Capitolo 71

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Il maitre ci accompagna al tavolo e ci lascia soli.
"Dovrei odiarti" gli dico schiettamente io e vedo la sua faccia mutare, gli lancio un sorriso abbastanza perverso e nascondo la faccia dietro il menù. Lui non parla ed io lo sbircio, è fermo che mi guarda, con le mani sopra il tavolo, lo odio, il mio sguardo finisce sul suo e poi ritorno a guardare i cibi, come può essere così attraente anche in questo stato?
Si avvicina al tavolo un cameriere, prenderò un filetto di salmone e delle verdure, voglio stare leggera.
"Due calici di Pinot grigio, come primo per entrambi del riso con tartufo e come secondo sempre per entrambi del filetto di spada con insalata" ordina lui senza degnarmi di uno sguardo,
"Altro?"
"Si, una bottiglia di acqua minerale liscia"
"Bene, arrivo subito con le bevande", il cameriere si allontana ed io inizio a studiarlo.
"A che gioco stai giocando?"
"Al tuo, mia moglie amata"
"Bene", ritorna il cameriere di prima, posa l'acqua sul tavolo poi stappa la bottiglia, la versa nei calici e poi fa per andare,
"Mi scusi" lo richiamo" può lasciare qui la bottiglia grazie"
"La porti dietro, bastano i due calici"
"Ma"
"Basta così" fa come dice lui poi sparisce di nuovo, Piero mi guarda abbastanza male, so che non gli piace bere e che io beva ma sta volta ha esagerato
"Non hai ancora aperto il sacchetto"
"Voglio aspettare, dopotutto è mio non credi?"
"Certo, libera di scegliere"
...
"Piero"
"Dimmi"
"Perché fai così?"
"Rispodno al tuo gioco no? Ti tratto come mi tratti"
"Ma io non ti tratto così"
"Ho organizzato questa serata per noi e tu appena seduta hai detto di odiarmi"
"Dio mio, era sarcastico, dovrei odiarti per il fatto di avermi comprato fiori e un gioiello, per aver affittato una carrozza ed avermi portato ad un ristorante costoso, sai che non sono molto a mio agio in questo mondo e sicuramente avrai speso un sacco di soldi. Una cosa che mi ha dato davvero fastidio è il fatto di avermi scelto il cibo quello si per non parlare del Pinot"
"Sei libera di andartene se lo credi, per quanto riguarda il cibo volevo mangiassi qualcosa per i tuo ed il suo bene, ricorda che sei incinta e che dovresti eliminare l'alcool"
"Eppure ho un calice pieno di vino"
"Dobbiamo continuare a parlare?"
"Se non ti spiace, dovrei andare in bagno"
"Ti accompagno"
"Non ce né bisogno"
"Non è una proposta, ti accompagno"
Mi alzo e prendo la pochette, mi avvio al bagno con lui dietro, mi sento abbastanza a disagio in quanto tutti ci stanno fissando.  Per fortuna non entra con me ed ho una piccola stanza per stare sola, mi guardo allo specchio, accenno di più il trucco, sta rispondendo al mio gioco ma sta vincendo alla stragrande e non posso permetterglielo, dalla pochette tiro fuori la scatolina che mi aveva regalato, la apro delicatamente e trovo una collana Tiffany con inciso le nostre iniziali, per poco non esco A travolgerlo di baci ma non posso cedere ora, la indosso e noto che mi sta molto bene poi, con molta indifferenza esco dal bagno, lo trovo con le mani in tasca ad aspettarmi, ritorniamo al tavolo che sembra non essersi accorto di nulla.
"Molto bello questo rossetto" mormora ed io ringrazio, di proposito bevo dal suo calice lasciandogli il segno. Arriva il risotto e poi il pesce, mangiamo quasi in silenzio, non può fare così tutta la sera però! Ordina dolce e caffè poi ci viene portato il conto al tavolo.
"Se vuoi seguirmi fuori" accenna e ci alziamo, usciamo dal locale che siamo quasi in spiaggia.
"Ed ora?" chiedo io aspettandomi qualcosa
"Ora nulla"
"Nulla nulla?"
"Questa cena sarebbe dovuta finire più tardi"
"Capisco", mi metto a camminare fino a che arrivo in spiaggia, mi tolgo i tacchi e mi avvicino alle onde del mare; Piero mi segue, si slega i lacci e porta le scarpe in mano come me, rimango fermo e lo aspetto. Lui si avvicina e mi guarda, io lo guardo.
"Ti sta bene quella collana" mormora sempre con un tono distaccato
"Fanculo" mormoro, lancio a qualche metro le scarpe e mi avvento su di lui, faccio unire le nostre labbra e prendo tra le mie mani la sua mascella.
"Non trattarmi più così" gli sussurro  a fiato corto, a qualche millimetro dalle sue labbra
"Non dire di odiarmi"
"E se io ti dicessi di amarti?"
Non risponde subito, butta prima le sue scarpe vicino alle mie poi anche la mia pochette, si abbassa e mi prende dalle gambe, me le stringe e mi alza portandomi alla sua spalla. Inizio ad urlare ed a tirargli pugni alla schiena ma lui non mi ascolta ed inizia ad entrare in acqua fino a buttarmici dentro e lui con me. Mi avvicino a lui per dirgliene di tutti i colori ma appena mi avvicino si stringe a me e mi bacia. Come faccio a non amarlo?

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