Capitolo 21: Imprevisto (come al solito)

273 28 127
                                    

«Perché stiamo andando a casa di Taehyung-ssi?» chiese Chaeyoung, dopo qualche minuto di silenzio.

«Voglio controllare se i genitori di Tae sono tornati, così lo preparo psicologicamente al ritorno.» affermò Seokjin, scrollando le spalle e continuando a camminare verso la casa del migliore amico.

«Sei stanca, Chae? Se vuoi ti porto in braccio.» si offrì immediatamente Jungkook, guardando con preoccupazione la ragazza.

«No, ce la faccio, grazie Kook. Quanto manca?» domandò allora lei, sorridendo al corvino.

«Giriamo a destra e siamo arrivati. Un ultimo sforzo, Chaeyoung-ie.» rispose Seokjin, facendo un’occhiolino a Chaeyoung.

«Yah! Perché quell’occhiolino?» esclamò la ragazza, arrossendo immediatamente.

«Prima mi sono divertito molto, quando stavamo parlando con Taehyung. “Jin oppa, mi serve il tuo aiuto, sono disperata!”»

Seokjin scoppiò a ridere nell’imitare Chaeyoung, e Jungkook si unì subito a lui. Chaeyoung sprofondò dall’imbarazzo, ma puntò un dito contro l’arancione e gli rispose per le rime.

«Invece te sei andato via perché “non puoi dire di no ad una bella ragazza” come me. Hai lasciato Taehyung-ssi da solo soltanto perché sono bella?» chiese retoricamente lei, ghignando leggermente.

«Ovviamente.»

Seokjin le fece un’ulteriore occhiolino, e Chaeyoung scosse la testa con disperazione mista al divertimento.

Nel frattempo, Jungkook rischiava di non riuscire più a respirare per le troppe risate. Grazie a quella breve conversazione, i tre erano già arrivati alla via di Taehyung e si stavano avvicinando sempre di più alla sua villa.

Pian piano che si avvicinavano, però, un pungente odore inondò le loro narici. Concentrandosi meglio, i tre cominciarono a riconoscere quell’odore di ferro e si avvicinarono quasi di corsa verso la casa.

Una volta di fronte ad essa, rimasero paralizzati dall’orrore.

«È davvero sangue..?» mormorò Chaeyoung, mettendosi istintivamente dietro Jungkook e prendendogli un braccio.

Seokjin fece un lungo sospiro, per poi chinarsi e toccare a malapena una lettera della scritta. Il suo dito si sporcò immediatamente e l’arancione lo controllò meglio. Dopo pochi secondi, si rialzò.

«Sì, è sangue.» rispose freddamente, mentre la rabbia stava prendendo possesso del suo corpo.

«Ma chi è stato a fare una cosa del genere?» chiese a bassa voce Chaeyoung, sempre più intimorita.

«Dayeon. È stata Dayeon. Se non erro, suo padre lavora all’ospedale. Potrebbe aver preso del sangue da lì. Cazzo, se la vedo la uccido con le mie stesse mani.»

Seokjin strinse i pugni dalla rabbia fino a farsi male. I tre rimasero a vedere quell’orrore per qualche altro secondo. Non appena si oltrepassava il cancello, si poteva notare una scritta ripugnante.

“Omosessuale, fai schifo.”

«Hyung, se Taehyung hyung è a casa mia, perché le luci sono accese?» domandò improvvisamente Jungkook.

I suoi muscoli erano completamente tesi, come se da un momento all’altro si aspettasse un attacco. Seokjin guardò meglio la casa di Taehyung e realizzò che il corvino avesse ragione. Loro, però, avevano spento tutto. Questo significava una sola cosa.

«I signori Kim sono tornati.»

«E non hanno visto la scritta?!» esclamò con rabbia Chaeyoung.

My Alien - VminWhere stories live. Discover now