Capitolo 36: Una sorta di lieto fine

259 26 180
                                    

Il cuore di Jimin fece una capriola. Anzi, non smise più di farne.

Aveva davvero sentito bene? Non stava sognando? Non sapeva cosa dire, cosa fare, come rispondere...

«I-io...» balbettò, incapace di formulare una frase sensata.

«Non voglio costringerti ad affrettare i tempi, tranquillo. So che posso sembrare affrettato o superficiale a dire una cosa del genere quando ci conosciamo da così poco tempo, ma è la verità. Jimin, se adesso riesco a trovare un senso alla mia vita è per merito tuo. E non riesco ancora a capire perché mi stai affianco, dopo tutti i pericoli che ti ho fatto correre.»

Taehyung abbassò il volto e guardò per terra. Era così grato a Jimin, che non poteva esprimerlo a parole. Il rosa, in risposta, diede al coetaneo un lungo bacio. Quando si staccarono, sorrise calorosamente.

«Taehyung-ah, ti amo anche io. Ecco perché ti sto affianco.»

I due si baciarono ancora, assaporandosi finalmente quella sensazione di pace e libertà che finalmente erano riusciti ad ottenere.

Certo, erano ancora preoccupati per i loro amici, ma in quel momento esistevano solo loro due: si amavano, ed erano finalmente riusciti a confessarlo l'uno all'altro. Forse erano stati troppo veloci, ma i loro sentimenti erano solidi e sinceri.

Non appena terminarono il bacio, Taehyung si alzò dalla panchina e invitò Jimin a fare lo stesso. Gli offrì una mano, che il rosa prese tra le sue.

«Hai le mani piccole, Jimin-ie.» ridacchiò a quel punto Taehyung.

Jimin gonfiò le guance, fingendosi arrabbiato, e lasciando la presa sulle mani.

«Dovevi davvero dirmi solo questo?» sbuffò.

Le mani erano un argomento delicato.

«No, volevo chiederti di tornare al tuo appartamento... fa freddo qui.» rispose il blu, scompigliando i capelli del coetaneo.

Jimin gli lanciò un'ultima occhiataccia, per poi annuire in consenso. I due iniziarono così a camminare verso l'appartamento di Namjoon e Jimin, distante quasi un'ora dal luogo in cui si trovavano in quel momento.

Le strade erano quasi completamente buie, se non fosse stato per qualche piccolo lampione. Jimin e Taehyung, però, non erano spaventati da quel silenzio alienante. Si stavano godendo la compagnia reciproca senza avere il bisogno costante di parlare, rilassandosi dopo quell'assurda giornata.

Ormai i problemi erano finiti.

~~~

Seokjin, Yoongi, Hoseok, Chaeyoung e Lisa si trovavano in prigione.

Erano stati portati in una cella, in attesa del giudizio finale.

Di fronte a loro, si trovavano Dayeon, Taeyong, Yuta, Johnny, BamBam e Yugyeom, che indossavano ancora le felpe dei "KYA".

Gli interrogatori erano durati diverse ore, e tutti erano stremati.

Nel bosco, Chaeyoung non aveva neanche riconosciuto i suoi compagni di classe. Quando riuscì a individuarli meglio in prigione, però, rimase molto sorpresa e arrabbiata.

I tre ebbero un'intensa conversazione, senza curarsi degli altri ragazzi che cercavano di intervenire per mitigare gli animi. Chaeyoung aveva spiegato a Bambam e Yugyeom tutto il malinteso, ma loro sembravano non volerne sapere niente. Solo dopo mezz'ora di insistenza da parte della ragazza, capirono di aver sbagliato ad unirsi ai "KYA" solo per vendicarsi di Jungkook e si sentirono ancora più manipolabili.

Nel mentre, Seokjin era riuscito a calmare Lisa (che soffriva di attacchi di panico) e i due si erano messi a parlare del più e del meno, conoscendosi meglio e facendo amicizia.

My Alien - VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora