Capitolo 19: Piano a prova di proiettile

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Jimin si svegliò di soprassalto.

Namjoon lo stava scuotendo, e il rosa aveva finalmente aperto gli occhi. Si guardò intorno, prima di focalizzare la figura del maggiore. Che ore erano?

La sera prima, Jimin aveva finito per fare tarda notte con Yoongi, Hoseok e Namjoon. Si era trovato molto bene anche col menta, con cui non aveva mai avuto modo di parlare prima. Hoseok lo aveva medicato con cura, e Jimin era sicuro di aver visto un luccichio diverso negli occhi dell’amico. Perfino Namjoon sembrava essersene accorto, così si inventò una scusa su due piedi per portare Jimin in cucina e lasciare da soli Yoongi ed Hoseok.

Dopo qualche minuto, era stato proprio il menta a richiamarli. Avevano passato una serata divertente, tra aneddoti imbarazzanti e obiettivi irraggiungibili.

Yoongi all’inizio non aveva parlato molto ed era rimasto molto tempo in silenzio, ma ogni volta Hoseok gli faceva una domanda per coinvolgerlo maggiormente e lui rispondeva con tranquillità. Dopo un po’ di tempo, si sciolse anche con Namjoon e Jimin.

Approfittandosi di un attimo di distrazione da parte dei due coinquilini (che si erano messi a riparare una padella rotta dal viola), Hoseok aveva esplicitamente chiesto il cellulare di Yoongi. Il menta aveva abbassato il capo, per poi consegnare il telefono al rosso. Dopo che Hoseok ebbe salvato il suo contatto sul cellulare del maggiore, Yoongi aveva sorriso timidamente.

Purtroppo, quel momento venne interrotto da Namjoon e Jimin, e le conversazioni continuarono con ancora più scioltezza di prima.

Rimasero fino a tardi in piedi, fino a quando Hoseok dovette tornare alla casa dei parenti per non fare una brutta figura. Anche Yoongi se ne andò, visto che doveva studiare per l’università. Namjoon e Jimin pulirono velocemente l’appartamento, per poi andare a riposare.

«Yah, Jimin-ah! Chaeyoung-ssi ti ha chiamato, ha detto che devi raggiungerla immediatamente, c’è stato un problema al ristorante e le hanno detto di dovertelo comunicare. Veloce!» esclamò Namjoon, continuando a scuotere con insistenza il rosa.

Jimin si alzò di scatto.

«Non mi hanno licenziato, vero? Oppure hanno licenziato Chaeyoung? Oppure il ristorante è fallito? Op-»

«Oppure se ti vestissi, invece che farti film mentali?» domandò Namjoon, ridacchiando.

Jimin arrossì di scatto e chinò il capo, per poi correre verso l’armadio e tirare fuori i primi vestiti che gli capitarono a tiro. Non fece neanche colazione e si ricordò di doversi pettinare i capelli soltanto quando si trovava già fuori dal palazzo.

Frustrato, chiamò in fretta Chaeyoung e si diresse verso il ristorante. Non appena la sorella rispose, però, Jimin scoprì che non doveva andare al ristorante. Si sarebbero incontrati a casa di Jungkook, visto che Chaeyoung si trovava dal suo migliore amico. Jimin era molto tentato dal chiedere se ci sarebbero stati altri ospiti, ma riuscì a non farsi vincere dalla curiosità e iniziò a correre verso la casa di Jungkook.

~~~

«Mi spieghi perché cazzo devo andare a casa di Jungkook alle undici del mattino?»

Taehyung era a dir poco scocciato per questo. Seokjin era rimasto a dormire da lui, così avevano fatto tarda notte come loro solito. Jungkook, però, lo aveva chiamato verso le dieci del mattino.

Sembrava agitato: Taehyung si preoccupò immediatamente nel sentire la sua voce e sia lui che Seokjin si prepararono in fretta e in furia.

Il blu non riusciva a capire il motivo dell’emergenza: la sera prima, Jungkook era tranquillo,  perciò cos’era successo? Lui non aveva problemi con i genitori, a scuola andava bene, non era bullizzato… a cosa era dovuto quel comportamento? Aveva litigato con Chaeyoung?

My Alien - VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora