Capitolo 63

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Ritorno in cucina dalle mie due donne per poi sedermi con loro, sempre tendendo la mano a Denis. Rimaniamo a parlare del più e del meno fino a che torna papà e tutti ci zittiamo.
"Potete pure continuare a parlare, io vado a dormire che sono stanco. Piero, ti consiglio domani mattina di andare dal nonno, gli farà piacere rivederti"
"Si, domani penso ci fermeremo a pranzo"
"Non far stancare la nonna per preparare il pranzo"
"Ah, domai cucino io"
Tutti iniziano a ridere. io ci rimango male e poi chiedo spiegazioni
"Che c'avete tutti da ridere?"
"Si, insomma amore, se vuoi ci penso io" si giustifica Denis ridendo sotto i baffi
"Tranquilli, la nonna non vi farà mettere piede in cucina fino a che non sarà tutto pronto"
"E' una cuoca nata, vedrai!"
"Immagino, da tutto quello che mi racconti ogni volta mi viene fame"
"Eleonò, andiamo a dormire? Ragazzi, Piero in camera tua ci sono i tuoi fratelli e Ignazio, non li svegliare"
"Tranquillo pà, ci muoveremo con calma. Ora andiamo pure noi"
"Va bene, a domani"
Loro ci lasciano soli e noi prima andiamo sul divano,
"Ei, che succede piccola?"
"No, niente ero sovrappensiero"
"Dimmi cos'hai, stai male? Sta succedendo qualcosa che io non riesco a capire?"
"Non lo so Piero, la tua famiglia è così perfetta, hai dei genitori d'oro che sono riusciti ad accettarmi solo dopo una piccola discussione, non vorrei appesantire pure loro..."
"Non devi neanche dirlo, finita o no in questo modo non ci lasceremo condizionare da loro"
"Fammi finire per favore, domani andremo da tuo nonno e ho paura della sua reazione, lui per te è un punto cardinale della tua vita, insomma, se davvero lui non mi volesse..."
"Gli piacerai, tra tutti sono le persone di cui non devi preoccuparti"
"Ma, non so, ho paura di crearti altro peso"
"Quante volte te lo devo dire? Tu non sei un peso per me, ne per la mia famiglia o amici"
"Ma se lo fosse, non voglio darti fastidio, voglio lasciarti i tuoi spazi, non voglio che tu sia vincolato da me"
"Smettila di pensarci ed ora coccolami un po' come si deve che mi sono mancate un sacco le tue coccole"
"Anche a me"
Lei si mette sopra di me, il mio petto aderisce al suo e lei inizia a stuzzicarmi il lobo dell'orecchio ed io ovviamente non rimango impassibile e inizio ad infilare le mie masi sotto la sua maglia, il suo corpo è la mia rovina, ma noto che sta morendo di freddo quindi mi fermo e la guardo negli occhi.
"Sei un pezzo di ghiaccio"
"Ma no, tranquillo"
"So che non è il massimo ma ora è meglio se andiamo a dormire, così poi domani, nel pomeriggio ti porto in un posto magico"
"Stanotte dormi con me, vero?"
"E me lo chiedi pure piccola? Ora vai pure in bagno e prenditi una mia felpa che se no congeli"
"Ma sono giganti, io sono piccola"
"Già sei la mia nana"
Si avvicina a me per lasciarmi un piccolo bacio a stampo per poi andare in bagno mentre io sistemo il letto nella camera degli ospiti, per mia fortuna Ignazio dorme nel mio così, dopo tanto tempo ritorno a dormire con lei. Facciamo cambio ed io vado in bagno, non ci sto molto ma quando ritorno in camera lei dorme di già così senza svegliarla mi metto di fianco a lei, faccio aderire il mio petto alla sua schiena, la stringo forte a me e in fine gli lascio un piccolo bacio dietro il collo.
"Buonanotte piccola"
L'indomani mi sveglio con teneri baci per la faccia, sorrido ed apro gli occhi e la vedo raggiante su di me, sorride e mi lascia un bacio a fior di labbra per poi staccarsi ma io la afferro dal polso e la faccio scivolare su di me per per poi iniziare a lasciargli dei piccoli baci un po' per tutto il volto.
"Non sai quanto mi é mancato tutto questo"
"Anche a me cucciolo ma giù ci aspettano per la colazione"
"Uff ma io ho voglia solo di coccole"
"Vuoi che porto la colazione qui, così stiamo soli"
"Sadesti un angelo", lei si alza e torna dopo poco con un vassoio
"Tuo padre mi ha detto di non viziati troppo"
"Lascialo parlare, vieni qui che ti strapazzo"
Facciamo colazione in un modo dolcissimo, lei è bellissima anche quando mangia anche se noto che ha mangiato mezzo cornetto.
"Perché non mangi?"
"Tutto ok, sto bene"
"Denis, devi mangiare"
"Ti ho detto che sto bene, a volte sei troppo paranoico"
"Mi preoccupo di te perché non voglio che tu stia male, ci tengo a te"
"Lo so, tranquillo che tra poco più di un'ora pranzeremo quindi..."
"È già così tardi?"
"È già caro mio, ti consiglio di andare a preparati che tua nonna ci aspetta"
"Ok ok mi muovo"
"Ah, ha chiesto Ignazio se può venire"
"Ovvio"
"Ok, tu ora vai a prepararti che io sistemo qui e vado a chiamare Ignazio"
Mi avvicino a lei per lasciargli un bacio sulle labbra per poi correre in bagno a prepararmi.

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