CAPITOLO 5

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Scendo dal treno, è stata un lunga ma bella giornata. Ora manca solo qualche fermata di pullman e poi sarò finalmente a casa, sono stanca, quel ragazzo appena conosciuto mi ha fatto stancare...
"Chi sono loro?"
"Ti prego vattene!"
"No"
"Cosa vuoi?"
Sapevo che non poteva finire una giornata senza sentirlo o vederlo. In queste condizioni mi fa rabbrividire ancora di più, sento puzza di canna e poco lontano una bottiglia di birra rotta, non ci metto molto ad intuire chi sia stato.
"Tu sei mia e mia soltanto, non voglio che tu sai con altri" mi urla barcollando.
"Ma cosa vuoi, io ho la mia vita e tu la tua, io non ti voglio capiscilo, io voglio qualcuno che mi ami veramente non chi di me usa solo il mio corpo"
"Io di te voglio tutto"
"Lasciami in pace", affretto il passo, piuttosto me la faccio a piedi, le probabilità che il pullman arrivi in meno di 3 minuti non è nemmeno da considerare.
"Aspetta cos'è quel sacchetto, Armani?"
"Cosa vuoi?"
Mi strappa di mano il sacchetto e guarda dentro, tira fuori l'abito e lancia le scarpe.
"Non ti permetto di andare vestita in quel modo senza che io sia presente, potrebbero farti del male"
"Sei tu che mi fai del male"
"Devono essergli costati una fortuna"
"Perché l'hai fatto?!"
Mi chino a prenderli e mi riprendo il sacchetto.
"Ti ho già detto che devi sparire?"
...
Il pulman arriva dopo poco, io salgo, mi faccio le mie solite fermate e poi scendo.
"Buonasera" dico entrando in casa, cercando di mantenere la calma
"Alla buon'ora"
"Il pullman è arrivato in ritardo non è colpa mia!" Meno male he esistono i pullman
"Va bene, va bene ora muoviti che è pronta la cena" sento mia madre che sbuffa, non è colpa mia!
Ceno e poi aiuto a sparecchiare e lavare i piatti; preparo la cartella e la divisa per il giorno dopo infine mi butto sul letto.
Prendo il cellulare e trovo un sacco di messaggi di Piero e qualche chiamata.
Io: scusa se non ti ho risposto
P: pensavo ti fosse successo qualcosa, ora stai bene?
Io: si
Ma quanto cazzo gli mento? Io mi fido di lui, lui si fida di me eppure non ho il coraggio di dirglielo?
Io: dove sei?
P: sto cenando
Io: scusa se disturbo
P: tranquilla anche Ignazio e Gian sono incollati al cellulare
Io: ahahahaha
P:❤️
Io:❤️❤️
P: domani a che ora finisci?
Io: alle 4 🙈, non c'è la posso fare
P: alle 4!! Oddio che sfiga
Io: grazie
P: prego
Io: scusa ma ho abbastanza sonno, vado a dormire
P: ok, notte piccola
Io: notte grande
P: ❤️
Io: ❤️❤️
Mi addormentò, con un piccolo sorriso di speranza sulle labbra, forse ho trovato una persona che può salvarmi da questo schifo...forse...
La sveglia, delicata come sempre mi sveglia di soprassalto, sono costretta a prepararli per questa giornata.
Mi arriva un messaggio proprio quando mi siedo in treno.
P: buongiorno❤️
Io: buongiorno... Che ci fai sveglio a quest'ora? Dovete partire?
Per un attimo mi sento una stupida, ovvio che partirà a breve, non rimarrà qui per me, nemmeno mi conosce eppure...eppure lo sento così vicino
P: si è no, sono sveglio perché voglio farti compagnia in treno
Io e la mia lingua lunga, non voglio che la gente faccia questo genere di cose nei miei confronti, lo trovo molto carino ma poi mi sento in colpa...
Io: sì ma tu sei a letto comunque...
P: se vuoi ti raggiungo a Cadorna, ci stavo giusto pensando
Io: non ti preoccupare! Stai comodo a letto, tu che puoi...
P: sei dolce
Io: tu di più
P: che fai oltre essere in treno?
Io: ascolto musica...
P: che canzone?
Io: in questo momento "Tornerà l'amore" come se non l'avessi ascoltata in loop da ieri ahahahha sei bravino...
P: bravino?
Io: scherzo, tu sei il più bravo
P: grazie piccola ma non dirlo agli altri o se la penserebbero
Mi fa uno strano effetto essere chiamata così però non mi dispiace per nulla...
Io: ahahahha va bene, il nostro primo piccolo segreto
P: già nostro
Io:❤️
Tra i vari messaggi arrivo in stazione a Milano. Scendo dal treno, mi dirigo alle scale verso la metro, vedo qualche ragazza intorno a una figura non troppo alta e con un cappello più sul viso che sulla testa, vado a vedere... Oddio non ci credo: Piero è qui?
"Buongiorno", mi aggiungo al gruppetto di ragazze e cerco di farmi notare.
"Denis? Buongiorno", quasi non ci crede...
"Scusate ragazze ma ora devo proprio andare" dice scansando qualche ragazzina.
"Che ci fai qui?" gli chiedo, si insomma sono contenta e non me lo aspettavo
"Perché? Se vuoi me ne vado..."
"No no è che mi hai detto che eri a letto..."
"Ti ho portato la colazione" dice sventolando un sacchetto con dentro delle brioche e due bicchieri col tappo. Non è il massimo però..."
"Sei stato dolcissimo, nessuno ha mai fatto questo per me", già nessuno...
Ci stiamo per baciare quando...
"Perché hai questo livido?" mi chiede lui sorpreso misto rabbia

~Flash back~
"Ti ho già detto che devi sparire?"
"Tu sei mia e mia soltanto" incomincia ad avvicinarsi, prendendomi per i polsi
"Lasciami"
"No"
Mi spinge a destra e a manca, facendomi cadere, rialzare e ributtando mi giù con calci e pugni.
All'arrivo del bus come un codardo scappa lasciandomi a terra, io mi alzo e salgo verso casa, in lacrime, col corpo dolorante.
~•~

"Non è niente"
"Non sono così stupito, è stato lui vero?"
Incomincio ad annuire piangendo, lui mi strige a se come a proteggermi. Mi proteggerà per davvero?
"Ti prego lasciami, non voglio succeda nulla a te e ai ragazzi"
"Non ti devi preoccupare di noi"
Mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.
X: sei ancora con lui?
Piero mi strappa di mano il cellulare, legge il messaggio
"Componi il numero, per favore"
Digito il numero e gli passo il cellulare

Piero's POV
Io: ma la smetti? Cazzo lei non ti vuole! Se te la vuoi prendere vieni qui e non prendertela con lei!
La mia è una sfuriata contro quel bastardo
X: vedi di sparire se non vuoi che ti faccia male
Io: non ho paura di te!
X: te la sei cercata
Mi mette giù senza che io potessi replicare, chi si crede di essere quel codardo?

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