CAPITOLO 4

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Piero mi stringe a se, Ignazio e Gianluca escono, io rimango con lui, ho bisogno di lui, ora.
"Ho bisogno di te, ora" gli sussurro nell'orecchio
"Non ti lascio"
"Ho paura, per voi, per te... Forse dovevo stare zitta e tenermi tutto dentro"
"Vuoi dirmi qualcos'altro?"
"Penso che tu mi piaccia"
"Anch'io ho paura che ti succeda qualcosa, qualcos'altro di brutto"
Mi stringe ancora di più a se, mi sento protetta.
Usciamo dall'ufficio e ci rechiamo in aula convegni, vengo riempita di domande, per fortuna non sono sola, nella piccola conferenza sono con loro.
"Ei, che ne dici di venire un po' con noi in hotel?" Mi chiede Ignazio finito il tutto
"Io beh... Dovrei chiedere ai miei... Non so..."
"Chiamali no!"
Compongo il numero
"Ciao mamma"
"Ciao"
"Oggi mi fermo da dei miei compagni a studiare"
"Chi?"
"3 miei compagni di 4A"
"Ok, non fare tardi, per le 6.53 devi prendere il treno"
"Si mamma"
"A sta sera"
"Ha detto si!" Dico entusiasta a loro
"Andiamo?"
"Ok, tanto ho finito, aspetta, vado a cambiarmi"
"Vengo con te" mi dice Piero seguendomi
Ci chiudiamo in uno spogliatoio, io appoggio la borsa sulle panche.
Mi tolgo i tacchi
"Comodi?"
"Molto"
"Mi chiedo come fate ad andare in giro con quelli"
"Boh" e mi metto a ridere, anche lui ride, oddio è davvero stupendo.
"Ti puoi girare?"
"No"
"Dai"
"Ok" si copre gli occhi con la mano, ma io so che mi sta guardando.
Mi tolgo la camicia e mi metto una felpa bianca; mi tolgo la gonna e le calze e mi infilo un paio di jeans aderenti e infine mi metto le vans.Mi raccolgo i capelli in una coda e prendo la borsa.
"Posso guardare?"
"Cos'hai fatto fino ad ora"
"Ma..."
"Non sei bravo a mentire"
Si avvicina così a me e mi bacia sulla guancia.
"Finalmente", esclamano Ignazio e Gianluca.
"Scusate"
"Andiamo forza, un taxi cj aspetta"
Prendiamo un taxi ed arriviamo in un hotel di lusso, prendono le chiavi e saliamo.
"Posso?"
"Certo"
"Wow, non sono mai stata qui"
"Davvero eppure sei del settore"
"Già"
Mi affaccio dalla finestra.
"Che bella la vista da qua su"
Il tempo di finire la frase che mi trovo le sue braccia suoi fianchi, incomincia a darmi piccoli baci sul collo, io mi giro verso di lui, incomincio anch'io dalla scapola, il collo, le labbra...
Finiamo per finire sul letto. Forse un bene o forse un male, bussano alla porta.
"Vado io" dice lui alzandosi
"Ragazzi venite"
"Forse non era il momento giusto"
"Cos'hai in faccia Piè?"
In effetti aveva un po' di rosso del mio rossetto.
"Andiamo a farci un giro?"
"Ok"
Così riusciamo, passiamo davanti a diverse vetrine, fino a che non trovo un vestito stupendo.
"Sai ti starebbe bene" dice Piero indicandolo.
"Andiamo dentro a provarlo" propone Gianluca.
"No davvero ragazzi, non posso permettermelo"
"Chi ha detto che lo devi pagare tu?! E poi non è detto che lo prendi..."
Entriamo in negozio, prendo il vestito e mi dirigo in camerino ma prima Piero mi passa un paio di tacchi.
Esco dal camerino, sono davvero stupenda, forse questo è l'unico abito che mi rende così speciale.

Piero's POV
Esce dal camerino, cazzo se è bella!
Rimango a bocca aperta come un deficiente, mi avvicino a lei, la sorprendo da dietro i fianchi e stringendola la porto in altro facendogli fare una piroetta.
"Sei stupenda!"
"Grazie"
Andiamo da Gianluca e Ignazio e anche loro rimangono sbalorditi.
"È deciso, prendiamo tutto"
"Non posso approfittarmi di voi"
"Non ti stai approfittando, ti voglio fare un regalo"
"Non posso".
Non so cosa mi sta prendendo, cosa sento per questa ragazza che ho appena conosciuto. Sarà per lo sguardo, il suo modo di parlare, i suoi gesti. Non riesco a stargli lontano, e quei pochi baci che ci siamo scambiati sembrano avermi rinvigorito, non mi sono mai sentito così. Che questa ragazza mi abbia preso alla sprovvista? Che sia solo un bene?

Denise's POV
Ma neanche il tempo che l'assistente striscia la carta di Piero.
Io sono dovuta tornare a casa ma loro hanno insistito e mi sono fatta accompagnare in stazione. Ci siamo scambiati i numeri. Piero ha posato un'ultima volta le labbra sulla mia fronte sulle mie nocche poi mi ha sorriso e il treno è partito ma subito mi è arrivato un messaggio.
P: mi manchi già
Io: anche tu
...
P: dove sei?
Io: ancora 6 fermate tu?
P: sono in vasca
Io: beato tu
Io: vorrei rilassarmi lì con te
P: oggi eri stupenda
Io: grazie ma basta farmi complimenti
...
E continuiamo così fino a che arrivo.
Scendo dal treno, avrei dovuto comunque prendere il pullman
"Chi sono loro?" senti una voce fin troppo familiare e dei passi farsi sempre più vicini. Vorrei scomparire in questo momento.
"Ti prego vattene!"
"No!"

Solamente noi [In Revisione]Where stories live. Discover now