Capitolo 8: Allora hai un nome

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«Dove andrete a dormire?» domandò Jimin ai suoi migliori amici.

Hoseok e Lisa avevano insistito tanto per conoscere anche Namjoon, così Jimin lo aveva chiamato e il viola aveva raggiunto i tre dopo pochi minuti.

Stavano passeggiando lungo il fiume Han e Jimin, ogni volta che guardava meglio la riva, si ricordava del ragazzo e gli saliva la nostalgia di quel momento. Fortunatamente non c’era tanta gente che passeggiava, solo qualche coppia e pochi gruppi come il loro.

«In realtà pensavamo ad un albergo, ma dobbiamo ancora prenotare…» ridacchiò Lisa, in imbarazzo.

«Potete rimanere a dormire da noi! Se per Jimin va bene, certo.» esclamò Namjoon, per poi rendersi conto di dover prima chiedere l’appoggio del coinquilino.

Jimin sorrise, confermando ancora una volta la gentilezza inaudita di Namjoon: non si era fatto problemi ad ospitare i suoi amici, anzi. Non aveva neanche chiesto il parere del rosa per prendere l’iniziativa ed invitarli al loro piccolo appartamento.

«Dove potrebbero dormire?» domandò invece, cercando di non dare ancora niente per scontato.

«Hoseok potrebbe dormire con te, se non avete problemi… io dormo sul divano, e Lisa in camera mia?» ipotizzò Namjoon, guardando uno ad uno tutti gli altri per ricevere conferma.

«Siete sicuri che non disturbiamo?» chiese Lisa, che non voleva dare fastidio.

Hoseok annuì, mostrandosi d’accordo con l’amica.

«Non disturbate, anzi… siete venuti qui per stare con Jimin, perciò se dormite da noi potrete passare più tempo insieme.» affermò Namjoon, sorridendo.

«Grazie, hyung.» rispose Jimin, con un piccolo inchino.

Namjoon aveva aiutato molto il più piccolo senza neanche rendersene conto. Non solo era un coinquilino tranquillo e onesto, ma gli aveva presentato Jackson, aiutandolo così nelle ricerche. E, come se non bastasse, si era addirittura offerto di dormire sul divano per ospitare due persone mai viste prima.

Jimin gli era riconoscente, e stava cominciando a fidarsi sempre di più di Namjoon.

«Ti dobbiamo un favore, Namjoon oppa. Però non voglio scomodarti… dormirò io sul divano, non voglio privarti della tua camera.» disse Lisa, cercando di far capire che non aveva alcuna intenzione di disturbare ulteriormente il viola.

Namjoon, però, scosse la testa e sorrise, mostrando così le sue adorabili fossette che fecero addolcire la ragazza.

«Non se ne parla. Insisto, e poi ho sempre voluto dormire sul divano.» aggiunse ironicamente il viola.

«Lisa, credo che Namjoon sia irremovibile su questo.» ridacchiò Hoseok, e Lisa si ritrovò costretta ad acconsentire.

«Esattamente. Comunque, non so niente di voi… fate l’università o già lavorate?» domandò Namjoon, cercando di conoscere meglio gli amici di Jimin.

«Io mi sto preparando per l’esame di diritto amministrativo. Non chiedermi perché ho scelto giurisprudenza, non lo so neanche io. Mi sembrava una buona facoltà, ma non ne sono più così sicuro. È più difficile del previsto. Comunque, vorrei diventare un giudice, o un avvocato.» spiegò Hoseok, sospirando esasperato dal troppo studio.

«Io invece sto facendo l’ultimo anno di liceo. Molto probabilmente mi iscriverò al corso di scienze della moda e del costume, però potrei anche cambiare idea all’ultimo e scegliere qualcos’altro, non saprei.» continuò Lisa.

«Yah, pensavo fossi una coetanea di Jimin! Quanti anni hai?» chiese Namjoon, sbalordito: Lisa sembrava molto più grande e matura.

«Ho compiuto quest’anno diciotto anni. Jimin ne sta per compiere venti tra qualche giorno, invece!» esclamò Lisa, cambiando argomento e concentrandosi sul rosa.

My Alien - VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora