Capitolo 56

86 7 0
                                    

"Mary, pronto perché chiami?"
"Io e Franz siamo fuori casa di Piero, lui dov'è?"

"Lui ecco è in ospedale" risponde Ignazio un po' titubante
"Che è successo?"
"Diciamo che è svenuto"
"Diciamo? Ignazio ci stai prendendo in giro?" Urla mio fratello, in effetti non ci sto capendo molto spero che questo sia uno dei suoi tanti scherzi, so che mio fratello andava spesso in ospedale non per lui ma per Denis.
Francesco attacca e chiama il primo taxi per arrivare in ospedale, entriamo e chiediamo di Piero praticamente ad ogni bancone.
"Barone? Sa dov'è Barone?"
"No", "Mi spiace" erano le uniche risposte che ci avevano dato.
Ci continuavano a ripetere questo fino a che siamo saliti sui vari piani
"Barone?"
"Chi siete?"
"Grazie al cielo è qui!"
"Scusate posso sapere..."
"Si, certo io sono Francesco e lei è Mariagrazia, siamo fratelli di Piero"
"Posso controllare con un documento?"
Tiriamo fuori entrambi la carta d'identità e lei verifica i dati.
"Ultima porta a sinistra, infondo. Non affaticatelo e lasciatelo dormire"
//Parla Francesco//
Pochi passi, ancora pochi passi per capire che sta succedendo. Questa mattina è stato tutto un casino, prima la sveglia che non è suonata poi con Mariagrazia, non mi piace fare la morale a nessuno, figuriamoci a mia sorella e pensare che questa dovrebbe essere stata una normalissima giornata in cui noi saliamo a Milano, ottimo.
Busso appena alla porta, attendo pochi secondi e viene ad aprirci una ragazza, una bella ragazza.
"Denis, piacere"
"Io sono Francesco e lei è Mariagrazia, ma penso che ci siamo già visti"
"Si, qualche mese fa"
"Possiamo entrare?"
"Certo, Piero sta ancora dormendo"
"Faremo piano, non preoccuparti"
Entriamo nella stanzetta, uno dei miei peggiori incubi si è avverato, non voglio vedere nessuno su quei lettini, a maggior ragione un mio parente, anche il più lontano.
Mariagrazia è diventata bianca cadaverica e non la biasimo, mi rilasso nel vedere Ignazio vicino.
"Franz, Mary" ci saluta lui e finiamo in un abbraccio a tre.
"Tranquilli che sta bene"
"Questo si vedrà"
//parla Piero//
Le voci erano diventate urla, mio fratello e Ignazio continuavano e mi stava scoppiando la testa, dovevo bloccarli.
"Basta" urlai con tutta la voce in corpo, aprii gli occhi e li vidi tutti fissarmi.
//parla Ignazio//
Mi sveglio nel bel mezzo della notte, mi sono addormentato su questa poltroncina, cerco di stiracchiarmi ma noto che la schiena fa malissimo, ottimo tanto le terapie le curo io, che problema c'è? Dopo aver inveito per qualche altro minuto mi alzo definitivamente e mi avvicino al letto di Piero, prendo tutte le sue pasticche e gliele metto in fondo al comodino, per sicurezza.
Gli poso una mano sulla fronte per sicurezza, per controllare se tutto va bene ma, la ritraggo subito, minchia se scotta.
Mi affretto ad andare in bagno, prendo un contenitore e ci metto dentro acqua fredda poi esco in corridoio, fermo un'infermiera e mi faccio dare un termometro, ghiaccio ed un panno, ritorno poi in camera e metto il ghiaccio nell'acqua così che rimanga temperatura costante e inzuppo un panno. Mi avvicino al suo letto ed inizio a mettere la prima pezza. Quella notte la passai insonne al contrario di lui, pare non accorgersi di nulla e poi sarei io quello dal sonno pesante. Passo circa un'ora a fare questo è sembra che ora la sua fronte sia tornata alla normalità, i vecchi metodi funzionano sempre, che vadano al diavolo tutte le bustine o pasticche varie!
Cercai di riaddormentarmi, dopotutto erano le 4 di mattina, mi avrebbero concesso almeno 3 ore di tregua?
Gli Dei dall'alto mi hanno concesso un miracolo, dopo circa mezz'ora per prendere sonno mi sono svegliato alle 9 per il tocco gentile sulla mia spalla.
"Buongiorno" dissi io ma, più che una parola era un insieme di versi cavernicoli messi insieme.
"Buongiorno Ignazio, dormito bene?"
"Ho si, sono molto comode queste poltroncine" dissi io cercando di alzarmi ma mi bloccai per poi riprovarci.
"Aspetta, ma tu mica eri tornato a casa?"
"Si ma poi sono ripassato ehm non mi fidavo di Piero"
"Scusa ma siamo in un ospedale, di cosa dovresti esserti preoccupato"
"No...è...che...ehm...diciamo..."
"Ignazio che è successo?"
"No...niente solo che Piero mi ha chiamato e sono venuto"
"Perché avrebbe dovuto chiamarti, ha un pulsante qui dietro"
"Sai com'è! Non gli piace avere molte persone intorno"
"Ma se siete circondati da fan, fuori dal reparto ci sono qualche decina di ragazzine"
"Davvero? Oddio... Comunque è così, è bello ma a volte ci piace stare tra di noi"
"Promettimi che non gli è successo nulla"
Certo, ha solo avuto una crisi, ha vomitato per mezzo bagno e stanotte aveva la fronte in fiamme ma, nulla di che tranquilla!
"Non ti farei mai preoccupare. A proposito vado a prendere due caffè? Hai già fatto colazione"
"Io si, ma forse è meglio se esco io, potresti non tornare"
"Non sono mica carnivore"
"Mah, questo è tutto da vedere"
Scoppiamo entrambi a ridere poi lei va a prendere il mio caffè, giusto per svegliarmi.
"Caffè doppio macchiato grazie" gli urlo prima che chiude la porta.

Solamente noi [In Revisione]Where stories live. Discover now