complimento, voi siete così legati"
"Si dolce, su dai andiamo! Ti presento mia mamma", le stringo forte la mano e ritorno da lei.
"Mamma lei è Denis, Deni lei è mia madre"
"Piacere di conoscerla signora, suo figlio mi ha parlato spesso di lei"
"Sempre di me parli?! Comunque puoi darmi pure del tu, solo Eleonora"
"Va bene"
"Allora entriamo? Travpoco la cena pronta..."
"Mhm ciò na fame" esclamo portandomi una mano sul ventre e stringendo con l'altra Denis, mamma ci precede ed arriviamo in casa. Risaluto tutti e poi ci sediamo per la cena, per ora nessuno si è messa contro di noi ma, Francesco è abbastanza teso e si nota, papà continua a guardarci storto mentre sia mamma che Mary posso dire che stanno dalla nostra parte per così dire; tanto dopo cena voglio parlare con i miei, voglio spiegargli l'attuale situazione e spero che davvero capiscano e mi sostengano e sostengano le mie scelte perché non sopporterei rimanere solo, non senza di loro.
Mamma è una maga ai fornelli, abbiamo mangiato tutti tanto e mi sa che tornato su a Milano dovrò riprendere le sessioni di palestra oppure ciao ciao bicipiti e tartaruga!

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