Capitolo 55

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Quella mattina mi svegliai abbastanza frastornato, sentivo la voce di mia sorella e di mio fratello che parlavano con Ignazio e Denis, come se non li sentissi..ma non volevo aprire gli occhi, volevo fingere ancora di dormire, non aprire gli occhi e trovarmi davanti tutta la vera e nuda realtà. Ero fermo ed immobile, respiravo il più silenziosamente possibile mentre Denis mi stringeva la mano ed anche se avrei voluto sorridere per questa sua piccola attenzione dovevo stare immobile per recuparare del tempo, di certo la conversazione che stavano facendo non mi piaceva per nulla, dovrò essermi svegliato per la voce ingrossata di mio fratello.
//parla Mariagrazi//
Questa mattina ho preso il treno, tra poco faremo tappa a Bologna e salirà anche Franz, saremmo andati a Milano da Piero. Io con il mio immancabile cellulare e le cuffie, mi scatto qualche selfie e nel restante tempo ascolto qualche canzone e leggo il libro che mi sono portata dietro, nulla di impegnativo ma siccome non riesco a dormire in treno o aereo...
"Franz!" corro ad abbracciare mio fratello, tutti i passeggeri ci guardano male ma non importa, non se trovo mio fratello.
"Mary!", lui contraccambia l'abbraccio però in modo meno euforico, non che non gli manco solo che conoscendolo non gli piace dare molto nell'occhio.
Ho parlato, parlato molto, lui mi parla dei suoi studi e mi da qualche consiglio.
"Allora fratellone, come sei messo a ragazze?"
"Potrei farti la stessa domanda..."
"Beh io ci sto lavorando"
"Cosa vuoi dire? Chi è"
"Non cambiare argomento, la domanda te l'ho fatta prima io"
"Nessuna lo sai"
"Mhm, non mi convinci"
"Beh, una ragazza c'è"
"Visto!"
"Calmati, in realtà non so se mi piace, cioè è simpatica e carina però non so. Ho conosciuto diverse ragazze ma lo sai no? Chiedevano sempre di Piero" dice questo abbassando gli occhi, lui odia essere soprannominato come "il fratello di Piero Barone", in parte anch'io e vivendolo non posso dargli torto, capita che ci chiedano foto ed addirittura autografi e spesso ammetto che non ho la privacy di qualche anno fa, quando in Italia non lo conosceva quasi nessuno, non che mi dispiaccia per l'amor del cielo solo, a volte preferirei essere solo Mariagrazia e non Mariagrazia Barone ed anche Franz, magari lo sente più di me. Logicamente non do colpe a Piero, io adoro mio fratello, è il mio eroe e poi non è da tutti conoscerlo per davvero, molta gente giudica lui ed i ragazzi in modo decisamente cattivo ed io ci sto male a volte, non glielo faccio pesare certo, oltre adì i suoi problemi non voglio si carichi anche i miei.
"Ritornando a te signorina..."
"È un amico"
"Certo"
"Ok ok, si chiama Antonio ed è della classe di fronte alla mia. È stupendo"
"Mariagrazia..."
"...non portare persone nella tua vita ed in famiglia sopratutto se prima non le conosci bene o ti dà atto di fidarti di lui. Lo so, continuate a ripetermelo, non sono una bambina, vorrei solo vivere come una normalissima ragazza della mia età. Quando è a casa Piero non posso portare a casa nessuno o invitare qualche amica a passare la notte da noi, non do la colpa a nessuno, tantomeno a Piero solo, vorrei essere solo me stessa con la famiglia, con amici e conoscenti"
"Lo so Mary, lo vorrei anch'io. Allora parlami di questo ragazzo"
So benissimo che non gli importa nulla, cerca solo un modo dal farmi distrarre infatti dopo dieci minuti inizio a sparare cavolate e lui continua ad annuire.
"Mi stai seguendo?"
"Si, vi siete baciati...Aspetta vi siete baciati?"
Io gli scoppio a ridere in faccia, siamo siciliani e la gelosia fa parte di noi oramai, papà, Piero e Franz tengono molto a me anzi forse troppo, lui continua a guardarmi serio ma io cerco di spiegargli.
"Tranquillo, a mala pena ci parliamo! Sapevo che non ti importasse il mio discorso"
"Scusa"
"Forza che tra 10 minuti dobbiamo scendere"
Scendiamo, io con il mio zaino e lui con il suo, mi sarei fermata da mio fratello al ritorno e poi da Bologna sarei tornata a casa in giornata.
"Odio la metropolitana", si lamenta lui facendo passare il biglietto mente io gli sorrido e lo prendo a braccetto
"In effetti se dovesse bloccarsi a metà? Hai sentito la nuova linea Lilla: va da sola?"
"Non dico per quello, non ti sembra che sia troppo affollata?"
"Siamo a Milano, Franz è normale!"
"Forse hai ragione"
"Io ho sempre ragione" scoppio a ridere e lui mi segue a ruota libera poi, scendiamo le scale ed aspettiamo il treno arrivare. Scendiamo alla fermata per poi ritornare in superficie.
"Chiama Piero" mi dice lui
"Perché non lo chiami tu?"
"Non risponde"
"Che gli hai fatto?"
"Io nulla"
Chiamo Piero al telefono ma passando diversi squilli fino a che risponde.
"Piero, ci sei?"
A rispondermi però è una ragazza, non riconosco la voce ma metto il viva voce per far sentire anche mio fratello
"Pronto, chi sei?"
"Chi sei tu e cosa stai facendo a mio fratello"
Sento poi la voce di Ignazio
"Mary, pronto perché chiami?"
"Io e Franz siamo fuori casa di Piero, lui dov'è?"

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