CAPITOLO 8

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//parla Denis//
Mi giro e me ne vado, al primo vicolo mi accascio a terra e piango, piango per minuti. Io lo amo troppo ma non voglio che abbia problemi per colpa sua.
"Ei non piangere" è Lui, Lui il motivo per cui piango, Lui che mi ha fatto rivivere, mi ha fatto capire davvero cosa significa amare una persona, Lui che mi ha detto "TI AMO, NON AVERE PAURA"
Forse sono stupida io, non riesco a capire che lui i tiene a me, io sacrificherei la mia via per lui, per vedere il suo sorriso stupendo, i suoi occhi felici.
Si siede vicino a me
"Piè, io ti amo troppo, non voglio ti succeda qualcosa di brutto"
"Allora prima, se stai con me non voglio vederti più piangere, intesi?" Io annuisco con il capo e mi asciugo le lacrime con le maniche della felpa, "poi, quante volte ti ho detto che per te non devo essere un peso, se mi succede qualcosa non importa l'importante è che quel verme non ti tocchi più"
"Ma io..."
"Senti" mi stringe a se "io ti amo e non permetterò a nessuno di sfiorarti intesi?" Alza il mio sguardo costringendomi a guardarlo
"Ho paura"
"Anch'io, ma se siamo insieme nessuno ci può far del male"
"Grazie"
"Grazie a te"
Mi lascia un piccolo bacio, né ricerca poi un altro e continuiamo per qualche minuto, ci alziamo e rientriamo nella sua stanza, ad aspettarci Ignazio e Gianluca che stanno litigando.
"Qual'è il problema?" Urla Piero
"Stasera io voglio vedere la partita" dice Ignazio, "ma il signorino vuole uscire"
"Chi gioca?" Chiedo
"Juve-Barsa"
"Serio?"
"Si"
"Io voglio vedere la partita" esclamo come una bambina
"Tieni al Barsa? Segui il calcio?"
"Solo perché sono una ragazza non vuol dire che non posso amare il calcio"
"Giusto"
"Allora stasera?"
"Mangiamo qualcosa fuori e poi ci vediamo la partita"
"Sei un genio"
"Modestamente" rispondo e ci mettiamo tutti a ridere.
Piero poteva già uscire così siamo andati in hotel, ci siamo fatti tutti una doccia, ci siamo sistemati e siamo usciti.
"Dove andiamo?"
"Dove volete"
Ci incamminiamo per le vie di Milano, io e Piero mano nella mano ci scambiavamo occhiate dolci mentre Ignazio e Gianluca firmavano fogli e facevano Selfie.
"Piero posso?"
"Arrivo"
Mi lascia la mano, asseconda qualche fan e ritorna da me.
"Bella la bionda"
"Non sarai gelosa"
"Io?"
"Sai che ho occhi solo per te"
"Ti tengo d'occhio Barone"
Si mette a ridere e rido anch'io, la sua risata è la mia, il suo sorriso è il mio.
Arriviamo in una pizzeria, mentre mangiamo, parliamo, parlo di me, loro mi raccontano la loro storia.
Piero non ha smesso di guardami (era davanti a me) e a giocare con i miei piedi, teneva la mia mano e continuavano a luccicargli gli occhi, è così dolce.
Pagano loro dopo un litigio abbastanza lungo
"Non voglio approfittarmi della vostra gentilezza"
"Sai quanto ci hai mandato in rovina"
"Mi sento debitrice"
"Sei vuoi ripagami a baci" iniziamo a sbaciucchiarci, lui mi porta dentro un piccolo vicolo mentre Ignazio e Gianluca ci fanno da guardia.
//parla Ignazio//
Sono così carino loro due, finalmente Piero ha ricominciato a vivere, dopo la batosta di prima non che Denis fosse messa meglio, sono felice per loro; non permetterò a nessuno che li divida quei due.
"Sono carini insieme" dico a Gian
"Si beh, si vede che sono fatti l'uno per l'altra"
"Ei piccioncini la partita inizia tra poco" dico alzando la voce, loro escono dalla vietta.
Piero è pieno di rossetto in volto ha i capelli scombinati e la camicia un po aperta; Denis ha i capelli sciolti e un po' per tutta la faccia, il rossetto sbavato e anche lei la camicetta sbottonata.
"Le cose losche le fate in camera"
"Ignà non urlare" mi dice Piero
"Tranquillo così nessuno ti riconosce"
Stringe la mano a Denis e poi corrono verso l'albergo con dietro me e Gian che cerchiamo di raggiungerli.
//parla Denis//
"Camera 307" la receptionist mi consegna le chiavi e saliamo in camera, striscio la tessera e entro spinta da Piero che mi butta sul letto.
"Piero ti prego no"
"Come no?"
"Ti prego"
"Ok"
Si alza da me, deluso
"Non te la prendere, io non volevo"
"Vedi ancora lui, vero?" Mi dice con tono arrabbiato, io abbasso lo sguardo, dopo tutto me lo vedo ancora davanti... Non posso andare avanti così.
"Scusa" gli dico con un filo di voce
"No, scusa tu me, scusa se sono un imbecille e non ho pensato che non l'ha ancora dimenticato"
"Non volevo rovinare il nostro momento, ma ora"
"Non importa è tutto ok"
"Sicuro?"
"Si piccola"
Ci sistemiamo e poi andiamo in camera di Ignazio a vedere la partita.
Tra noi è sguardo di fuoco, in 90 minuti non sono mai stata così tifosa, Piero era vicino a me, tifava con me e spesso mi fermavo per dargli qualche bacio e a chiedergli ancora scusa ma ogni volta mi rimproverava
"Scusa"
"Sento ancora una volta quella parola che giuro me ne vado"
Abbasso la testa
"Scherzo, ti faccio il solletico fino alla morte"
"Mi vuoi morta?"
"Si"
"NOOOOO"
"Che succede?"
"Avete fatto goal!"
"Evvai!!! 3-2"
Ci mettiamo a ridere mentre Ignazio me le manda di tutti i colori.
...
"Dai siamo pari,  3-3"
"Io vado in stanza, ci vediamo domani mattina"
"Io ti saluto ora non so se domani ci vediamo"
"Perché?"
"Mi devo alzare alle 6, non so se vi trovo svegli"
"Ehm io beh"
"Si, salutalo ora" lo interrompe Piero.
Saluto Gianluca e Ignazio e vado in camera con Piero.
"Devo dirti una cosa" dice chiudendosi la porta alle spalle
"Mi fai preoccupare"
"La nostra partenza è stata anticipata a domani"
"Cosa? A che ora?"
"Alle 13.27 abbiamo l'aereo per Roma"
Mi butto sul letto, distrutta.

Solamente noi [In Revisione]Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz