CAPITOLO 11

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mi diverte assegnare le vite passate alle persone, perché aiuta a spiegare il loro carattere.
Beatrice, per esempio, deve essere stata una stella nella vita passata. Si, perché le stelle hanno una luminosità accecante intorno: le vedi da lontano a milioni di anni luce. Sono un concentrato di materia rossa incandescente e luminosa. Beatrice è così. La vedi a centinaia di metri di distanza che brilla con i suoi capelli rossi•
Se la così detta Beatrice una stella, Denis è il sole; il sole che illumina le mie giornate, la luce della mia vita, il mio tutto.
A fermare i miei pensieri è un'hostess "l'arrivo sarà spostato nell'aeroporto più vicino all'arrivo"
"Perché?" Chiedo io
"C'è stato un attentato, qualche minuto fa; un attentato di massa"
"Come? Quando?"
"Signore, si calmi, l'arrivo sarà posticipato di qualche ora"
"Non mi importa" il mio unico pensiero è lei, lei che di sicuro è stata coinvolta.
Vado di matto, non posso aspettare
"Signore si calmi"
"No non può capire, tra quanto arriviamo?"
"Tra 2 ore e poco più"
"Non posso aspettare"
"Deve"
Passano quelle ore interminabili, sbarcati non cerco i bagagli, me li prenderanno Gianluca e Ignazio, io corro verso l'ospedale
"Denis, Denis Clifford" urlo ma risponde che è ancora in sala operatoria.
Aspetto ancora, arrivano Gianluca e Ignazio ma io voglio vedere solo lei.
Esce un medico e dice che è debole, le manca sangue, io mi offro, mi svuotassero per lei.
Mi portano in una saletta con molti lettini, mi prelevano 2 sacche, mi brucia ma non importa questo ed altro per lei.
Arriva un medico e mi dice che il nostro sangue è compatibile, una notizia buona per ora...
Ora il mio sangue è dentro di lei, io sono dentro di lei, le do la forza per andare avanti, lei è forte, lo so ma io ci sono per lei.
Esce un altro medico e ci dice che non è in pericolo di vita ma è abbastanza instabile, la porteranno in una camera, potrò stare con lei ma non si sa quando e se si sveglierà, ma io lo so che la vedrò sorridere, ancora.
Esce anche lei, su un lettino, ha una maschera per l'ossigeno, ha le bende per tutto il torace e anche per la testa, aghi sulle braccia. Io la accompagno in camera poi rimango solo con lei, ho bisogno di lei.
"Amore, amore mio,
Io ti amo e tu lo sai; non so chi tu abbia fatto questo ma pagherà, pagherà per quello che ha fatto. Non posso vederti così, la tua vita è sul filo di questo macchinario. Non ti nego che ho paura, paura di perderti dopo poco, con te ho vissuto davvero, ho capito cosa vuol dire essere amati. Non puoi lasciarmi ora, non puoi andartene ed abbandonarmi, non puoi gettare la spugna, sarebbe facile si ma io ho bisogno di te per vivere, perché senza di te nulla ha più un senso, perdo il mio sorriso che tanto ti piace, perdo la voglia di sorridere."
Il macchinario suona più forte, un medico mi scansa e la riportano in sala operatoria di corsa, ho paura.
Un viavai di medici si fa avanti, entrano ed escono, ma io ho fede, io sono dentro di lei e non voglio stia male.
Ignazio mi stava vicino, mi sorreggeva, mi ha sorretto.
Mi sveglio dopo poco anch'io su un letto
"Dov'è Denis? Che mi succede?" Chiedo a Ignazio che era in camera con me, seduto vicino a me.
"Sei svenuto qualche ora fa, Denis è ancora in sala operatoria, è instabile"
"Voglio andare da lei"
"Non riesci ad alzarti"
"Farei di tutto per vederla, svenissi un'altra volta"
"Devi riposare"
"Ignazio" gli dico serio
"Non stai bene, capiscilo"
"Non voglio perderla"
"Nessuno lo vuole perderla"
"Lei è forte"
"Ha il tuo sangue dentro, voi siete una cosa sola"
"Hai ragione"
"Ora riposa, starai meglio"
"Avvisami quando..."
"Sarai il primo"
"Grazie"
"Forza, a nanna"
Mi riaddormento, pensando a lei, dopotutto siamo sotto lo stesso tetto, io sono in lei, lei è forte io sono forte; io ho bisogno di lei, lei di me.
Mi sveglio non molto dopo o meglio, mi svegliano. Apro li occhi e vedo un medico avvicinarsi, mi controlla e poi esce, Ignazio dormiva sulla sedia, Gianluca vicino a quella dell'altro letto, perché? Mi alzo un po e vedo una ragazza, lunghi capelli neri, anche lei dorme... Ma io la conosco! È Denis! Siamo insieme, ancora.
Neanche il tempo di elaborare il tutto che il suo battito si fa irregolare e un'infermiera la riporta via, da me. Perché? Perché lei? Perché io?

Solamente noi [In Revisione]Where stories live. Discover now